L'elettrico ¨¨ il futuro, ma non si possono dimenticare le altre tecnologie come l'idrogeno: lo ha detto nell'intervista a Casa Gazzetta il presidente di Hyundai Italia Andrea Crespi
La transizione verso i veicoli a zero emissioni ¨¨ una delle sfide pi¨´ urgenti di questo periodo storico nel mondo dell'automobile. L'Unione europea ha imposto il divieto di vendita di auto nuove con motore a combustione dal 2035, ma secondo Andrea Crespi, presidente di Hyundai Italia, la forte spinta sull'elettrico non deve far dimenticare le altre tecnologie: l'idrogeno su tutte. La casa coreana continuer¨¤ inoltre a puntare sulle auto ibride per la transizione verso le emissioni zero.
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Nel 2022 Hyundai ha visto una posizione molto stabile e forte, dopo una crescita costante nel 2019 e 2020. Che anno ¨¨ stato, visto che i volumi sono rimasti simili ma ¨¨ cambiato il tipo di auto che si vende?
? stato un anno stringente dal punto di vista delle sfide affrontate da tutti i costruttori, noi compresi: mancanza di disponibilit¨¤ dei componenti, colli di bottiglia nel trasporto delle vetture e nell'arrivo dei veicoli. In realt¨¤ abbiamo avuto una produzione molto buona e questo ci ha consentito di scalare posizioni nel canale privato, il nostro territorio tradizionale. Siamo arrivati al settimo posto in Italia, un traguardo importante che evidenzia un contatto col mercato abbastanza forte. C'¨¨ stata un'attenzione molto pi¨´ alta verso la mobilit¨¤ sostenibile, quindi non solo vetture elettriche ma anche full hybrid e plug-in.
Il vostro mix di vendite si ¨¨ spostato verso auto ibride, pi¨´ grandi ma anche pi¨´ costose. Questo pu¨° essere complicato da far digerire ai consumatori.
Il nostro focus non ¨¨ mai il prezzo, che sia alto o basso. La nostra equazione ¨¨ quella del valore, siamo molto focalizzati sul fatto che ci debba essere sostanza, ovvero tecnologia a bordo e connettivit¨¤, ma anche la garanzia a cinque anni con percorrenza illimitata per tutte le nostre vetture. Siamo in linea con la richiesta del mercato e questo lo dicono i numeri. Il nostro mix si ¨¨ spostato dai motori termici tradizionali a quelli che vanno verso la mobilit¨¤ a emissioni zero o sostenibile, in primis la full hybrid. Per esempio una vettura come la Tucson, che ha un grande successo e primeggia tra i Suv di segmento C, si ¨¨ spostata in maniera definitiva da prevalentemente diesel a prevalentemente full hybrid.
Voi avete anticipato molto questo aspetto full hybrid e siete stati tra i primi a fare buoni volumi sulle elettriche gi¨¤ qualche anno fa, quando erano ancora una nicchia. Come affrontate questa transizione, con lo spostamento verso il solo elettrico e l'incertezza sull'Euro 7?
L¡¯approccio ¨¨ sempre lo stesso: Hyundai punta ad avere un impatto zero con le emissioni di CO2, la carbon neutrality ¨¨ un obiettivo che rimane. Il nostro ciclo di prodotto tende a quell'obiettivo e siamo partiti da molto tempo con vetture elettriche a emissioni zero, prima con la famiglia Ioniq, la prima che ¨¨ stata lanciata che gi¨¤ aveva una vettura elettrica in gamma, poi con il successo della Kona elettrica che ¨¨ stata una vettura che ha avuto un contatto importante col mercato. Poi si ¨¨ materializzata nella famiglia Ioniq, con la 5 e la 6 che rappresentano un po' lo stato dell'arte della mobilit¨¤ elettrica, sono native elettriche progettate e disegnate per essere elettriche e non convertite dal termico. Questo obiettivo rimane assolutamente un punto di riferimento per tutta la struttura Hyundai che vuole continuare a crescere in questo segmento: lo vedremo con il ciclo di prodotto che arriver¨¤ nei prossimi anni e porter¨¤ a un aumento della mobilit¨¤ sostenibile e a emissioni zero. Per il 2035 ci devono essere strategie molto focalizzate da parte degli stakeholder: tutto il mercato ha pianificato un certo tipo di transizione e non ci si pu¨° fermare a met¨¤ strada perch¨¦ qualcuno chiede una correzione. Ci vuole una coerenza di strategia, che deve arrivare dal prodotto: i costruttori, in primis Hyundai, mi sembrano pronti, anche le case che forniscono energia devono dare il loro contributo e ovviamente tutte le amministrazioni centrali e locali. Ci vuole un ragionamento di sistema per portare a un miglioramento dell'aria che respiriamo, che ¨¨ quello che tutti desideriamo.
