Versione d¡¯addio per il mercato nordamericano dedicata alla coup¨¦ derivata dal prototipo che domin¨° la categoria Sport tra gli anni Sessanta e Settanta
Un omaggio alla leggenda per salutare un modello che se ne va, non senza aver stupito il mondo pur rimanendo in una ristretta nicchia. L'Alfa 4C Spider si congeda dal mercato nordamericano con un'edizione speciale. Il suo nome ¨¨, per l'appunto, Alfa Romeo 4C Spider 33 Stradale Tributo. Sar¨¤ un'edizione limitata di addio, prodotta in (indovinate un po'?) 33 esemplari.
ALFA ROMEO 4C SPIDER 33 STRADALE TRIBUTO, L'OMAGGIO
¡ª ?Questa speciale 4C sar¨¤ disponibile nella preziosa livrea in rosso Villa d'Este, una vernice triplo strato; i cerchi avranno una finitura grigia e dorata; invece per l'abitacolo ¨¨ stato scelto l'abbinamento cromatico tra nero e tabacco. Targhette e libro commemorativo realizzato dal Centro stile Alfa Romeo sulla storia del progetto 4C completano il pacchetto da 79.995 dollari. Altri dettagli da evidenziare sono lo scarico Akrapovic, le sospensioni con regolazioni da corsa, fari allo xeno, ala posteriore e calotte degli specchietti decorate con la bandiera italiana.
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ALFA ROMEO 4C SPIDER, LA MECCANICA
¡ª ?L'Alfa 4C venne presentata nel 2013 nella versione coup¨¦ e nel 2014 in forma scoperta. Questa supercar in miniatura ha sposato la filosofia propria delle corse, cio¨¨ la leggerezza. Infatti grazie al telaio monoscocca in fibra di carbonio e alla carrozzeria in laminato composito, il peso ¨¨ stato contenuto in soli 1.060 kg a secco e 1.128 in ordine di marcia. Di conseguenza anche un motore dalla potenza assoluta non elevatissima ¨¨ capace di farla volare. Infatti al quattro cilindri turbo 1.750 cc montato sotto il cofano posteriore bastano 240 cavalli per fermare i cronometri in 4,1 secondi nello scatto 0-97 km/h (0-60 miglia orarie) della versione americana; stesso tempo dichiarato anche nell'accelerazione 0-100 per la 4C Spider con specifiche europee. Velocit¨¤ massima 257 km/h. Trazione posteriore, cambio automatico a doppia frizione e sette rapporti, sospensione anteriore a doppio braccio oscillante e posteriore di tipo McPherson tracciano il quadro di un'auto sportiva ed estrema.
ALFA ROMEO TIPO 33, PROTOTIPO VINCENTE
¡ª ?Nemmeno l'oggetto dell'omaggio ha bisogno di presentazioni. La memoria pu¨° tuttavia sbiadirsi e allora ripetiamo: l'Alfa Romeo 33 Stradale fu una coup¨¦ uscita nel 1967 con meccanica derivata strettamente dalla Tipo 33 varata quell'anno per partecipare alle principali competizioni Sport prototipi. In corsa nel 1968 la vettura con denominazione 33/2 (il 2 ¨¨ riferito alla cilindrata e l'auto fu soprannominata "Periscopica", data la caratteristica presa d'aria sopra le spalle del pilota) vinse nella propria classe occupando l'intero podio la 24 Ore di Daytona, la Targa Florio e la 24 Ore di Le Mans; nella classica della Sarthe le auto del Biscione si piazzarono anche al quarto, quinto e sesto posto assoluti. Arriv¨° il successo quindi alla 1000 km del N¨¹rburgring. I piloti protagonisti di quelle vittorie memorabili furono Ignazio Giunti e Nanni Galli, affiancati da Lucien Bianchi, Mario Casoni, Carlo Facetti, Spartaco Dini e Giampiero Biscaldi. Il motore centrale V8 2.0 erogava 270 cavalli su un corpo vettura di 580 kg, quindi l'auto raggiungeva 298 km/h di velocit¨¤ massima. Le varie evoluzioni portarono alla 33 TT 12 con motore tre litri V12 (era un boxer, quindi tecnicamente una V anomala con angolo di 180¡ã) che domin¨° il mondiale marche nel 1975 vincendo sette gare su sette partecipazioni (la casa tuttavia rinunci¨° alla 24 Ore di Le Mans), pilotata da Arturo Merzario, Jochen Mass, Jacques Laffite, Henri Pescarolo e Nino Vaccarella. Bis nel 1977 con la SC12 Turbo, al volante Merzario, Jean-Pierre Jarier e Vittorio Brambilla.
ALFA ROMEO 33 STRADALE, RARA E STUPENDA
¡ª ?L'Alfa Romeo 33 Stradale montava la stessa soluzione della Tipo 33 2.0, naturalmente con potenza attenuata, aveva "appena" 230 cavalli per circa 690 kg. Ci¨° la rendeva ugualmente una vera e propria supercar per quell'epoca, capace di raggiungere la ragguardevole velocit¨¤ di 260 km/h. Presentata il 31 agosto 1967 a Monza, ad aprire il week end del Gran Premio di Formula 1, questa stupenda coup¨¦ fu disegnata da Franco Scaglione. Rest¨° una rarissima fuoriserie, venne infatti prodotta in soli 18 esemplari. Oltre ad alcuni concept realizzati su quella base da alcune delle pi¨´ prestigiose carrozzerie: la Carabo e la Navajo di Bertone, l'Iguana dell'Italdesign, poi Pininfarina con la 33/2 Speciale e la Cuneo in forma spider.
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