L'analisi di Standard & Poor's prevede tra gli 83 e gli 85 milioni di immatricolazioni per quest'anno. Tendenza al rialzo anche nel 2022. Ma la crisi dei semiconduttori pesa
Tra gli 83 e gli 85 milioni di veicoli "leggeri", in sostanza auto, con una crescita tra l'8 e il 10%. ? questa la previsione delle vendite globali per il 2021 formulata da Standard & Poor's rispetto al 2020. Un incremento quindi nonostante al perdurare della pandemia di Covid-19 si sia unita la carenza di semiconduttori che dall'inizio dell'anno costringe quasi tutti i costruttori a stop produttivi pi¨´ o meno lunghi. I quasi 95 milioni di pezzi nuovi in strada del 2018 sono lontani ma la tendenza dei prossimi anni, almeno nel medio termine, secondo la societ¨¤ di rating, ¨¨ in aumento.
cos¨¬ Cina, Europa e Usa
¡ª ?Per grandi aree geografiche a guidare il mercato nel 2021 sar¨¤, come oramai da anni, la Cina con 26,2 milioni di pezzi immatricolati e una crescita del 7%. Segue l'Europa con 18 milioni di veicoli e un incremento del 10% rispetto al 2020. Gli Stati Uniti per¨°, secondo la previsione, hanno la dinamica pi¨´ interessante: 16,6 milioni di mezzi e una crescita del 15%. Nel resto del mondo saranno vendute 23,4 milioni di automobili con un incremento del 7%. Per il 2022 S&P prevede circa 87,5 milioni di immatricolazioni (+3-5%) ma con una forbice che si allarga con la produzione che raggiunger¨¤ circa i 90 milioni di pezzi (sempre +3-5%). Per il 2023 invece sia produzione che vendite si dovrebbero attestare attorno ai 90 milioni di unit¨¤.
l'importanza degli incentivi
¡ª ?Secondo S&P gli stimoli all'acquisto messi in campo nel 2020 dai vari Paesi sono stati importanti per la ripresa del mercato. Spiega Vittoria Ferraris della societ¨¤ di rating che "ora vediamo un rimbalzo globale pi¨´ rapido di quanto avevamo previsto in precedenza perch¨¦ le vendite nel 2020 hanno superato le nostre aspettative a causa della domanda repressa e delle misure di successo per stimolare la domanda nella seconda met¨¤ dell'anno".
la crisi dei semiconduttori
¡ª ?A condizionare i risultati, come detto, c'¨¨ la carenza di chip, una crisi su cui "la visibilit¨¤ ¨¨ bassa" spiega l'azienda. L'impatto ¨¨ stato, ed ¨¨ tuttora, differente da costruttore a costruttore. Per esempio Ford ha sofferto un calo del 17% sulla propria produzione programmata nei primi tre mesi del 2020. Stellantis ha calato la produzione dell'11%. "Le speranze di una ripresa nella seconda met¨¤ di quest'anno si affievoliscono - prosegue Ferraris - Tuttavia, l'impatto sui singoli produttori di auto varia notevolmente. I veicoli elettrici (compresi gli ibridi plug-in) aumenteranno nel 2021 fino a raggiungere il 6% -8% della quota di mercato globale, dopo aver raggiunto una quota del 4,4% nel 2020 e del 2,5% nel 2019. Il mercato europeo lo guider¨¤ crescita".
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