In un anno contraddistinto da una robusta ripresa del mercato auto, a seguito di un 2020 segnato dalla pandemia e dai lockdown, i mesi estivi segnano una tendenza negativa. Un campanello d'allarme che deve far riflettere
Le immatricolazioni di auto nuove in Europa hanno subito una frenata durante lĄŻestate, ma il saldo dei primi otto mesi rimane comunque positivo. Dati che impongono una duplice lettura: la ripresa post-pandemia cĄŻ¨¨ e nei primi mesi dellĄŻanno ¨¨ stata evidente, ma le tensioni che attraversano la filiera (in particolare la mancanza di semiconduttori e il rallentamento dei trasporti marittimi) stanno provocando una frenata del mercato automobilistico. Di fatto, tra fabbriche che lavorano a singhiozzo e logistica in affanno, mancano le vetture da consegnare ai clienti che hanno sottoscritto un contratto dĄŻacquisto. Secondo i dati diffusi da Acea, lĄŻassociazione europea dei costruttori auto, tra gennaio e agosto 2021 le nuove immatricolazioni auto nellĄŻUnione Europea sono state 6.807.706, lĄŻ11,2% in pi¨´ rispetto allo stesso periodo del 2020 quando erano state 6.124.055. Si segnalano per crescita e dinamismo Italia (+30,9%), Francia (+12,8%), Spagna (+12,1%) e Germania (+2,5%). Allargando il perimetro allĄŻarea Efta (Ue + Islanda, Norvegia e Svizzera) e alla Gran Bretagna, il saldo annuale segna 7.267.846.
LĄŻESTATE RAFFREDDA GLI ENTUSIASMI
ĄŞ ?Una crescita del 12,4% rispetto al 2020. Ma i dati di luglio e agosto raffreddano gli entusiasmi e impongono unĄŻallerta: nel settimo mese del 2021 le immatricolazioni sono diminuite del 23,2% rispetto al 2020, con i principali mercati automobilistici in profondo rosso: Francia (-35,3%), Spagna (-28,9%), Germania (-24,9%) e Italia (-19,2%). Non ¨¨ andata molto meglio ad agosto, con il mercato europeo in flessione del 19,1%, anche in questo caso si segnalano per la performance negativa quelli che sono i paesi del Vecchio continente con i volumi storicamente pi¨´ consistenti: Spagna (-28,9%), Italia (-27,3%), Germania (-23%) e Francia (-15%).
CHI FA MEGLIO E CHI FA PEGGIO
ĄŞ ?Nei dati di Acea relativi ai singoli Paesi cĄŻ¨¨ la conferma che anche nel 2021 la Germania rimane il primo mercato europeo, con 1.820.589 nuove immatricolazioni tra gennaio e agosto (+2,5%), seguita da Francia (1.126.543, +12,8%), Italia (1.060.182, +30,9%) e Spagna (588.314, +12,1%). Tra i paesi con volumi consistenti si segnalano le robuste riprese in Polonia (314.190 immatricolazioni e una crescita del 22,3%) e Svezia (209.749, +20,6%). Spicca, invece, gli unici due dati negativi, quelli di Belgio (287.013 immatricolazioni, -3,5%) e Olanda (211.569, -3,4%). Da notare che al di fuori dei 27 mercati dei Paesi Ue, ma collocato geograficamente in Europa, il mercato auto del Regno Unito registra 1.101.302, con un incremento del 20,3% rispetto allĄŻanno precedente.
LĄŻANDAMENTO DEI GRUPPI
ĄŞ ?Sul fronte dei costruttori auto, il gruppo Volkswagen si conferma il primo in Europa con 1.804.769 tra gennaio e agosto (12,7%). Seguono Stellantis con 1.515.840 (+14,4%) e gruppo Renault, che con 673.500 immatricolazioni registra una flessione del 4,1%. Crescite a doppia cifra per il gruppo Hyundai (546.847 targhe, +26,1%), Bmw (462.020. +15%) e Toyota (437.514, +26,1%). Daimler cresce dello 0,2% con 370.299 immatricolazioni, mentre Ford perde il 6,7% con 282.897. A seguire gli altri.
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