Il patrimonio sequestrato nellĄŻoperazione Rien ne va plus della guardia di finanza viene esposto a Torino: ci sono anche una Corvette C1 e una Murcielago SV
Un patrimonio fra auto e moto da far invidia a ogni collezionista che si rispetti. Lui per¨° era un ricco evasore nullatenente di Genova con un garage pieno di mezzi di lusso, tra cui Ferrari, Lamborghini e Harley Davidson, finito nel mirino della guardia di finanza nel 2018. UnĄŻoperazione, Rien ne va plus, che venerd¨Ź 17 luglio diventa una mostra al Mauto- Museo nazionale dellĄŻautomobile di Torino, che espone lĄŻintera collezione sequestrata a questo evasore totale con la passione dei motori.
LE AUTO SEQUESTRATE IN MOSTRA
ĄŞ ?Risale a due anni fa lĄŻoperazione internazionale Rien ne va plus, quando circa venti veicoli per un valore di oltre 1 milione di euro, venne sequestrato a un evasore apparentemente nullatenente e ai suoi 8 complici prestanome, che formavano un gruppo criminale transnazionale e operava tra Genova, Maranello, Montecarlo, Costa Azzurra e Regno Unito. La procura della Repubblica di Genova ha affidato in custodia al Mauto, la collezione dei 17 dei modelli sequestrati - 14 automobili e tre motociclette (tra cui una Harley-Davidson) - che allĄŻepoca stavano per essere battute allĄŻasta in fiere internazionali. Tra questi, una Ferrari Testarossa Monodado immatricolata nel 1987, le Ferrari 430 Scuderia e 360 Challenge stradale, una Lamborghini Diablo, una Chevrolet Corvette C1 del 1958, una Fiat 500 Gamine Vignale e una Bmw Isetta 300, e una Murcielago LP 670-4 SV, esemplare 26 delle 185 complessivamente prodotte.
OPERAZIONE RIEN NE VA PLUS
ĄŞ ?LĄŻoperazione era nata dopo lĄŻapertura di una verifica fiscale nei confronti del principale indagato, un 55enne genovese, ex imprenditore immobiliare e Ą°riccoĄą nullatenente: il collezionista era gi¨¤ noto al fisco infatti perch¨Ś con la sua precedente attivit¨¤ di real estate aveva accumulato centinaia di migliaia di euro di tasse non pagate, e per questa esposizione con lĄŻerario si era spogliato di tutti i beni intestati, attribuendoli fittiziamente ai parenti della propria compagna, sprovvisti di reddito, e ad altri soggetti compiacenti, tra cui due italiani a Montecarlo, anche attraverso re-immatricolazioni nel Principato di Monaco. Successivamente allĄŻapertura della verifica, il titolare effettivo di tutta la collezione di auto si stava adoperando per procedere alla vendita allĄŻasta in due eventi internazionali, uno a Montecarlo e lĄŻaltro in occasione del Goodwood Festival of Speed.
LA COLLABORAZIONE FRA LA PROCURA E IL MAUTO
ĄŞ ?Ą°Siamo particolarmente orgogliosi di questa esposizione, frutto di una inedita collaborazione con la guardia di finanza e la procura della Repubblica, che hanno dimostrato grande sensibilit¨¤ verso la rilevanza storica del patrimonio sequestrato, e particolare attenzione agli aspetti legati alla corretta manutenzione per preservare la funzionalit¨¤ delle vettureĄą spiega Benedetto Camerana, presidente del Museo nazionale dellĄŻautomobile di Torino. Ą°LĄŻobiettivo - aggiunge il comandante provinciale della guardia di finanza di Genova, il generale di brigata Vincenzo Tomei - ¨¨ quello di coniugare da una parte lĄŻesigenza di corretta conservazione e valorizzazione della collezione grazie alle specifiche competenze del Mauto e dallĄŻaltra di rendere disponibili i pezzi pregiati, riconducibili tuttavia ad attivit¨¤ di illeciti fiscali, che la guardia di finanza, quale polizia economico finanziaria a presidio delle finanze pubbliche e delle regole del libero mercato, ha recuperato, a beneficio dellĄŻerario e della collettivit¨¤Ąą. Gli orari di apertura sono dal venerd¨Ź alla domenica, dalle 10.00 alle 19.00, e il luned¨Ź dalle 10.00 alle 14.00. Il Mauto si trova in corso Unit¨¤ dĄŻItalia, 40, a Torino. Il telefono ¨¨ lo 011.677666. Il sito ¨¨ museoauto.com.
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