L¡¯azienda di Hangzhou diventa terzo azionista della casa di Gaydon, che entra ufficialmente in un gigante automobilistico fatto di relazioni strettissime tra Volvo, Mercedes e Smart, Lotus e Renault, ma che sulla carta non esiste
Nella cultura cinese il numero 13 non porta n¨¦ bene n¨¦ male, semplicemente non significa nulla. Con oltre 2,4 milioni di veicoli venduti nel 2022, il gruppo Geely con sede nella prefettura di Hangzhou ha messo a segno una crescita del 13% sul 2021 ed ¨¨ diventato il tredicesimo costruttore automobilistico a livello mondiale. Ma, appunto, tutto questo non significa nulla se non si ricostruisce la grande e vera ragnatela di rapporti economici che gi¨¤ fanno capo al gruppo cinese, soprattutto in Europa. L¡¯ultimo tassello del puzze arriva in queste ore con l¡¯ufficializzazione di un investimento per 269 milioni di euro che porta Geely al 17% delle quote del marchio britannico Aston Martin, terzo azionista dopo la societ¨¤ di Yew Tree che appartiene al presidente Lawrence Stroll, ma soprattutto assieme al Fondo pubblico di Iinvestimenti dell'Arabia Saudita. Inutile ricordare che proprio il gigante petrolifero saudita Aramco, il 1¡ã marzo scorso, ¨¨ divento socio al 20% nella nuova azienda Horse, nata dallo scorporo della produzione di motori tradizionali ed ibridi in cui sono parte la stessa Renault e il gruppo cinese Geely, a cui va il 40% ciascuno. Nulla evidentemente con Geely ¨¨ una coincidenza. Anticipata finora solo da alcuni scatti, il 24 maggio sar¨¤ presentata l¡¯ultima generazione della DB, erede della dinastia di coup¨¦ Aston Martin che dura ormai da 75 anni, ma il futuro per la casa di Gaydon guarda ad oriente.
in salita verticale
¡ª ?L¡¯azienda avviata nel 1994 con un piccolo stabilimento di costruzione di motociclette, diventata poi nel 1997 Geely Auto, non si deve solo all¡¯intuito per gli affari del fondatore Li Shufu, o Eric Li come ora si fa chiamare fuori dalla Cina. A fare la differenza ha pensato soprattutto il suo metodo radicalmente diverso rispetto al gigantismo delle case automobilistiche pi¨´ classiche. Proprio la nascita della nuova azienda Horse racconta i fatti meglio di qualsiasi altro ragionamento. Quest¡¯ultima servir¨¤ diversi clienti industriali, tra cui Renault, Dacia, Geely Auto, Volvo Cars, Lynk & Co, Proton, ma ¨¨ previsto lo faccia anche con Nissan e Mitsubishi Motors Company. Una lista lunga e non casuale, che comprende tutti i nomi di un gigante automobilistico costruito da Geely posizionando partecipazioni di maggioranza o minoranza nelle varie aziende e poi facendole collaborare, creando sinergie su tecnologie e brevetti sempre pi¨´ strette e vincolanti. Ufficialmente Geely ¨¨ solo il tredicesimo costruttore automobilistico a livello mondiale, ma dunque non ¨¨ vero.
ragnatela implacabile
¡ª ?La cronaca racconta che ¨¨ il 1998 quando esce dalle catene di montaggio la prima vettura targata Geely, ma gi¨¤ nel 2002 l'azienda ¨¨ gi¨¤ tra le prime dieci in Cina. Li Shufu gi¨¤ punta all¡¯Europa. Nel 2010 Geely acquista da Ford l'82% della svedese Volvo, usata poi come piattaforma tecnologica per la nascita nel 2016 del marchio Lynk & Co, dedicato alle nuove formule della mobilit¨¤. Nel 2017 Geely compra il 51% della leggendaria e britannica Lotus, avviando la sua conversione verso l'orizzonte delle sportive elettriche, ma nello stesso anno arriva anche l'ingresso al 49% nel costruttore malese Proton. ll secondo grande colpo targato Geely risale per¨° al febbraio 2018, con la notizia dell¡¯acquisizione da parte dello stesso Li Shufu in persona del 9,69% delle quote di Mercedes, tanto da trasformarlo nel primo azionista individuale. I fili della ragnatela si tendono, e nascono subito relazioni industriali tra Stoccarda e Volvo, fino ad un accordo sullo sviluppo di motorizzazioni ibride in comune. Il metodo Geely ¨¨ implacabile, ed ecco che nel gennaio 2020 arriva l¡¯acquisto proprio da Mercedes il 50% del marchio Smart, dando vita ad una gamma di vetture con soluzioni tecniche ampiamente condivise con Volvo. Nel frattempo si avvia la gamma del marchio Polestar, nato anch'esso da una costola di Volvo nel 2015 e ormai affermato produttore di elettriche ad alte prestazioni. Il polo del lusso si rafforza poi nel settembre 2022 con il primo ingresso al 7,6% nel capitale Aston Martin, ora controllata al 17%, ma sua volta legata a doppio filo con Mercedes per le forniture motoristiche. Nel frattempo ¨¨ stato fissato in questo 2023 lo sbarco in Europa delle vetture elettriche della gamma Zeekr, gi¨¤ viste in Cina e derivate anche loro da un pianale condiviso con Volvo e Smart. Nella cultura cinese, il potere dei numeri appartiene evidentemente a quelli che contano davvero.
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