Hypercar Porsche, l’erede della 918 sta arrivando. Ma con calma

Sono passati ormai nove anni dal lancio della 918 Spyder e i fan del marchio iniziano a chiedere a Porsche una degna erede della sua hypercar ibrida. Ma dal 2013 ad oggi il mondo dell’automotive, e forse ancor di più il settore delle sportive ad alte prestazioni, è stato semplicemente stravolto e non c’è nulla da dare per scontato. Dunque la prima domanda è: arriverà davvero? E se sì, quando??

"IL MOMENTO GIUSTO"

Tanto per tranquillizzare gli animi, la risposta al primo quesito è affermativa. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato della casa tedesca Oliver Blume, ai microfoni di Car Magazine. "Il settore hypercar", ha spiegato Oliver Blume, "è sempre parte della strategia di Porsche". Tuttavia, ha aggiunto, l’erede della 918 vedrà la luce "quando sarà il momento giusto". E basta ripercorrere brevemente la storia recente del brand per capire che a Zuffenhausen non hanno mai avuto gran fretta quando si parla di sportive ad alte, anzi altissime, prestazioni. Il che è una specie di contraddizione, ma ovviamente ci riferiamo alle tempistiche di lancio: bisogna andare indietro fino alla Carrera GT, cioè al lontano 2003, per trovare la progenitrice della 918 Spyder, ed è necessario riavvolgere il nastro di ulteriori 17 anni per arrivare alla 959, la prima hypercar Porsche nel senso moderno del termine (non consideriamo in questa sede la fuoriserie 911 GT1, prodotta in pochissimi esemplari nel corso degli anni novanta).?

ELETTRIFICATA

Il "momento giusto", ha spiegato Blume, non arriverà prima del 2025 e ciò ha a che fare con lo sviluppo di nuove tecnologie nel campo dell’elettrificazione, innovazioni che possano rendere la nuova hypercar di Porsche davvero "degna" di ricoprire tale ruolo. A questo punto, dunque, diventa legittimo farsi una terza domanda, quella che fa tremare i puristi del motore endotermico: la prossima ammiraglia della casa tedesca, la bandiera di uno dei marchi che ha fatto la storia dell’auto sportiva, avrà un powertrain completamente elettrico? Noi crediamo che sia il caso di stare tranquilli sotto questo punto di vista. Vero è che a Stoccarda stanno spingendo tantissimo sull’acceleratore dei veicoli a basse emissioni, ma saremmo pronti a giurare che, prima di dare l’addio definitivo ai propulsori a combustione interna, Porsche intenda salutare in grande stile il suo "vecchio", grande amore. Uno schema ibrido, con un sei cilindri turbocompresso o perché no, ancora un V8, ci sembra pertanto l’ipotesi più plausibile. Noi, ovviamente, speriamo che a trionfare sia il romanticismo.