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Alfa Romeo Milano: la rottura delle tradizioni
Reminiscenze della Mito. Ma ¨¨ tutt'altro. L'hanno chiamata Milano, per¨° ¨¨ francese di origine e polacca di nascita. Nella sua versione di punta ha la meccanica di un'Abarth, eppure sul suo frontale non c'¨¨ uno scorpione. Un¡¯internazionalit¨¤ estesa e inevitabile. Le componenti italiane si trovano nello sviluppo, nella messa a punto e nella personalizzazione tecnica. E nel design. Uno stile molto diverso rispetto alle altre Alfa Romeo, anche le attuali. Mirato ad un pubblico differente, nuovo e giovane. Che tuttavia lascia perplessi.
Indice
Alfa Romeo Milano: dove viene prodotta
¡ª ?Cos¡¯¨¨ l¡¯Alfa Romeo Milano? ? un Suv molto compatto, una volta si diceva di segmento B. Date le dimensioni (lunghezza 417 centimetri, larghezza 178 cm, altezza 150 cm), potremmo definirlo ¡°B grande¡±. Una fascia di mercato nuova per questo marchio, sebbene le misure nella zona quattro metri non siano inedite, dato appunto il precedente della berlina Mito (406 cm). ? costruito su due piattaforme della ex Psa (il gruppo Peugeot-Citro?n prima della fusione con Fca): la Cmp per la versione ibrida e la e-Cmp per l¡¯elettrica. Si tratta di pianali definiti "multi-energia", in grado cio¨¨ di ospitare motorizzazioni termiche, ibride o elettriche. Strategia comune per tutte le compatte di Stellantis, per¨° ¨¨ la prima volta che accade per un¡¯Alfa Romeo. La Milano ha delle parenti molto strette, la Jeep Avenger e l¡¯attuale Fiat 600, entrambe costruite sulla stessa architettura e dotate dei medesimi motori. E prodotte nello stesso luogo, quindi la fabbrica di Tychy in Polonia.
Alfa Romeo Milano: motore ibrido
¡ª ?La gamma della Milano partir¨¤ dalla motorizzazione mild hybrid, condivisa con Avenger e 600. Il suo nome ¨¨ Hybrid Vgt, l¡¯acronimo inglese si riferisce all¡¯architettura turbo a geometria variabile. Il propulsore a benzina ¨¨ un tre cilindri 1.2 a ciclo Miller, pi¨´ efficiente di un motore classico (il cui funzionamento ¨¨ definito ¡°a ciclo Otto¡±), quindi particolarmente adatto ad un sistema ibrido, dove la potenza che si perde viene compensata dalla parte elettrica. L¡¯unit¨¤ elettrica ha 21 kW/29 Cv ed ¨¨ integrata nel cambio a doppia frizione e 6 rapporti, il tutto collegato all¡¯inverter. Il gruppo ¨¨ alimentato da una rete a 48 volt. La potenza combinata ¨¨ di 136 cavalli. Il sistema permette di marciare in citt¨¤ in modalit¨¤ elettrica per oltre il 50% del tempo. Trazione anteriore e integrale Q4. L¡¯ibrida ¨¨ l¡¯unica a disporre, per la 4x4, di una modalit¨¤ di guida specifica per i fondi a bassa aderenza.
L¡¯Alfa Romeo Milano elettrica
¡ª ?Saranno due. La versione d¡¯ingresso dell¡¯Alfa Romeo Milano elettrica avr¨¤ una potenza di 156 Cv. Il motore ¨¨ alimentato da una batteria dalla capacit¨¤ di 54 kWh. L¡¯autonomia media dichiarata ¨¨ di 410 km nel ciclo combinato Wltp, mentre nel ciclo urbano diventano 590 km. Collegando il veicolo ad una colonnina veloce con potenza di 100 kW, ¨¨ possibile ricaricare gli accumulatori dal 10 all¡¯80% in 30 minuti. Sar¨¤ disponibile sia a trazione anteriore che integrale Q4. E poi c¡¯¨¨ la sportiva.
