Il consistente calo del prezzo del petrolio degli ultimi giorni potrebbe rendere meno appetibile lĄŻauto elettrica? Costruttori come Volkswagen e molti analisti non sembrano preoccupati
Il crollo del prezzo del petrolio non sembra spaventare i produttori di auto elettriche, convinti che a guidare gli automobilisti verso i veicoli a batteria non sar¨¤ soltanto il costo chilometrico. A giocare a favore dellĄŻauto elettrica cĄŻ¨¨ anche il fatto che il costo delle batterie ¨C il componente pi¨´ costoso ¨C sta scendendo rapidamente, riducendo il costo totale. Come sottolinea BloombergNEF, nelle ultime settimane il prezzo di un barile di petrolio ¨¨ diminuito del 24%, ma anche quello degli ioni di litio ¨¨ sceso ai livelli del 2014. Di contro, cĄŻ¨¨ chi sostiene che sar¨¤ proprio la mobilit¨¤ elettrica ad innescare il declino del petrolio, unĄŻaffermazione che per¨° non tiene conto di un elemento importante: non ¨¨ solo la produzione di carburanti per autotrazione a trainare il mercato del greggio. Anzi, il trasporto aereo e navale, insieme al settore chimico, ne assorbe quote ben maggiori. Oggi due barili di petrolio su tre a livello mondiale vengono assorbiti dal settore trasporti inteso in senso lato, considerando che - dopo la seconda guerra mondiale - il trasporto aereo e quello navale (questĄŻultimo riferito soprattutto alle merci) sono letteralmente esplosi.
auto elettriche: NON CAMBIA LA STRATEGIA DI VOLKSWAGEN
ĄŞ ?Particolarmente interessante sul tema ¨¨ lĄŻopinione di Volkswagen; il gruppo tedesco ¨¨ infatti fortemente impegnato nello sviluppo della propria gamma di EV e si appresta a lanciare la sua prima auto elettrica sviluppata senza varianti termiche. Si tratta della ID.3, per la quale si prospetta un lancio in grande stile con ben 30mila unit¨¤ ¨C tutte quelle ordinate a scatola chiusa ¨C che verranno consegnate in contemporanea ai nuovi proprietari. Michael Jost, capo della strategia di Volkswagen, parlando con i giornalisti a Berlino gioved¨Ź 12 marzo ha detto: Ą°I bassi livelli dei prezzi di petrolio e benzina potrebbero durare un mese come alcuni mesi, o forse un anno. Ma nel lungo periodo il greggio non diventer¨¤ pi¨´ economico e questo non alterer¨¤ gli obiettivi di riduzione della CO2 che ci siamo postiĄą. Jost ha poi chiarito: Ą°Abbiamo un chiaro impegno a diventare CO2 neutrali entro il 2050 e non esiste alternativa alla nostra strategia per le auto elettriche per raggiungere questo obiettivoĄą.
AUTO ELETTRICHE, EUROPA E CINA LEADER PER GLI ANALISTI
ĄŞ ?LĄŻinfluenza del petrolio a buon mercato sullĄŻauto elettrica ¨¨ un argomento affrontato anche da diversi analisti. Da Ives, analista di Wedbush Securities, parlando con Axios ha citato il caso di Tesla: Ą°Per molti anni la teoria prevalente ¨¨ stata quella secondo la quale il petrolio e il gas a prezzi bassi influenzano negativamente la domanda di veicoli elettrici. Probabilmente alcuni clienti non compreranno un EV in presenza di carburanti a buon mercato, ma nel complesso la tecnologia e il design di nuova generazione di Tesla neutralizzeranno gran parte di questa dinamicaĄą. Secondo gli analisti di UBS Paul Gong, Patrick Hummel e Kohei Takahashi, il calo dei prezzi del petrolio potrebbe essere un fattore determinante negli Stati Uniti, ma ¨¨ meno probabile che lo sia nei due principali mercati mondiali di auto elettriche: Cina ed Europa. Secondo loro, infatti: Ą°Nell'era dei veicoli elettrici, il governo cinese punta strategicamente a sviluppare un'industria automobilistica competitiva a livello globale e riteniamo che il miglioramento continuo dell'efficienza combinata con la riduzione dei costi lungo la catena di approvvigionamento dei veicoli elettrici sia molto pi¨´ prevedibile delle fluttuazioni dei prezzi del petrolio. La nostra convinzione ¨¨ che la migrazione verso lĄŻauto elettrica rimane invariata e verr¨¤ guidata da Europa e CinaĄą.
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