Spesso le industrie sono pi¨´ sensibili e pi¨´ coerenti nelle decisioni, mentre la politica deve mettere d'accordo centinaia di persone che spesso non conoscono la materia di cui trattano, o anche diverse nazioni come succede nell'Ue dove ognuno vuole "tirare acqua al suo mulino" in modo indipendente dagli altri con risultati poco efficaci.
Non ci si pu¨° ricordare della mobilit¨¤ sostenibile o della riduzione del contributo alle emissioni di CO2 che fa il settore della mobilit¨¤ solo quando ci sono le grandi convention che ci ricordano l'urgenza di intervenire sul cambiamento climatico. Ci vogliono strategie coerenti: il principio ¨¨ quello della neutralit¨¤ tecnologica, noi siamo tra i pochissimi costruttori ad avere una proposta anche sull'idrogeno, abbiamo alternative per arrivare a emissioni zero non soltanto sull'elettrico. Hyundai ha tantissimi prodotti a emissioni zero e altri ne arriveranno, ma ci vuole un sistema che premi anche in Italia questo tipo di mobilit¨¤. Non ¨¨ una cosa che si fa in un anno o in un giorno, c'¨¨ un percorso di transizione ma bisogna stare attenti a non restare indietro anche rispetto ad altri Paesi. In Europa in media gli altri hanno il 16% di mix di veicoli elettrici, purtroppo in Italia siamo molto indietro e questo gap ¨¨ da controllare e monitorare altrimenti l sistema Italia rimane molto indietro.
Siete stati tra i primi a puntare sull'elettrico, ma oggi che ¨¨ in forte crescita continuate a proporre soluzioni efficienti come il full hybrid e il plug-in. E continuate a investire sulle auto piccole, fra poco arriver¨¤ la nuova i10.
Hyundai ¨¨ l'unico costruttore a offrire tutte le tecnologie disponibili sul mercato: termico, ibrido (mild, full e plug-in), elettrico, idrogeno. Abbiamo un'offerta molto ampia anche di segmenti. Molti costruttori escono dai segmenti pi¨´ piccoli che sono poco remunerativi, ma non noi. Rimaniamo con un'offerta sensata e basata sulle richieste dei nostri automobilisti: chi cerca una city car trova i10 o i20, mentre altri brand tradizionali sono usciti da questi segmenti, e tra l'altro siamo alla vigilia del lancio della nuova i10. Per quanto riguarda l'avvicinamento alla mobilit¨¤ elettrica, siamo consapevoli che questo ¨¨ un percorso e non pu¨° essere fatto in pochissimo tempo costringendo la gente ad andare direttamente su motorizzazioni molto sofisticate. Penso che siano necessari diversi step, e il migliore per uscire dai motori termici ¨¨ il full hybrid che noi abbiamo sulla Kona nel segmento Suv B e sulla Tucson tra i Suv C. Poi abbiamo ovviamente i plug-in e tutto il resto.
In Italia il segmento A ha sempre fatto volumi reali significativi. Il fatto che molti lo abbandonino non ¨¨ sintomo di scarsa importanza, quanto dell'impossibilit¨¤ di renderlo remunerativo al prezzo adeguato. Questo ¨¨ forse quello che voi riuscite a fare con la i10?
Il fatto di essere in questo segmento con prodotti sui quali non facciamo compromessi, dando tutta la connettivit¨¤, la sicurezza e la completezza che la gente richiede, ¨¨ un punto di differenziazione. Noi non guardiamo esclusivamente ai prezzi di listino, ma al valore che consegniamo in mano al cliente. Siamo molto fiduciosi guardando la risposta della clientela alla domanda di chi si avvicina per la prima volta a Hyundai, che rimane sorpresa dalla qualit¨¤ e dal supporto che ha da questi prodotti che scarseggiano sempre di pi¨´ ma sono importanti per chi ha una mobilit¨¤ cittadina e di prossimit¨¤.
Il segmento A ¨¨ importante non solo per chi si muove in ambito urbano ma anche per chi ha bisogno di passare a un'auto nuova e non ha il budget per un mezzo di altro tipo.
? importantissimo e questo richiama il focus che Hyundai ha sull'accessibilit¨¤ ai propri prodotti, tarata su una competitivit¨¤ di base delle nostre offerte e sull'attivazione di strumenti, quali finanziamenti tradizionali o con maxirata, noleggi o leasing, di dare un ventaglio di soluzioni disponibili in concessionaria per rendere i nostri prodotti ancora pi¨´ accessibili e tarati sulle esigenze di chi si avvicina a una vettura nuova e magari non acquista da 7-8 anni. Un elemento importante che completa l'offerta di valore che d¨¤ Hyundai.
