Primo contatto con la "scoperta" elettrica del rinato brand inglese, che debutter¨¤ nell'estate 2024. Stilosa con soluzioni tecniche originali
Pi¨´ che una provocazione per rilanciare una nicchia in via di estinzione ¨C quella delle roadster - la Cyberster ¨¨ il primo vero punto di svolta della seconda vita di MG, strettamente legata a quella passata. Riavvolgiamo il nastro: sedici anni fa, lo storico marchio inglese (specializzato in auto sportive, di cui un buon numero "scoperte") viene salvato da Saic Motor Corporation, il terzo costruttore cinese per volumi. Dopo qualche incertezza, nel 2019 ¨¨ (ri)partito l'assalto all'Europa con buoni modelli, costruiti tutti in Oriente, a partire dalla berlina elettrica MG4. I risultati si sono visti: dalle 952 unit¨¤ vendute quattro anni fa si ¨¨ passati alle 59.300 a fine 2022. E se nel Regno Unito MG ¨¨ arrivata al 4% di quota, in Italia ¨¨ partita benissimo nel 2023: nel primo trimestre sono state immatricolate 4.805 vetture, con un aumento del 287,5% rispetto allo stesso periodo 2022. La sfida di Cyberster non ¨¨ tanto di portare un contributo numerico alla causa (lo faranno i dieci modelli previsti entro fine 2025, a partire da un Suv Coup¨¦ e una city car), ma di far rivivere in maniera vincente i valori storici del brand nell'era elettrica.
RICHIAMI DI STILE
¡ª ?"Quando ci dicono che siamo riusciti a portare la classe MG nella contemporaneit¨¤, insieme a qualche tocco d¡¯avanguardia, siamo felici: la nostra intenzione era creare una roadster per una nuova generazione di appassionati e aprire un capitolo entusiasmante per la casa" spiega Carl Gotham, Advanced Design Director del team multinazionale (dove non manca un italiano) nel quartiere londinese di Marylebone. Sicuramente si stanno divertendo: quella che abbiamo visto in anteprima mondiale ("Il modello di serie sar¨¤ quasi identico all¡¯esterno e meno all¡¯interno" sottolinea Gotham) ¨¨ una bella roadster due posti, lunga sui quattro metri e mezzo e larga poco meno di due, classica in buona parte e con richiami alla MG B: frontale allungato, muso basso, parabrezza molto inclinato, superfici sinuose, fiancata pulita, tetto in tela. Elementi che sono in contrasto con le inedite portiere ad apertura verticale e una coda tronca - con finto estrattore - dove la fanaleria compone un'originale freccia e richiama in parte la Union Jack. Esercizio di stile che probabilmente sparir¨¤ lasciando spazio a gruppi pi¨´ tradizionali.
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CI SARANNO MODIFICHE
¡ª ?Invece, ci spiacerebbe se MG non avesse il coraggio di mantenere l'impostazione ad effetto del posto guida, nettamente separato da quello per il passeggero: cruscotto formato da tre visori in sequenza dietro il volante a cloche e un grande display verticale a lato. Praticamente, una piccola cabina di pilotaggio. Della configurazione definitiva se ne parler¨¤ tra qualche mese, quando verranno diffuse le specifiche tecniche per ora pi¨´ o meno trapelate, a partire da un peso tra i 1.800 e i 1900 kg. Quanto alla propulsione, si parla di un motore singolo a trazione posteriore e di due a trazione integrale, con potenza rispettiva di 314 e 544 cavalli. L'attesa, comunque, ¨¨ nel vedere la reazione degli appassionati (vecchi e nuovi) di roadster alla prima due posti elettrica, prevista sul mercato nel 2024: se fosse positiva, sarebbe un gran colpo per MG.
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