Un profilo del geniale designer italiano, dal passato con lĄŻAlfa e il Gruppo Volkswagen al futuro nella nuova mobilit¨¤ urbana
Un tuffo nel futuro del design dellĄŻauto. Lo facciamo insieme a Walter de Silva, uno degli stilisti in grado di vincere il titolo di Ą°Car of the yearĄą con ben cinque sue vetture differenti (Alfa Romeo 156 e 147, Volkswagen Passat, Polo e Golf). Il designer di Lecco non nuovo a colpi di genio dal suo cilindro magico ha tirato fuori una citycar battezzandola Alba, in vendita a fine estate attraverso le piattaforme tipo Amazon, prezzo in linea con gli scooteroni pi¨´ potenti. La realizzer¨¤ la Brc, societ¨¤ leader nella produzione di componenti ed impianti a gas metano e Gpl. Numerosi i prototipi camuffati in giro per i primi test.
Alba, la nuova creazione di Walter de Silva
ĄŞ ?Ą°Un giocattolino dalle dimensioni contenute - esordisce il grande designer lombardo - con una estetica attraente, fatto su misura non solo per circolare nelle citt¨¤ ma per essere utilizzato nei campi da golf, resort e centri balneari. Insomma dobbiamo entrare in fretta nellĄŻera analogica e post digitale, tutto in linea con la mutata realt¨¤ quotidiana. ? tramontato il concetto di possesso e di propriet¨¤ per lĄŻauto e quindi ¨¨ indispensabile che il nuovo mondo dellĄŻauto giochi le proprie carte su veicoli basici mono abitativi, senza tralasciare il design che dovr¨¤ cambiare rotta inglobando conoscenze informatiche, ingegneristiche, aerodinamiche ed ergonomiche per entrare a testa alta nella sostenibilit¨¤, nellĄŻambiente, nella privacy, nellĄŻigiene, nella psicologia affrontando a testa alta un mondo pi¨´ reale e pi¨´ esteticoĄą.
Microcar senza patente
ĄŞ ?LĄŻAlba di de Silva ha un cuore elettrico, una microvettura semiautomatica a due posti. La potranno guidare anche i sedicenni e visto che in bilancia accusa un peso di 450 kg non necessita della patente. CĄŻ¨¨ la versione a due sedili e quella ad un solo posto. Davanti e dietro sono stati ricavati due contenitori per bagagli. Al progetto oltre a de Silva hanno collaborato anche il Project to Engineering, il Camal Studio, Borromeo de Silva, Mario Antonioli e Giampiero Boggio. LĄŻauto del futuro dunque si avvicina a passi felpati, avr¨¤ uno scarico calibrato e un odore che non inquina. Secondo un report di Goldman Sachs, gli effetti consistenti della rivoluzione dellĄŻauto si vedranno a partire dal 2025 per poi spingersi oltre entro il 2030. Ma vediamo adesso comĄŻ¨¨ cambiata, come si ¨¨ sviluppata la metamorfosi del famoso stilista nato nel 1951. Ą°Per capirla, unĄŻauto va accarezzata. Va lavata. Quando cĄŻ¨¨ qualcosa che non mi torna di un modello, chiudo gli occhi e lo tocco, lo sento...Ąą.
De Silva, dallĄŻAlfa Romeo a Seat, Audi e Lamborghini
ĄŞ ?Lui ha iniziato la carriera nel 1972 presso il Centro Stile Fiat di Torino dove disegn¨° la Ritmo. Tre anni dopo pass¨° allo Studio Rodolfo Bonetto a Milano occupandosi prevalentemente di design di arredamenti. Dal ĄŽ79 allĄŻ86ĄŻ ritorna in Piemonte presso la I.De.A Institute per poi essere assunto in Alfa Romeo dove la sua attenzione si concentr¨° sul frontale e sul classico trilobo, storico stilema del Biscione. Progett¨° con successo la 155, la 145, la 146, la Gtv e la Spider ed ancora la 156 e la 147. Nel 1999 lasciava il Gruppo Fiat per dissidi con lĄŻamministratore delegato Paolo Cantarella, accettando in fretta lĄŻofferta di Ferdinand Pi?ch nel Gruppo Volkswagen. Si trasferiva a Barcellona per dedicarsi anima e corpo del marchio Seat dove ridisegnava le nuove Ibiza, Cordoba, Leon e Toledo e dava vita allĄŻAltea. Nel 2002 and¨° in Germania con la mansione di capo designer della holding Audi, occupandosi del design del brand di Ingolstadt ma sempre con la responsabilit¨¤ di Seat e perfino di Lamborghini. Disegn¨° abilmente la nuova A6 con una mascherina frontale particolare, il single frame, cio¨¨ una calandra unica, alta e possente stile Auto Union Type C guidate da Hans Stuck negli Anni Trenta. Ancora nello stesso anno dava vita a Barcellona alla mostra a Autoemocion. Tre anni dopo de Silva si occupava dello stile Lamborghini realizzando la Miura Concept.
Capo del design nel Gruppo Volkswagen
ĄŞ ?Nel 2007 era nominato responsabile del centro Stile Volkswagen Group supervisionando lo stile degli otto marchi (Audi, Seat, Lamborghini, Skoda, Bentley, Bugatti, Volkswagen e Porsche). A de Silva, vincitore del Compasso dĄŻoro alla carriera, abbiamo chiesto a quale modello fosse pi¨´ legato nella sua prestigiosa carriera: Ą°lĄŻAudi A5 vincitrice del Design Award 2010Ąą. Ma non vanno dimenticate per noi la Golf e la Beetle ed ancora la Polo e la city car Up! Nel 2015 lasciava il Gruppo VW. Trentatr¨¨ le sue creazioni e fra queste ricordiamo le Alfa 146, 156, 166 e 147, le Audi A5, Q7, le Lamborghini Miura ed Egoista, le VW Golf VI e VII, CC, Maggiolino, Polo, Scirocco e la Up!. E proprio questĄŻultima citycar lĄŻha disegnata in volo da Detroit a Francoforte con un musetto pulito e sveglio, pensata per un uomo dalla rasatura perfetta, non un capello fuori posto, lĄŻocchio azzurro che emette lampi di ironia. Una Up che sembra aver tracciato la strada ad Alba.
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