In quest'ottica, la nuova i10 che arriver¨¤ ora e che sar¨¤ un'omologazione Euro 6 D, si pu¨° pensare che? possa rimanere anche con le nuove norme Euro 7 se non fossero eccessive?
Noi al momento non abbiamo una visibilit¨¤ delle nuove omologazioni Euro 7. Ovviamente avremo delle offerte adeguate nel segmento, che prevedranno una differenziazione delle motorizzazioni o l'upgrade, ma abbiamo ancora tanto tempo per arrivarci offrendo i modelli attuali che sono aggiornatissimi e omologati per le normative vigenti.
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C'¨¨ un mondo che si sta sviluppando intorno all'auto con piattaforme parallele che si intersecano e vivono all'interno di un veicolo. Faccio un esempio: l'acquisto di Boston Dynamics da parte di Hyundai. Diventare un'azienda che ha una propriet¨¤, una strategia e un asset su quel mondo e non va ad acquistarlo fuori, quanto sar¨¤ importante per il futuro delle vostre auto nel breve e lungo periodo?
Hyundai ha deciso di voler modificare il suo Dna, la sua vocazione, spostando il focus dall'essere un'azienda di prodotto a un'offerta di mobilit¨¤ smart. Questa transizione prevede il fatto che le automobili restino importanti, ma tutto quello che gira intorno alle auto, inclusa la possibilit¨¤ di avere soluzioni di mobilit¨¤ alternativa, pensiamo all'urban mobility e auto che si trasferiscono attraverso il volo. In questa ottica, volendo affrontare soluzioni di mobilit¨¤ nuove, di ultimo miglio e guida autonoma, tutta la parte relativa all'investimento nell'intelligenza artificiale e software, la robotica per avere a disposizione determinate tecnologie, ci permette di guardare al futuro in maniera innovativa e anche molto aggressiva, per avere non solo una partecipazione in questo mercato ma esserne leader. Hyundai si sta preparando ad affrontare queste sfide attraverso acquisizioni e investimenti miliardari e devo dire che l'elemento della preparazione dei software e della tecnologia si sta gi¨¤ vedendo nelle vetture che stanno uscendo negli ultimi mesi e anni da parte di Hyundai.
Soluzioni di mobilit¨¤ quali sharing, guida autonoma tramite software, micromobilit¨¤, droni volanti per il trasporto di persone entro 10-15 anni?
L¡¯elemento centrale della visione di Hyundai ¨¨ "progress for humanity", quindi di offrire una serie di soluzioni che semplificano la vita delle persone in termini di costruzione di un tempo qualitativo: il loro impiego deve migliorare la qualit¨¤ della vita, tutto in maniera estremamente sostenibile e tendente alla carbon neutrality. Questo insieme di soluzioni ¨¨ diventato il focus dell'azienda. Ci sono gi¨¤ dei progetti attivi e i primi voli li vedremo molto presto, ma l'elemento chiave ¨¨ che non ci si focalizza solo sulla costruzione di automobili, ma sull'offerta di un ventaglio di soluzioni in questo senso.
Riguardo l'idrogeno, voi avete gi¨¤ un'auto in vendita in Italia (la Nexo, ndr). Sar¨¤ ulteriormente implementata la gamma? Sar¨¤ usata per osservare la reazione degli utenti e l'evoluzione di infrastrutture e normative?
Molto dipende dall'espansione dell'infrastruttura. Questa tecnologia ¨¨ gi¨¤ esistente, la Nexo ¨¨ gi¨¤ un¡¯auto di serie esistente e ce ne sono alcune in Alto Adige che soddisfano l'esigenza che i clienti hanno di una mobilit¨¤ a emissioni zero. Ricordiamo che l'Alto Adige ¨¨ l'unico luogo in Italia che offre una stazione di ricarica per l'idrogeno. L'esigenza di questi clienti era di avere emissioni zero: l'idrogeno offre un rifornimento in meno di cinque minuti e autonomie di oltre 800 km, oltre che l'emissione di solo vapore acqueo. Il fatto di avere questa tecnologia e di esserne pionieri ¨¨ molto importante. La stiamo adottando anche per l'industria pesante, e credo che lo sviluppo possa essere legato anche agli investimenti che abbiamo in Italia e in Europa, ma l'allineamento della normativa per evidenziare che questa tecnologia pu¨° assistere anche il mondo dell'automobile credo che debba essere un passo su cui ci focalizziamo, altrimenti questa tecnologia rimane marginale e non verr¨¤ mai sviluppata.
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