immatricolazioni
Mercato auto Europa 2020: a ottobre -7,8%, da gennaio -26,8%
Le immatricolazioni di auto nuove in Europa accusano nuovamente il colpo della pandemia di coronavirus, che ha aggradito il Vecchio continente con la seconda ondata costringendo i governi nazionali ad imporre nuovamente misure restrittive. Inevitabili i conseguenti effetti sui consumi, che tornano a contrarsi cos¨Ź come il mercato auto. Dopo un settembre che aveva fatto vedere un timido risveglio con le immatricolazioni cresciute del 3% rispetto allo stesso mese del 2019, ad ottobre torna il segno meno: con 953.615 auto vendute il saldo ¨¨ negativo per il 7,8% nellĄŻarea dei paesi aderenti alla Ue. Da inizio anno sono state registrate 8.011.490 nuove vetture contro le 10.943.035 del 2019, la flessione in questo caso ¨¨ del 26,8%, un poĄŻ meglio rispetto al dato di settembre, -28%. Gli ultimi due mesi del 2020 si prospettano difficili: tutti i paesi dellĄŻUnione Europa sono alle prese con il prepotente ritorno del Covid-19 e la maggior parte dei governi ¨¨ tornato ad imporre limitazioni alla circolazione e alle attivit¨¤ produttive. In alcuni casi si ¨¨ tornati a forme di lockdown dure, in altri si ¨¨ optato per soluzioni pi¨´ Ą°softĄą ma gli effetti sulle vendite di beni come le automobili sono pesanti. I cali pi¨´ consistenti ad ottobre si registrano in diversi paesi dellĄŻEuropa dellĄŻEst come Slovacchia e Lettonia, entrambi oltre il -29%. Tra i tanti segni meno spicca il dato positivo della Romania (+17%) e dellĄŻIrlanda (+5%). Per quanto riguarda il mercato italiano, ad ottobre perso lo 0,2% di immatricolazioni.
LO SCORPORO
ĄŞ ?Al di l¨¤ dei sussulti di ottobre, nei dati cumulati da gennaio ad ottobre il mercato automobilistico europeo appare in grande affanno, con la crisi che colpisce duramente anche i paesi che tradizionalmente trainano il carro. La Germania mantiene il primato continentale con 2.316.134 immatricolazioni, il 23,4% rispetto allo stesso periodo del 2019; al secondo posto la Francia a quota 1.337.748 (-26,7%). LĄŻItalia ¨¨ in terza piazza con 1.123.194 targhee una flessione pari al 30,9%. Tra i paesi che possono vantare flessioni pi¨´ contenute spicca la Svezia, che pur con un mercato di dimensioni contenute (230.791 immatricolazioni in tutto) registra un -16,8%. Perdite decisamente inferiori alla media Ue in Finlandia (80.903 immatricolazioni, -16,9%), Lituania (31.681, -18%), Danimarca (157.229, -18,1%) e Cipro (8.381, -19,9%). Il Regno Unito ¨¨ ormai fuori dai paesi aderenti allĄŻUnione Europea, ma tanto per cronaca registra 1.384.601 immatricolazioni con una flessione del 21,7%. Anche la Norvegia ¨¨ fuori dalla Ue ma merita una menzione come il paese geograficamente europeo con la flessione pi¨´ contenuta: 108.298 corrispondono al 10,3% in meno rispetto al 2019.
I RISULTATI DEI GRUPPI
ĄŞ ?Inevitabilmente negativi i dati sulle immatricolazioni del periodo gennaio-ottobre suddivise per i gruppi automobilistici, tutti accusano il colpo. Nella sola Unione europea ¨C senza Regno Unito e Paesi Efta ¨C il gruppo Volkswagen ha visto le proprie vendite diminuire del 25,1% ¨C da 2.738.286 a 2.050.344 ¨C rispetto ai primi nove mesi del 2019. La quota di mercato del gruppo di Wolfsburg ¨¨ per¨° cresciuta dal 25 al 25,6%. Il gruppo Psa ha lasciato sul terreno il 33,2%, passando da 1.846.918 a 1.233.140 e con una quota passata dal 16,9 al 15,4%. Il gruppo Renault registra -28,1% con 924.570 immatricolazioni rispetto a 1.285.251 di un anno fa; quota di mercato in leggera discesa dallĄŻ 11,7 allĄŻ11,5%. Le 577.036 immatricolazioni di Hyundai group rappresentano il 20,1% in meno rispetto alle 722.112 del 2019, ma la quota dei coreani cresce dal 6,6 al 7,2%. Fca segna 525.088 immatricolazioni contro 755.724, il 30,5% in meno e una quota di mercato che si contrae dal 6,9 a 6,6%. Non sorridono neppure i gruppi premium come Bmw: le 518.416 immatricolazioni sono il 18,1% in meno rispetto alle 633.305 del 2019; il market share, per¨°, sale dal 5,8 al 6,5%. Daimler ha registrato 496.523 nuove auto contro le 655.057 del 2019, sul -24,2% complessivo pesa il crollo di vendite di Smart (-79,2%) che ha rinunciato del tutto ai motori termici; market share in leggera crescita dal 6 al 6,2%. Pi¨´ contenuta la contrazione di Toyota che lascia sul campo il 16,9% delle immatricolazioni passando da 547.557 a 455.104 ma aumenta la propria quota dal 5 al 5,7% del mercato. Ford, invece, perde il 32,3% registrando 402.925 nuove immatricolazioni contro le 595.343 di un anno fa; in calo anche il market share ridottosi dal 5,4 al 5%. Volvo in discesa da 213.412 a 174.963 targhe (-18%) e quota di mercato che passa da 2 a 2,2%. Nissan da 242.632 a 170.116 (-29,9%); Mazda da 163.111 a 93.656 (-42,6%); Mitsubishi da 104.255 a 74.749 (-28,3%) e il gruppo Jaguar-Land Rover da 86.545 a 55.031 (-36,4%). Chiude Honda che passa dalle 60.879 immatricolazioni di un anno fa alle 40.640 di oggi (-33,2%).
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