Alfa Romeo Milano Veloce: il top di gamma
¡ª ?In cima alla lista troviamo l¡¯elettrica Alfa Romeo Milano Veloce. ? derivata dalla corrispondente Fiat 600 Abarth e sviluppata (come il resto della gamma) dalla stessa squadra che nel 2020 ha portato alla fenomenale Giulia Gta; la potenza sale a 240 cavalli. Troviamo anche un differenziale autobloccante meccanico a slittamento limitato di tipo Torsen, l¡¯assetto ribassato di 25 mm, le barre antirollio anteriori e posteriori con taratura sportiva, freni con dischi anteriori da 380 mm e pinze a quattro pistoncini, ruote da 20 pollici specifiche per veicoli elettrici ad alte prestazioni.
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Il design dell¡¯Alfa Romeo Milano
¡ª ?A prima vista, sconcertante. La Milano non rientra nei canoni di un¡¯Alfa Romeo come siamo abituati a conoscerle, anche in tempi recenti, per esempio con la Tonale. E forse l¡¯intenzione ¨¨ proprio questa, dato lo scopo dichiarato di catturare un pubblico nuovo e giovane. L¡¯aspetto creato dal Centro stile Alfa Romeo diretto da Alejandro Mesonero si stacca da tutto. A cominciare dai fari. I tre elementi dei Led alla base del cofano apparirebbero abbastanza ¡°alfisti¡±, tuttavia il raccordo inferiore con un "baffo" composto da altri due Led porta verso territori ignoti per la marca ma assimilabili a soluzioni viste su tanti Suv di altre case. Anche il trilobo (raccordo tra scudetto e prese d¡¯aria inferiori a formare tre elementi distinti, soluzione caratteristica per le Alfa Romeo da quasi novant¡¯anni) quasi perde la sua connotazione: le prese d¡¯aria sono separate da un piccolo elemento nero lucido centrale che da lontano diventa invisibile, annacquando lo sdoppiamento inferiore tradizionale.
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Il Biscione nello scudettone
¡ª ?E poi lo scudetto. Per la prima volta include un disegno specifico aggiuntivo: il Biscione mutuato dai Visconti, simbolo della citt¨¤ di Milano e dell¡¯Alfa Romeo stessa. Pi¨´ milanese di cos¨¬ non si pu¨°. Ma ¨¨ una soluzione maledettamente ardita. Ci sono due versioni: l'altra, questa s¨¬ tradizionale, vede uno scudetto con normale griglia sulla quale ¨¨ impressa la scritta Alfa Romeo nello stesso stile in corsivo delle vetture anteguerra. Di profilo si nota la trama dei cerchi: abbandonato il ¡°disco telefonico¡± a cinque fori della Tonale (nato nel 1967 sulla 33 Stradale), ora troviamo un tema a Quadrifoglio. Con la Q maiuscola, inutile spiegarne il significato. Linee nervose ma comuni a tanti altri Suv. Maniglia posteriore stile 156, Biscione in rilievo subito di fianco e poi la coda tronca. La casa insiste sul parallelo di questo dettaglio con la Giulia TZ di Zagato del 1962. Ma ci vuole un notevole sforzo d¡¯immaginazione. La coda della Milano, di per s¨¦, ¨¨ pi¨´ che gradevole. Ma Alfa? Chiss¨¤.
Gli interni della Milano
¡ª ?Pi¨´ tradizionale l¡¯abitacolo, dove ¨¨ innanzitutto lo spazio a risaltare, per i passeggeri e nel bagagliaio che sull¡¯elettrica raggiunge 400 litri, volume ai vertici della categoria. L¡¯¡±Alfitudine¡± ¨¨ stata rispettata nel disegno del cruscotto, dove non manca il celebre ¡°cannocchiale¡± (cio¨¨ i due quadranti separati di forma circolare). Inedito il Biscione al centro delle bocchette di areazione, la cui forma ricorda un quadrifoglio. Si nota un certo gusto generale, abbastanza eleganti i rivestimenti che alternano pelle e materiale sintetico. Strumentazione digitale, due schermi dalle dimensioni abbondanti. A seconda degli allestimenti, si notano i sedili sportivi Sabelt.
Alfa Romeo Milano Speciale, ordini aperti e prezzi
¡ª ?La Milano Speciale ¨¨ la versione di lancio, gi¨¤ ordinabile e disponibile per la versione ibrida e l¡¯elettrica da 156 Cv. Incorpora parecchi dettagli estetici particolari. La gamma normale ¨¨ separata in tre allestimenti: Techno, Premium e Sport. I prezzi di listino dell'ibrida partono da 29.900 euro. L'elettrica parte invece da 39.500 euro.
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