Le auto della Fondazione Gino Macaluso per l¡¯Auto Storica partecipano alla celebre cronoscalata inglese con al volante campioni e piloti storici del calibro di Miki Biasion ed Emanuele Pirro, Jochen Mass e Tom Kristensen. E Biasion guida la Lancia LC2

Hanno i colori Lancia Martini le auto che fanno impazzire il pubblico al Goodwood Festival of Speed quest¡¯anno. Sono le regine dei rally della Fondazione Gino Macaluso per l¡¯Auto Storica, portate alla Hillclimb da piloti e campioni storici come Miki Biasion, Emanuele Pirro, Jochen Mass, insieme al designer Fabrizio Giugiaro. Un omaggio a Gino Macaluso, sportivo e campione Europeo di Rally nel 1972, architetto, designer, imprenditore alla cui memoria ¨¨ dedicata la Fondazione.
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le lancia martini a goodwood
¡ª ?Sfila a Goodwood in questa prima edizione in presenza, dopo la pandemia, una delle pi¨´ importanti collezioni automobilistiche al mondo, punto di riferimento per gli amanti della leggendaria livrea rossa bianca e blu. Sono le vetture della Fondazione Gino Macaluso per l'Auto Storica, portate in pista da Miki Biasion, Emanuele Pirro, Jochen Mass, Tom Kristensen e Fabrizio Giugiaro. Una presenza senza precedenti con alcuni dei modelli che hanno segnato l¡¯et¨¤ d¡¯oro del rally: Lancia Rallye 037, la Lancia Stratos, la Lancia Delta S4 e la Lancia Delta HF Integrale, assieme alle tre Lancia Martini da pista: Lancia Beta Montecarlo Turbo, la Lancia LC1 e la Lancia LC2. La serie delle Lancia Martini raccolte negli anni da Gino Macaluso non ha eguali, anche se, come racconta Monica Mailander Macaluso, moglie e presidente della Fondazione, "l¡¯auto era per lui un atto d¡¯amore e di cultura, il termine collezionista gli sembrava svilire il significato ben pi¨´ profondo di queste vetture, massima espressione della creativit¨¤ del ventesimo secolo". E la Fondazione, che ha sede a Torino, citt¨¤ natale di Macaluso, ha proprio lo scopo di valorizzare l¡¯automobile come oggetto di culto, capace di coniugare innovazione tecnologica e cultura umanistica, tradizione artigianale e bellezza del design d¡¯avanguardia.
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da biasion a kristensen: i piloti
¡ª ?Il pubblico di Goodwood applaude le Lancia Martini pi¨´ vincenti della Fondazione, nelle mani di Miki Biasion, pilota italiano di rally due volte campione del mondo, Emanuele Pirro, Jochen Mass, Tom Kristensen e Marino Franchitti. Ed ¨¨ proprio Biasion a dare spettacolo sulla Lancia LC2, nel 1984 regina del campionato del mondo endurance.

biasion sulla lancia lc2
¡ª ?Dopo lo spettacolo con la Delta S4, Miki Biasion chiude in bellezza al Goodwood Festival of Speed, con l¡¯ultima giornata dedicata alla Lancia LC2, vettura straordinaria, nata per contrastare l'egemonia della Porsche. Progettata da Lancia nel 1983, la nuova sport prototipo ¡°chiusa¡± LC2 (sigla di progetto Abarth SE036), era animata da un motore V8 di origine Ferrari ma preparato dalla Abarth, con cilindrata di 2.599 cc, poi incrementata a 3.014 cc per il campionato 1984 e sovralimentato da due turbo compressori KKK. In gara la potenza massima era contenuta in circa 680 Cv, mentre per le prove di qualifica o nelle fasi di sorpasso in corsa, il pilota poteva aumentare a sua discrezione la pressione dei turbo compressori tramite un overboost raggiungendo cos¨¬ potenze nell'ordine degli 850-1.000 Cv. La Lancia Lc2, con telaio monoscocca in alluminio, progettato e realizzato dalla Dallara, e una carrozzeria in kevlar, fu l'unico prototipo in grado di tener testa alle formidabili Porsche 956/962. Il modello portato a Goodwood con Biasion al volante ha ottenuto nel 1983 la pole position alla 1.000 km Monza con Ghinzani-Fabi e la pole position alla 1.000 km di Imola con Nannini-Gabbiani, e nel 1985 ¨¨ arrivata prima alla 1.000 km di Spa con Baldi-Wollek e terza alla 1.000 km di Monza con Nannini-Patrese.

lancia, la memoria e la passione
¡ª ?Non poteva mancare a Goodwood la Fiat Abarth X1/9 da cui ¨¨ partita la ricerca di Macaluso, diventata poi la passione di una vita, per mettere insieme le auto pi¨´ iconiche, vincenti e innovative. Una avventura iniziata nella campagna di Alba a met¨¤ anni Ottanta, con il ritrovamento appunto di questa Fiat Abarth X1/9 prototipo, di cui Macaluso aveva curato lo sviluppo sportivo nel 1974 e con la quale disput¨° la sua ultima gara in coppia con Clay Regazzoni, il Giro d¡¯Italia automobilistico del 1974. Sfila invece al volante della Delta Integrale che ha vinto il Rally di San Remo nel 1990, Fabrizio Giugiaro, presente a Goodwood anche con la supercar elettrica all-terrain GFG Style Kangaroo, mentre la Lancia Stratos viene affidata a Charles Gordon-Lennox, Conte di March e Kinrara, figlio del Duca di Richmond e Gordon. "Una profonda amicizia ci lega a Charles Richmond, Duca di Richmond e Gordon, e partecipare ad uno degli eventi di auto d¡¯epoca pi¨´ importanti al mondo ¨¨ un grande onore ¡ª spiega Monica Mailander Macaluso, Presidente della Fondazione Gino Macaluso per l¡¯Auto Storica ¡ª La missione della Fondazione ¨¨ rinnovare l'amore di Gino per le auto, la loro velocit¨¤ e bellezza, e per questo siamo cos¨¬ orgogliosi di celebrarne la memoria in un luogo che ¨¨ stato emblematico della sua passione per le corse". Fra i membri dell'Advisory Board della Fondazione Gino Macaluso c'¨¨ proprio il padrone di casa Charles Richmond, Duca di Richmond e Gordon. "Ho incontrato Gino per la prima volta nel 1996, mentre cercavo di convincere la Scuderia Ferrari a portare le sue vetture di Formula 1 al Festival of Speed di Goodwood ¡ª racconta il Duca di Richmond e Gordon ¡ª Macaluso comprese ci¨° che stavo cercando di fare a Goodwood e il suo sostegno mi fu di grande aiuto nel corso degli anni. Sentivamo entrambi che le automobili sono una forma d¡¯arte, sculture in movimento, e lo stesso poteva dirsi degli orologi, begli oggetti progettati per muoversi e lavorare: l¡¯arte della mobilit¨¤ fatta design".
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