Arianna Gatti: "L'auto elettrica è in linea con la mia cucina"

Una delle esponenti più talentuose della nostra cucina guida, con piacere, una Bmw iX2. Ed è convinta che la sosta migliore per ricaricare un veicolo sia legata a un'esperienza culinaria

Arianna Gatti, abruzzese di 33 anni, per i gourmet, è tutt’altro che sconosciuta: per quasi un decennio ha lavorato nella cucina di uno storico bistellato Michelin - Miramonti l’Altro a Concesio - sino a diventare il braccio destro di un grande cuoco quale Philippe Leveillé e a conquistare riconoscimenti tra cui quello di Migliore sous-chef per Identità Golose nel 2020. Nel 2023, il colpo grosso: la Guida ai ristoranti del Gambero Rosso l'ha premiata come miglior cuoco emergente in Italia. ?Non me l’aspettavo, a pochi mesi dall'apertura di Forme:?lo so che tutti dicono così ma nel mio caso è proprio vero. Resto convinta che insieme alla brigata sto facendo un buon lavoro, con tanta, tanta applicazione. Ma ho sempre pensato che prima ci si impegna per far felici i clienti e dopo arrivano i risultati. Detto questo sono contentissima perchè in operazioni "giovani" e fresche come la nostra è benzina per ravvivare l'entusiasmo mio e delle persone che ogni giorno sono qui con me? spiega la Gatti. Ecco, la benzina: in realtà, l'Arianna automobilista è una seguace del verbo elettrico. Quando la incontriamo, ha appena ritirato una Bmw iX2 edrive 20, con un motore da 204 Cv di potenza e l'allestimento MSport Pro. Non è un caso, la Gatti è una che "spinge" quando possibile.

Ci sembra evidente che lei ami delle auto dal taglio sportivo e con buone prestazioni.
?Mi piace guidare veloce, ovviamente solo quando possibile, e sentirmi "dinamica" quando mi concentro esclusivamente al volante. Nel senso che i viaggi lunghi sono utili anche per utilizzare il telefono viva voce e fare due chiacchiere, non di lavoro, con le persone che normalmente non riesci a chiamare. Ma sostanzialmente mi piace "spingere" bene la vettura, sentendo buona musica: non sarò uno di quei cuochi che trovano le idee quando sono in auto. A me vengono in cucina, insieme alla brigata, anche nelle ore più impensate?.
?Perchè la scelta di un'auto elettrica?
??? la seconda, a conferma che ne sono convinta. Al di là della scelta del brand e del modello, trovo una visione comune alla mia cucina: credo molto nella sostenibilità e in un linguaggio non forzato, quasi silenzioso. E muoversi con un'auto elettrica rientra nel fare qualcosa per l'ambiente, senza fingere di impegnarsi e senza disturbare. Ovvio che bisogna rivedere il concetto di mobilità, come capita a un cuoco quando decide di cambiare tipo di cucina?.
?Molti trovano complicato spostarsi con un veicolo elettrico e si giusticano della cosa con problematiche varie. Che ne pensa?
??Chiaramente la situazione ideale per l'utilizzo è la quotidianità su brevi distanze, con la possibilità di ricaricare il veicolo a casa o al lavoro, come posso fare io. Quanto ai viaggi lunghi, si tratta di ragionare prima e seguire le indicazioni dell'auto in modo preciso sui punti di ricarica. Se poi si conosce la strada, ecco che una sosta nel posto giusto - per mangiare un boccone - diventa piacevole e manco ti accorgi che ti sei fermato. Per esempio quando vado in Abruzzo, sono oltre 600 km, mi fermo sempre a Rimini che è ricca di buoni locali. Un pranzetto leggero e riparto con la carica giusta per arrivare al mio paese natale in provincia dell'Aquila?.

Quindi lei consiglia a chi ha un locale di installare delle colonnine?
??Assolutamente: non è che può improvvisamente spostare il mercato dell'elettrico che risente del momento economico, dei prezzi elevati delle vetture e anche della scarsa propensione tutta italiana alla novità che si riflette abbastanza anche nella cucina. Però è un "qualcosa" che porta un mattoncino: mi sembra chiaro che un gourmet con un'auto elettrica viene fidelizzato da un locale che gli permette la ricarica, non di rado gratuita, mentre è tranquillo a tavola. E magari qualcuno che è arrivato con un modello termico si rende conto che possedere un veicolo elettrico qualche piccolo vantaggio lo dà?.
?Messaggio lanciato. Passiamo alle strade preferite: tre da consigliare ai nostri lettori?
?"Una è legata alla mia regione: la statale del Gran Sasso, molti dicono che sia la panoramica più bella d'Italia tra il verde e le montagne. Essendo di parte confermo... Poi, mi piacciono molto le strade del Collio: quella del vino e delle ciliegie tocca zone molto suggestive, con tante cantine e locali interessanti. La terza, non lontana da dove abito, è sicuramente molto conosciuta e tantissimi l'hanno già fatta: la Gardesana Occidentale. Ma in una giornata di sole, fuori dai mesi in cui sul lago c'è tantissima gente, per me resta suggestiva?.

Donne e motori, gioie e dolori. Cosa ne pensa? E se sostituiamo i motori con le padelle la situazione è uguale?
?I luoghi comuni non mi hanno mai convinto: nel caso dei motori, sono talmente tante le donne che guidano da poterne trovare delle scarse, delle normali, delle brave, delle bravissime. Proprio come succede per gli uomini. Sulla cucina è diverso perchè numericamente siamo molto inferiori ai cuochi ma in compenso il livello è spesso elevato?.
?Come si spiega la cosa?
?Il nostro è un lavoro bellissimo ma totalizzante per tutti e tante ragazze rinunciano, quasi sempre perché hanno altri obiettivi nella vita. Non ha senso farne un caso drammatico, è solo questione di scelte personali: quelle che arrivano ai vertici sono poche ma non per cattiveria o scarsa volontà ma perchè la base è limitata. Io per prima, vorrei avere tante ragazze nella mia cucina ma arrivano pochi curriculum mentre in sala va meglio. Ma del resto, non mi pare che siano molte le donne che fanno una grande carriera nel motorsport: anche lì il "serbatoio" di partenza non è certo ampio?.
?Il nome del ristorante che conduce è particolare, con un doppio riferimento.
??Esatto. ? un omaggio al mio paese di origine: Forme, una frazione di Massa d'Albe, da dove sono partita giovanissima per fare la cuoca al nord. Ma al tempo stesso vuole esprimere il pensiero di multiformità: un concetto mai statico insomma come è nella mia anima. Io mi sento una persona vivace e molto dinamica, ecco perchè mi trovo benissimo su un'auto con questa caratteristica?.