SCAMPATO PERICOLO
Dl Rilancio: via le clausole di salvaguardia. Niente aumento Iva e accise carburanti
Il Decreto Rilancio cancella definitivamente le clausole di salvaguardia, quella spada di Damocle che aleggiava sulla testa dei cittadini italiani introdotta come Ą°piano BĄą nel caso in cui non fossero rispettati i vincoli del bilancio dello Stato. LĄŻArticolo 123 del decreto, infatti, sopprime definitivamente le clausole varate con la legge di bilancio 2015 e confermate con quella 2019.
i passaggi
ĄŞ ?Il decreto Rilancio ¨¨ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dopo una lunga gestazione, iniziata nel mese di marzo con lo scatenarsi della pandemia di coronavirus e protrattasi fino al 19 maggio - nonostante lĄŻannuncio delle misure fatto dal presidente del Consiglio Conte durante la conferenza stampa del 13 maggio ¨C quando il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto. LĄŻiter legislativo ora prosegue con i passaggi parlamentari necessari a trasformarlo in legge.
CANCELLATO LO SPETTRO DEGLI AUMENTI DI IVA E ACCISE
ĄŞ ?Se Camera e Senato non cambieranno le carte in tavola, sparir¨¤ lĄŻipotesi di aumentare le imposte per rispettare i vincoli di bilancio. Nel dettaglio, queste gli incrementi previsti fino a ieri: lĄŻaumento dellĄŻaliquota Iva del 10%, che a partire dal 2021 sarebbe dovuta passare al 12%; lĄŻaumento dellĄŻaliquota Iva del 22%, che a partire dal 2021 sarebbe dovuta passare passerebbe al 25,2% e dal 2022 al 26,5%. Come spesso accade poi, quando cĄŻ¨¨ bisogno di fare cassa si mette mano alle imposte che gravano sul prezzo dei carburanti. Le clausole di salvaguardia, infatti, prevedevano anche lĄŻaumento delle accise sulla benzina e gasolio utilizzati per autotrazione, previsto per il 2021 e cancellato dal decreto Rilancio.
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