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Materiali riciclati da auto a fine vita: stessa qualit¨¤ Audi, impronta di carbonio minore
Meno spreco di materiali nuovi, con tutti i vantaggi che ne conseguono, stessa rendita e funzionalit¨¤. Cos¨¬, con il progetto MaterialLoop, Audi compie un ulteriore passo verso l¡¯integrazione dei cicli chiusi dei materiali nei processi industriali. Insieme a 15 aziende partner nei settori della ricerca, del riciclaggio e della fornitura dei componenti, la casa dei Quattro Anelli implementa il riciclo e il riutilizzo dei materiali post uso, provenienti dai veicoli giunti a fine vita, per la produzione di nuove vetture.
Elevato livello qualitativo
¡ª ?Sino ad oggi, solo una minima parte dei materiali utilizzati nella produzione delle vetture proveniva dai veicoli giunti a fine vita. Audi intende cambiare questa consuetudine restituendo alla produzione automobilistica le materie prime recuperabili dalle vetture ritirate dalla circolazione senza cadere nel downcycling, ovvero nella perdita di qualit¨¤ dei materiali connessa alla fase di riciclo. "Il progetto MaterialLoop ¨¨ l¡¯emblema del nostro impegno nel rendere altamente efficiente il recupero delle materie prime dei veicoli giunti a fine vita", afferma Markus Duesmann, Ceo di Audi AG. "L'obiettivo ¨¨ recuperare quanti pi¨´ materiali possibile, garantendone un elevato livello qualitativo cos¨¬ che possano essere reimmessi nel ciclo produttivo. In questo modo risparmieremo risorse e ridurremo l'impronta di carbonio dei nostri prodotti. Nel lungo periodo, l¡¯accesso ai materiali secondari contribuir¨¤ alla sicurezza e alla costanza degli approvvigionamenti".
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Seconda vita
¡ª ?Audi, insieme ai partner, ha definito gli standard dei processi di riciclo. "Ci siamo concentrati sulle filiere caratteristiche dell'industria automotive, cos¨¬ da garantire una seconda vita soprattutto ai materiali cui facciamo pi¨´ frequentemente ricorso", spiega Johanna Klewitz, responsabile sostenibilit¨¤ della catena di fornitura Audi. L'attenzione ¨¨ rivolta anche al miglioramento della riciclabilit¨¤ dei veicoli di nuova generazione. Dennis Meinen, esperto di economia circolare di Audi AG, afferma: "Alla base dei cicli chiusi vi ¨¨ l'uso responsabile delle risorse, che si completa attraverso principi cardine quali la lunga durata, la riparabilit¨¤ e la riciclabilit¨¤ dei prodotti".
Nuova vita per l'acciaio
¡ª ?Inizialmente sono state prodotte delle bobine, o coils, con un contenuto di acciaio secondario pari al 12%, in grado di soddisfare gli elevati standard qualitativi. La casa dei Quattro Anelli prevede d'integrare tale risorsa nel reparto stampaggio dello stabilimento di Ingolstadt, cos¨¬ da produrre ampia parte dei lamierati interni delle portiere della Audi A4. Nei coils, la percentuale di acciaio riciclato verr¨¤ progressivamente incrementata. Parallelamente, Audi ottimizza la progettazione dei futuri modelli seguendo il principio secondo cui i componenti devono venire concepiti sin dall'origine in modo tale da poter essere agevolmente separati a fine vita, differenziati e avviati al riciclo.
Cicli chiusi del vetro, della plastica e dell'alluminio
¡ª ?Nei prossimi anni Audi intende aumentare la percentuale di materiali secondari destinati alla produzione. Dalla primavera 2022, ad esempio, Audi ¨¨ pioniere nel riciclo dei cristalli danneggiati. Il progetto pilota vede l'utilizzo di "vetro" secondario per Audi Q4 e-tron, con un risparmio di CO2 del 30% rispetto all'impiego del materiale primario. Quanto ai componenti sintetici, la casa tedesca ricorre alla plastica da riciclo per le fibbie delle cinture di sicurezza di Audi Q8 e-tron. Per la prima volta, il brand attinge ai materiali secondari per la realizzazione di componenti votati alla sicurezza. Non meno rilevante, infine, il ciclo chiuso dell'alluminio: gli scarti delle lavorazioni tornano al fornitore, che li rilavora. Successivamente, Audi utilizza i lamierati cos¨¬ realizzati. Un processo avviato nel 2017 e oggi operativo negli stabilimenti dei quattro anelli di Ingolstadt, Neckarsulm e Gy?r, oltre che nel sito del gruppo Volkswagen di Bratislava, in grado di garantire un marcato risparmio energetico rispetto al ricorso all'alluminio primario.
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