L'impianto produttivo cuneese ¨¨ attivo dal 1963 e rappresenta il fiore all'occhiello dell'azienda francese. All'interno della fabbrica piemontese operano 2.300 dipendenti e vengono studiate e sperimentate le nuove tecnologie per gli pneumatici del futuro
I numeri parlano chiaro: Michelin ¨¨ uno dei pi¨´ grandi produttori di pneumatici a livello mondiale. Il gruppo conta infatti circa 132.000 dipendenti in 177 paesi e ben 121 siti produttivi. La casa francese per tenere l'asticella cos¨¬ in alto investe ogni anno in ricerca e sviluppo il 3% del proprio fatturato. L'anno passato, ad esempio, sono stati spesi 682 milioni di euro per studiare nuovi pneumatici e nuove tecnologie per produrli.
Radici piemontesi
¡ª ?Michelin ¨¨ il primo produttore di gomme in Italia, realizzando il?58% degli pneumatici che vengono prodotti direttamente nel Belpaese; il resto del mercato viene invece diviso da altre quattro aziende concorrenti. Il merito ¨¨ del lavoro svolto dagli stabilimenti di Cuneo e Alessandria che hanno una capacit¨¤ produttiva complessiva di 14 milioni di pneumatici. La fabbrica di Cuneo nasce nel 1963 e il 19 giugno ha spento le sessanta candeline, anniversario importante anche per i suoi 2.300 dipendenti. La produzione ¨¨ focalizzata su pneumatici vettura, veicoli commerciali leggeri e semifiniti. La capacit¨¤ produttiva installata consente una produzione annuale di 13 milioni di pneumatici. Le attivit¨¤ di questo stabilimento all'avanguardia non si limitano esclusivamente alla sola produzione: il sito sta anche implementando nuove soluzioni per essere sempre pi¨´ ecosostenibile. Il gruppo Michelin, infatti, si ¨¨ prefissato l'ambizioso obiettivo di completa decarbonizzazione entro il 2050 e lo stabilimento di Cuneo vuole fare da apripista verso un futuro sempre pi¨´ green. Vengono utilizzate, ad esempio, 36 presse elettriche che hanno gi¨¤ consentito di risparmiare 4.000 tonnellate di CO2 ed un nuovo impianto di trigenerazione ad alta efficienza, in grado di produrre contemporaneamente energia elettrica, vapore e acqua per il riscaldamento e il raffreddamento. Questo impianto, i cui lavori sono gi¨¤ stati avviati per poter essere operativo dal 2024, non avr¨¤ alcun impatto sull'ambiente circostante e, insieme ad altre iniziative in corso di sviluppo, consentir¨¤ di coprire il 97% del fabbisogno energetico dello stabilimento. Attraverso l'integrazione di queste soluzioni e impianti, dal 2024 il sito produttivo avr¨¤ a disposizione il 16% dell'energia proveniente da fonti rinnovabili, fattore che permetter¨¤ una riduzione delle emissioni di CO2 di 18.000 tonnellate all'anno. Per rafforzare il legame con il territorio e con le imprese locali, il prossimo 21 giugno sar¨¤ anche inaugurato all'interno dello stabilimento di Cuneo l'Hub del Cim 4.0 di Torino. Sar¨¤ un vero e proprio laboratorio di innovazione che fornir¨¤ un importante supporto strategico ed operativo alle imprese del territorio nazionale. L'obiettivo ¨¨ quello di fornire un aiuto concreto per digitalizzare i processi industriali.
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una sfida italiana di successo
¡ª ?"La storia del sito di Cuneo e della Michelin Italia sono la prova che la produzione?Made in Italy?¨¨ una sfida che pu¨° essere affrontata con successo - afferma?Simone Miatton, presidente e amministratore delegato di Michelin Italia -. Per poterlo fare ¨¨ necessario puntare sulla competitivit¨¤ degli stabilimenti che ¨¨ determinata da una visione strategica permeata dai valori di sostenibilit¨¤ ambientale, sociale ed economica condivisi con il gruppo. Una visione che ¨¨ necessaria per assicurare un futuro duraturo all'azienda. Per poter mettere in atto questa strategia occorrono importanti investimenti in termini di sviluppo delle competenze delle persone e dei processi industriali. Tra il 2018 e il 2022 il gruppo ha investito in Italia circa 315 milioni di euro, che sottolineano l'interesse nel nostro Paese".
crescita continua e prospettive
¡ª ?"Concentrandosi sui prodotti premium, l'eccellenza di squadra, la modernizzazione del processo produttivo, il miglioramento delle condizioni di lavoro e la garanzia di un uso efficiente delle risorse e del dialogo sociale - aggiunge?Simone Rossi, direttore dello stabilimento di Cuneo -, lo stabilimento di Cuneo ha, nel tempo, soddisfatto una serie di requisiti che determinano la redditivit¨¤ di un sito industriale. Grazie alla posizione di Leader Tecnologico conquistata all'interno del gruppo, i team hanno gli stimoli e i mezzi per continuare a costruire il futuro del sito".
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