Pubblicato il decreto sulla Gazzetta Ufficiale. I nuovi fondi sempre per lĄŻacquisto di auto elettriche e ibride plug-in
La filiera automotive nel decreto Rilancio, con misure da 55 miliardi, vale almeno 320 milioni di euro nel complesso. La maxi norma ¨¨ stata licenziata la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri ed ¨¨ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento pi¨´ consistente a favore dellĄŻautomobile riguarda lĄŻaggiunta, rispetto a quanto gi¨¤ previsto, di 300 milioni per incentivare lĄŻacquisto di auto a basse emissioni cos¨Ź suddivisi: 100 milioni per il 2020 e 200 milioni per il 2021. Lo stanziamento ¨¨ contenuto nellĄŻarticolo 44 e va a rimpinguare il fondo per lĄŻEcobonus auto istituito con la legge di Bilancio 2019 che originariamente prevedeva 60 milioni per il 2019 e 70 milioni per il 2020 e altrettanti per il 2021. Sono quindi arrivati altri 200 milioni rispetto alla bozza finale del provvedimento andata in Consiglio di ministri che, appunto, prevedeva solo 100 milioni per questĄŻanno. Invece nella parte dedicata allĄŻEcobonus casa, contenuta nellĄŻarticolo 119, una delle opere che beneficia delle facilitazioni ¨¨ la costruzione e lĄŻinstallazione di punti di ricarica per auto elettriche.
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come funziona lĄŻecobonus
ĄŞ ?Come ¨¨ noto lĄŻEcobonus auto si basa sulle emissioni di anidride carbonica delle automobili. Le fasce incentivate sono due: da 0 a 20 grammi per le elettriche e da 21 a 60 g/km di CO2 che comprende diverse auto ibride plug-in. Il bonus, con cifre differenti che vanno da 1.500 a 6.000 euro, viene erogato con o senza rottamazione. I veicoli che si possono rottamare per accedere al beneficio vanno da Euro 0 a Euro 4. UnĄŻaltra regola ¨¨ il prezzo della macchina che si acquista: per accedere al beneficio deve essere non superiore i 50 mila euro Iva esclusa, ovvero circa 61 mila euro chiavi in mano.
tecnopolo di Torino
ĄŞ ?Nel decreto Rilancio, allĄŻarticolo 49, ¨¨ anche stabilito lo stanziamento di 20 milioni di euro per il 2020 (50 milioni nelle bozze prima del Cdm) per la creazione di una struttura denominata Ą°Centro nazionale per la ricerca, lĄŻinnovazione e il trasferimento tecnologico nel campo della mobilit¨¤ e dellĄŻautomotiveĄą con sede a Torino. Secondo quanto stabilito nellĄŻarticolo il centro favorisce si occupa di realizzare linee guida per la mobilit¨¤, compresa quella elettrica, la guida autonoma e lo sviluppo dellĄŻintelligenza artificiale. Inoltre promuove la collaborazione con strutture analoghe nazionali ed europee e favorisce e organizza lĄŻattivit¨¤ di ricerca tra imprese e altri centri di ricerca. LĄŻoperazione punta alla riconversione di alcune aree dismesse di Mirafiori.
Cosa era stato chiesto
ĄŞ ?Le associazioni di categoria, Anfia, Unrae e Federauto in testa, avevano chiesto la creazione di una terza fascia di emissioni che potesse accedere allĄŻEcobonus auto. La fascia andava da 61 a 95 grammi/km di CO2 e nella formulazione presentata da Unrae e Federauto al ministero dello Sviluppo economico doveva essere tecnologicamente neutrale, ovvero avrebbero potuto accedervi sia auto completamente termiche, che ibride o mild-hybrid purch¨Ś rispettassero il parametro delle emissioni. Secondo uno studio sarebbero stati necessari 500 milioni di euro per finanziare lĄŻincentivo che per¨°, era stato calcolato, sarebbero stati ripagati attraverso la fiscalit¨¤ dellĄŻauto. La terza fascia di emissioni potrebbe anche entrare negli emendamenti in Parlamento. Infatti il dl Rilancio, essendo un decreto legge, deve essere convertito in legge entro 60 giorni con un passaggio alle Camere: sono gi¨¤ state annunciate proposte di modifica (emendamenti) per quanto riguarda lĄŻautomotive da tre deputati di Forza Italia.
poche elettriche
ĄŞ ?I numeri attuali di vetture alla spina in circolazione parlano chiaro. Secondo i dati Aci relativi al 2019, su un parco vetture circolante di 39.545.232 vetture, le auto elettriche sono 22.728, le ibride benzina 316.209 e le ibride gasolio 18.359: da precisare che delle ibride solo una parte minoritaria rientra nel limite dei 60 g/km di CO2.
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