La storia del pullmino Volkswagen pi¨´ amato della storia si racconta attraverso un modello molto speciale
Torna su strada uno dei primi Volkswagen Transporter usciti dallo stabilimento della Casa tedesca nel 1950. Conosciuto come Bulli, questo modello del veicolo commerciale pi¨´ amato della storia - primo in assoluto ad arrivare nella Bassa Sassonia - ¨¨ passato nelle collezioni di diversi appassionati della casa di Wolfsburg, prima di finire in vendita nel 1992 su un¡¯inserzione di una rivista specializzata. Con meno di 100.000 km alle spalle, ma con tante parti di meccanica e carrozzeria da ripristinare, questo Bulli venne acquistato in Danimarca da Dane Tonny. ¡°Non veniva messo in moto da 19 anni ma l¡¯intenzione era proprio quella di renderlo funzionante come un tempo¡± - racconta Tonny, che al suo pullmino d¨¤ subito il nome di ¡°Sofie¡±.
I RADUNI IN TUTTA EUROPA
¡ª ?Dopo una faticosa messa a punto, nel 2003 il Bulli ¡°Sofie¡± ¨¨ pronto ad affrontare le strade e i raduni di tutta Europa con il suo nuovo proprietario, che lo rende una vera star, prima di decidere di separarsene e cederlo alla divisione veicoli commerciali di Hannover. Un meticoloso restauro lo riporta alle condizioni originali in cui, il 5 agosto del 1950, aveva lasciato la catena di montaggio di Wolfsburg in una splendente carrozzeria azzurro colomba, e Sofie diventa uno dei gioielli della collezione dei veicoli storici Volkswagen (Vwcv: classic vehicles collection), pronto a debuttare nei prossimi eventi, dopo aver spento le sue settanta candeline.
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LA STORIA DEL T1
¡ª ?La storia del Transporter inizia nel 1947: un modello destinato a rimanere nella storia e nato quasi per caso come mezzo da lavoro, plasmato attorno le necessit¨¤ di un utilizzo immediato. Con il T1, Volkswagen creava nel dopoguerra - in modo inconsapevole - un pulmino che avrebbe fatto epoca con una storia molto longeva, dal 1967 con il T2 fino alle generazioni successive del T4, T5 e T6, che passavano dalla tradizionale trazione posteriore e motore a sbalzo sul retrotreno, alla trazione anteriore e motore anteriore. La versione embrionale del Transporter era il ¡°Plattenwagen¡±, una sorta di autocarro usato dagli operatori dello stabilimento Volkswagen di Wolfsburg per il trasporto della merce. L¡¯idea di farne un modello da commercializzare venne all¡¯ importatore Volkswagen per i Paesi Bassi Ben Pon, che fu in un certo senso quello che Max Hoffman rappresent¨° per Mercedes e Porsche negli Stati Uniti, una sorta di ispiratore di modelli di successo.
L¡¯ESEMPIO DEL MAGGIOLINO
¡ª ?L¡¯importatore Ben Pon trov¨° concettualmente molto interessante quel mezzo costruito utilizzando il sistema di trazione del Maggiolino, con motore da 25 Cv montato posteriormente e sopra posizionata la panca del guidatore, separata in modo spartano dalla superficie di carico. Heinrich Nordhoff, ingegnere che ebbe il merito di rilanciare lo stabilimento Volkswagen di Wolfsburg nel dopoguerra, fece partire nel 1948 la costruzione del primo Transporter, nome in codice ¡°Tipo 29¡±, che venne per¨° ritirato poco dopo, perch¨¦ il telaio concepito per il Maggiolino non si adattava a questo tipo di veicolo e non aveva sufficiente rigidit¨¤ torsionale. Fu quindi sviluppata una scocca autoportante molto pi¨´ robusta rispetto a quella del Maggiolino.
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LE PRIME CONSEGNE NEL 1950
¡ª ?Le consegne iniziarono nel marzo del 1950. Il T1 montava in origine lo stesso 4 cilindri boxer raffreddato ad aria di 1131 cc da 25 Cv del Maggiolino, di cui segu¨¬ tutte le evoluzioni tecniche, comprese le variazioni di cilindrata fino ad arrivare a 1493 cc. Era molto spartano, pratico e maneggevole, ma col passare del tempo venne reso pi¨´ gradevole nel design e pi¨´ comodo. Ebbe successo proprio perch¨¦ era versatile nonostante la sua semplicit¨¤, e in breve tempo T1 e T2 divennero i migliori alleati dei lavoratori.
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