Il ministro dello Sviluppo economico Giorgetti ricorda gli impegni assunti a fronte di garanzia pubblica per oltre 5,6 miliardi di euro, chiede la nascita di una fabbrica di batterie e un ruolo nuovo per lo stabilimento di Melfi: l'azienda guarda al futuro nel suo EV 2021 Day
Le posizioni del ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti stanno segnando un netto cambio di passo rispetto ai rapporti tra governo e Stellantis, con la prospettiva del Recovery Fund come possibile volano di una collaborazione pi¨´ profonda, a fronte di garanzie sul piano occupazionale. Una fase oggettivamente nuova, che non pu¨° fare a meno delle posizioni dialettiche che nelle scorse ore Giorgetti ha evidenziato in modo lineare. "L'automotive e il ruolo di Stellantis sono un po' il cuore della politica industriale del Paese" ha ricordato il ministro in un question time alla Camera seguito all'incontro con Stellantis presso il ministero dello Sviluppo economico. "Abbiamo ricordato che ci sono degli impegni assunti dall'azienda, impegni assunti anche in relazione ad una garanzia della Sace per oltre 5,6 miliardi di euro e su cui conseguono investimenti, confermati dall'azienda". Pragmatico, Giorgetti ¨¨ andato allo snodo industriale di una questione che ¨¨ primariamente di sviluppo. "L'incontro ¨¨ stato fondamentalmente sull'impianto tecnologicamente pi¨´ avanzato di Stellantis in Italia, Melfi, che sar¨¤ destinato per primo a quello che ¨¨ il trasferimento tecnologico e cio¨¨ per la produzione di macchine elettriche. Ma ci¨° non significa che il problema sia risolto".
gioiello in vetrina
¡ª ?Lo stabilimento di Melfi, complice anche l'interruzione degli approvvigionamenti di chip e componenti elettronici registrata a livello mondiale, ¨¨ ben lontano dal suo picco di produzione registrato nel 2015, con 393.000 vetture uscite dalle catene di assemblaggio. Nel 2019 sono state 248.100, nel 2020 il numero si ¨¨ fermato a quota 229,848, ma nel primo trimestre 2021 c'¨¨ stato un rimbalzo netto con 63.805 unit¨¤ prodotte. Il futuro dell'impianto, che occupa 7.200 dipendenti, non sembra legato solo ai modelli di cui si occupa, ovvero il crossover Fiat 500X, oltre alla copia di successo Jeep Renegade e Compass compact Suv. In ballo c'¨¨ la definizione dei nuovi equilibri produttivi che hanno a che fare con la svolta elettrica impressa da Stellantis. In audizione alla Camera, il ministro Giancarlo Giorgetti ¨¨ andato dritto al punto, anticipando la controparte: "Ci attendiamo che la fabbrica di batterie per auto elettriche del gruppo sia localizzata in Italia, e aspettiamo una decisione da parte dell'azienda".
Appuntamento l¡¯8 Luglio
¡ª ?Una mossa che rimette Melfi insieme agli altri impianti nel nostro Paese al centro di una partita ancora ufficialmente da giocare, e che si aprir¨¤ ufficialmente il prossimo 8 luglio, quando Stellantis terr¨¤ il suo "EV 2021 Day", evento in cui il Ceo Carlos Tavares ¨¨ atteso anche a dichiarazioni che riguardano il piano di produzione delle batterie a livello europeo, e dunque la scelta delle sedi destinate a farlo. Aiuta ricordare la partnership tra Stellantis e Total per la fabbricazione di batterie, denominata Automotive Cells Company, che ha gi¨¤ scelto come impianti di riferimento quello di Douvrin in Francia e di Kaiserslautern, in Germania. A riguardo, la nuova azienda ¨¨ destinata a ricevere un finanziamento di 846 milioni da parte delle autorit¨¤ francesi e di 437 milioni da quelle tedesche, a titolo di programma interesse europeo. I due impianti permetteranno di disporre di una capacit¨¤ produttiva di 50 Gwh, fermo restando l'obiettivo di arrivare a 130 GWh nel 2025 e a 250 GWh entro il 2030. L'Italia, dal canto suo, ha pianificato 25 miliardi di euro di stanziamenti come parte del Recovery Fund destinata ad iniziative qualificanti in tema di riqualificazione industriale. Melfi e il governo italiano saranno inevitabilmente chiamate in causa una seconda volta, il prossimo 8 luglio, perch¨¦ dallo "EV 2021 Day" si attendono anche dichiarazioni strategiche che riguardano le sedi destinate ad avviare la produzione di vetture sulle nuove piattaforme modulari per veicoli elettrici del gruppo Stellantis, che passano sotto la sigla Stla. In primo luogo la Stla Small, in arrivo dal 2026 e pronta a sostituire la piattaforma eCmp per la fabbricazione di vetture cittadine e crossover urbani con autonomia fino a 500 km, ma soprattutto la Stla Large, per modelli grandi con oltre 700 km di percorrenza ad emissioni zero, su cui pogger¨¤ l'offensiva europea del gruppo Stellantis dal 2023. Indiscrezioni di stampa riferiscono di un Carlos Tavares al lavoro su un nuovo piano industriale Stellantis, destinato ad essere presentato entro fine anno. Si attende a questo punto conferma dei 5,2 miliardi di investimenti gi¨¤ annunciati nel nostro paese, a cui gli stanziamenti per la svolta elettrica vanno eventualmente aggiunti , almeno nelle intenzioni del governo italiano.
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