Pensata per il mercato statunitense, s¡¯impose in Europa facendo breccia tra i vip
Fu battezzata da subito come l¡¯auto di James Bond, anche perch¨¦ era la prima volta che il famoso agente segreto non guidava un¡¯auto inglese ma una roadster tedesca, la BMW Z3. Oggi ¨¨ tornata alla ribalta come neo youngtimer, ma gi¨¤ nell¡¯anno del debutto, il 1995, veniva vista come una istant classic da preservare a lungo. Il volano del film Golden eye contribu¨¬ ad aprire le porte del successo alla Z3, ma le radici con gli Stati Uniti risalgono dal concepimento del progetto, espressamente mirato a conquistare il mercato Usa, fino alla produzione nello stabilimento di Spartanburg. Piacque molto anche in Europa, soprattutto ai vip, perch¨¦ al secondo tentativo funzion¨° l¡¯idea di trasferire l¡¯eleganza tipica di Bmw su una roadster, al contrario di quanto avvenne con l¡¯incompresa Z1.
BMW Z3: design aggressivo ma elegante
¡ª ?Il design della Z3 esprime un connubio perfetto tra linee classiche e soluzioni pi¨´ stilisticamente pi¨´ sofisticate. Lunga 4,02 metri, alta solo 1,27 e con un peso di poco superiore ai 1.200 kg, appare bassa, schiacciata sull¡¯asfalto, riconoscibile al primo sguardo per le particolari proporzioni date dal cofano molto lungo e dall¡¯abitacolo arretratissimo, quasi a ridosso delle ruote posteriori. Un look figlio anche dello schema adottato, che prevedeva motore anteriore longitudinale e trazione posteriore, per una distribuzione dei pesi ottimale di 50:50. Il bilanciamento compensava, almeno in parte, i limiti della scocca autoportante che contava elementi ereditati dalla vecchia Bmw Serie 3 E30, della pi¨´ recente Bmw Serie 3 E36 e anche della Bmw Serie 3 compact. Dalla Serie 3 E36 eredita anche i propulsori, la trasmissione, i freni, lo sterzo e le sospensioni anteriori. Le sospensioni posteriori invece sono della precedente Bmw Serie 3 E30. La Z3 fu una delle ultime Bmw ad essere completamente analogica: nessuna tecnologia di sicurezza, sistemi multimediali o altre sofisticatezze. I sistemi di controllo di stabilit¨¤ e di trazione sono arrivati solo alla fine della produzione, avvenuta nel 2002 dopo circa 300 mila esemplari prodotti, di cui 6000 ¡°M¡±. Ci¨° la rende una vettura semplice dal punto di vista della manutenzione, ma molto complicata da gestire per i guidatori meno esperti. Scorbutica e reattiva fin dalle versioni meno potenti, nelle varianti ¡°M¡± diventava quasi rabbiosa grazie ai 321 Cv erogati dal motore aspirato sei cilindri da 3,2 litri. Sul bagnato era pi¨´ facile andare di traverso che seguire traiettorie pulite e sull¡¯asciutto bisognava fare attenzione alla coda, che aveva la tendenza ad entrare in curva prima dell¡¯anteriore quando si esagerava.
BMW Z3 Youngtimer: motori
¡ª ?Al lancio BMW Z3 era disponibile unicamente con i motori 4 cilindri 1.8 da 115 Cv e 1.9 da 140 Cv. Le unit¨¤ pi¨´ potenti arrivarono nel 1997, quando fu introdotto il sei cilindri da 2,8 litri e 192 Cv, sostituito dal 3.0 sei cilindri da 231 Cv introdotto nel restyling del 1999. Nel 2000 arriva il 2.2 sei cilindri in linea da 170 Cv al posto del 150 Cv, che nel frattempo aveva sostituito il 1.9 da 140 Cv. La pi¨´ potente BMW Z3 M con motore 3.2 sei cilindri aspirato da 321 Cv debutta nel 1998. Se ci si accontenta delle versioni meno potenti, ¨¨ possibile trovare una Z3 in buono stato a circa 10.000 euro, con una buona disponibilit¨¤ di pezzi di ricambio, reperibili sia sul web sia attraverso i canali ufficiali Bmw. Quasi proibitiva la Z3 M, i cui prezzi orbitano attorno ai 50 mila euro.
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