Anfia, Federauto e Unrae lanciano il loro grido d¡¯allarme. Le associazioni si dicono deluse dalle misure contenute nel dl Rilancio
L¡¯Italia ¨¨ a rischio deindustrializzazione, per questo servono subito incentivi per l¡¯acquisto di automobili e veicoli commerciali. Lo dicono in una nota congiunta le associazioni rappresentative della filiera automotive: Anfia, l¡¯associazione dei costruttori auto, componentisti, design e carrozzieri, Unrae, l¡¯unione delle case estere in Italia, e Federauto, che riunisce i concessionari auto. Le associazioni si dicono sorprese, deluse e preoccupate per le scelte fatte dal governo con il decreto legge Rilancio. Il maxi provvedimento che mitiga i danni provocati all¡¯economia dalla pandemia di coronavirus, ha stanziato 300 milioni di euro che vanno a rifinanziare il fondo per l¡¯acquisto di auto ecologiche, ovvero l¡¯Ecobonus: 100 milioni nel 2020 e 200 nel 2021. ¡°Si tratta di un intervento poco significativo per un¡¯effettiva ripartenza del settore automotive nel nostro Paese¡± secondo la nota. L¡¯Ecobonus va a incentivare l¡¯acquisto di auto elettriche e alcuni modelli di ibride plug-in, suddivisi in due fasce, con emissioni comprese tra 0 e 60 g/km di CO2. Prima del varo del dl Rilancio Unrae e Federauto avevano presentato al Mise uno studio chiedendo di creare una terza fascia da 61 a 95 g/km di emissioni di anidride carbonica. Secondo i dati Aci relativi al 2019 su un parco circolante di 39.545.232 vetture, le auto elettriche sono 22.728. Per quanto riguarda le ibride, che comprendono le plug-in, full e mild, sono 316.209 per le ibride benzina e 18.359 per le ibride gasolio.
La previsione di calo di mercato
¡ª ?Il coronavirus ha colpito duro l¡¯economia del Paese (Pil a -9% nel 2020 secondo Bankitalia) tra cui anche la filiera auto. Le vendite sono calate dell¡¯85,4% a marzo e del 97,5% ad aprile. ¡° In assenza di interventi mirati, una chiusura del mercato auto 2020 con 500.000/600.000 unit¨¤ in meno rispetto all¡¯anno precedente determiner¨¤ un mancato gettito Iva di circa 2,5 miliardi di euro¡± spiega la nota delle tre associazioni. Ogni anno la filiera automotive frutta all¡¯erario 75,14 miliardi di euro e rappresenta il 6,2% del Pil.
Mancato rinnovo del parco circolante
¡ª ?¡°I livelli produttivi dell¡¯intera filiera in Italia ¨C gi¨¤ in calo da 20 mesi a fine febbraio 2020 ¨C sono crollati del 21,6% nel primo trimestre dell¡¯anno, periodo in cui gli autoveicoli prodotti risultano in diminuzione del 24% rispetto a gennaio-marzo 2019¡± prosegue il comunicato. Che poi cita il problema dei veicoli invenduti nel periodo di chiusura, il cosiddetto stock (oltre 200 mila vetture secondo una stima), e il clima di incertezza economica e di perdita di potere d¡¯acquisto dei consumatori. ¡°Il rallentamento delle vendite ¨C che il meccanismo in vigore di bonus-malus non ¨¨ sufficiente a contrastare ¨C sar¨¤ responsabile di un mancato rinnovo del parco circolante italiano, che, in riferimento alle autovetture, a fine 2019, per il 32,5% ¨¨ ancora costituito da auto ante-Euro 4 e, dato ancor pi¨´ preoccupante, per il 57% da vetture con oltre 10 anni di anzianit¨¤¡±.
il rischio
¡ª ?¡°Risulta incomprensibile - prosegue la nota - come in Italia non si faccia nulla per salvaguardare la strategicit¨¤ e la competitivit¨¤ di un comparto come l¡¯automotive, che esporta oltre il 50% dei suoi prodotti, apprezzati in tutto il mondo per la carica innovativa e la qualit¨¤, e che in pi¨´ occasioni ha dimostrato di fungere da traino per la ripresa produttiva di larga parte del sistema manifatturiero e quindi della nostra economia, e si preferisca andare incontro a un rischio di deindustrializzazione¡±. ¡° Ribadiamo, quindi, che non ¨¨ pi¨´ rinviabile l¡¯attuazione di un¡¯importante campagna di incentivi per la rottamazione di auto e veicoli commerciali vetusti e l¡¯acquisto di autoveicoli di ultima generazione, e per lo sviluppo infrastrutturale, nonch¨¦ la revisione della fiscalit¨¤ sulle autovetture per un adeguamento a livello europeo¡±.
Promotor: ¡°Incentivi come nel 1997¡±
¡ª ?Secondo il Centro studi Protomor la formula pi¨´ opportuna di incentivi da seguire sarebbe quella utilizzata nel 1997 che prevedeva un contributo per chi acquistava una vettura nuova con contestuale rottamazione di un¡¯auto con oltre 10 anni di anzianit¨¤, contributo vincolato alla concessione di uno sconto di pari entit¨¤ da parte del venditore della vettura nuova. Promotor ricorda anche che gli incentivi del 1997 determinarono un incremento delle immatricolazioni del 38,8%, non costarono nulla all¡¯Erario in quanto la spesa dell¡¯erogazione degli incentivi venne pi¨´ che ampiamente coperta dal maggior gettito Iva derivante dalle vetture immatricolate in pi¨´ per effetto degli incentivi.
? RIPRODUZIONE RISERVATA