La mobilit¨¤ delle future generazioni ¨¨ destinata a cambiare e, con essa, anche lĄŻesigenza di possedere un veicolo e la patente. Le cause potrebbero essere i costi sempre pi¨´ impegnativi e le attenzioni verso lĄŻambiente
Il traffico dentro e fuori le metropoli ¨¨ sempre pi¨´ congestionato: le persone sono abituate a spostarsi autonomamente in macchina e, di conseguenza, soprattutto nelle ore di punta, le strade si intasano creando anche grossi problemi legati alle emissioni. Il futuro della mobilit¨¤, per¨°, ¨¨ destinato a cambiare e non solo dal punto di vista del tipo di veicoli (elettrici ed elettrificati) che circoleranno. Infatti, lĄŻinteresse verso lĄŻauto e la voglia di indipendenza negli spostamenti sta mutando di generazione in generazione, con il risultato che sempre pi¨´ giovani sono disinteressati a prendere la patente e a mettersi al volante. Cerchiamo di analizzare i dati degli ultimi 20 anni per capire come si potrebbe evolvere la mobilit¨¤ secondo le prospettive dei futuri guidatori Z (nati tra il 1997 e il 2012).
Indice
La situazione in America
ĄŞ ?Le considerazioni partono da unĄŻanalisi americana riguardo lĄŻinteresse verso la cultura automobilista dei giovani. Lo studio parla di un concreto disinteresse per la guida, prima dei millennial (nati tra il 1981 e il 1995) e poi degli zoomers sopra citati. Numeri alla mano, nel 1997 il 62% per dei diciottenni aveva la patente, mentre nel 2020 la percentuale ¨¨ scesa al 47%; per quanto riguarda invece la fascia di et¨¤ 20-25enni, la quota di patentati ¨¨ passata dal 90% del ĄŻ97 al 80% del 2020. Nonostante i millennial trascorrano tanto tempo al volante per motivi familiari e lavorativi, lo studio in oggetto ha messo in evidenza che, con il raggiungimento della maggiore et¨¤, tra il 2001 e il 2009 il numero di miglia percorse dai giovani ¨¨ diminuito del 24%, a conferma che, in media, cĄŻ¨¨ lĄŻesigenza di percorrere meno chilometri rispetto alle generazioni precedenti.
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Le patenti in Italia
ĄŞ ?Nel nostro Paese la tendenza ¨¨ simile, ma in parte. Infatti, il numero di patenti conseguite ¨¨ passato dal milione abbondante dei primi anni Duemila ai circa 723.000 del 2012, anno di maturit¨¤ degli ultimi nati tra i millennial. LĄŻandamento ¨¨ andato pian piano migliorando, parliamo di circa 820.000 patentati nel 2019, mentre nel 2021 (anche a causa dei lockdown imposti dalla pandemia del 2020) la quota ¨¨ risalita a 975.000. Come anticipato, per¨°, la mobilit¨¤ sta cambiando, sia a causa degli interessi dei nuovi guidatori sia per esigenze ambientali. Merito anche della micromobilit¨¤, basata su piccoli mezzi senza patente come monopattini ed e-bike, che sta subendo una forte spinta soprattutto nelle metropoli dove si sta concentrando la vita culturale, lavorativa e familiare di sempre pi¨´ giovani.
Le possibili cause
ĄŞ ?Visto quindi il grande interesse verso gli spostamenti puliti e le attenzioni ambientali che, di conseguenza, stanno aprendo nuovi scenari verso una mobilit¨¤ pi¨´ semplice e condivisa, i giovani potrebbero aver perso interesse verso lĄŻautomobile e la motocicletta. Ci sar¨¤ sempre meno la necessit¨¤ di fare la patente, ma questa rivoluzione legata a spostamenti e mezzi sostenibili non sembra essere lĄŻunica causa. Prima di tutto, le statistiche sul numero di incidenti stradali preoccupano i futuri guidatori, ma ci sono anche grossi problemi legati al costo di gestione di un veicolo. Mantenere unĄŻauto ¨¨ sempre pi¨´ impegnativo e lĄŻelettrico complica ancora di pi¨´ le cose: il prezzo di acquisto ¨¨ sempre pi¨´ alto, lĄŻaumento del costo della benzina e della corrente ¨¨ preoccupante e, in pi¨´, bisogna sommare le spese legate allĄŻassicurazione, alla manutenzione ordinaria e alla burocrazia come il bollo e la revisione. Anche la patente in s¨Ś richiede un impegno economico pi¨´ sostanzioso che in passato a causa delle guide obbligatorie e dei costi di gestione delle autoscuole. Il risultato, gi¨¤ visibile in questi ultimi anni ¨¨ una tendenza dei giovani e dei futuri guidatori di trovarsi soluzioni di mobilit¨¤ pi¨´ semplici ed economiche come lo sharing o la micromobilit¨¤.
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