La mitica 4x4 Land Rover si rinnova completamente dopo 71 anni e diventa ¡°green¡± mantenendo prestazioni off-road eccezionali e comfort interno
Land Rover in prima assoluta italiana presenta il nuovissimo Defender 110, qui in versione elettrificata plug-in hybrid. La 4x4 nacque nel 1948, ed ¨¨ stata completamente rinnovata nel design, negli interni e anche in tutte le motorizzazioni. Un¡¯impresa molto difficile rinnovare un ¡°mito¡± assoluto dell¡¯automobilismo mondiale, ma con un grande sforzo e anni di lavoro il team di Gerry McGovern, designer pluripremiato del gruppo Jlr, e Massimo Frascella hanno creato de facto un istant classic. Le linee ricalcano perfettamente l¡¯heritage e lo spirito delle prime Series, sia nelle dimensioni generali che in molti particolari, ovviamente il tutto ¨¨ modernizzato o reso quasi futuristico. La Defender ¨¨ gi¨¤ ordinabile e le prime auto arriveranno dopo aprile 2020, l¡¯ibrida plug-in arriver¨¤ invece a fine anno, assieme alla versione pi¨´ corta ¡°90¡±.
La 4x4 preferita di James Bond
¡ª ?La Defender, tanto per marcare il terreno, ¨¨ gi¨¤ stata scelta per il nuovo film di James Bond, No time to die, in uscita ad aprile 2020, e dalle prime scene del trailer, la nuova Defender alza notevolmente l¡¯asticella delle capacit¨¤ off-road e dinamiche.
Design modernissimo che parla d¡¯avventura, dal 1948, vi piace?
¡ª ?Il team di designer ¨¨ riuscito a creare delle linee molto moderne, pulite, essenziali, ma con le stesse proporzioni delle varie Series, e quindi la nuova Defender assomiglia molto alla vecchia; il grande ¡°trucco¡± per riportare tutti gli appassionati a vedere nell¡¯attuale la ¡°mitica¡±, sono anche i molti particolari ridisegnati in maniera moderna: ad esempio i fari anteriori rotondi, ovviamene a led, i fari posteriori, quasi uguali , i famosi alpine light, le finestrelle arrotondate sul tetto e cos¨¬ via. Le forme comunque andavano cambiate sia per le regolamentazioni per i pedoni che per la funzionalit¨¤ ed i consumi. Sono stati anni di duro lavoro, ma sembra proprio che lo sforzo abbia ripagato tutta la Land Rover e quindi gli appassionati. Sembra pure che questo design, comunque pi¨´ morbido e comodo, per esempio l¡¯accessibilit¨¤ ¨¨ decisamente migliorata, grazie alle ampie portiere, possa portare anche molti nuovi clienti che prima non ¡°osavano¡± comprarla. L¡¯auto ¨¨ grande, ma meno di quello che appare in lunghezza, 4,75, senza ruota di scorta, invece ¨¨ larga, ben 2,01 metri, quindi occhio al box¡
Interni razionali ed avventurosi
¡ª ?Stesso discorso vale per gli interni, decisamente pi¨´ comodi e funzionali, con mille piccoli accorgimenti che rendono la vita a bordo pi¨´ piacevole ed avventurosa. Infatti il design interno ha voluto mantenere un¡¯immagine molto spartana, ma poi ¨¨ invece comoda con tutti i materiali al tatto morbidi e funzionali. Nelle versione normale, non ibrida plug-in, ci pu¨° essere anche l¡¯opzione delle terza fila di sedili. Molto belle le viti a vista che bloccano i pannelli portiera come anche il cambio alto vicino al volante, che resta ¡°largo¡± quasi come quello delle prime Land Rover Series (I, II e III). Gli interni della plug-in sacrificano un po¡¯ di spazio per le batterie, nel posteriore, dove non c¡¯¨¨ il ripostiglio (molto capiente) sotto il pavimento del bagagliaio. Adatta e moderna la strumentazione digitale del cruscotto, come anche la maggior parte dei bottoni, touch, vicino al cambio; forse in questo caso, sarebbe stato preferibile scegliere per le funzioni base una pulsantiera con gli ¡°switch¡± tipo aeronautico Anni 60, molto pi¨´ comodi ed immediati se ad esempio si hanno i guanti. Peccato.
Tecnica: Per la prima volta una Land Rover Elettrificata!
¡ª ?Se l¡¯estetica ¨¨ cambiata cercando per¨° di assomigliare alla ¡°storia¡±, la tecnica sotto al cofano ¨¨ completamente nuova. Tutti nuovi i motori, diesel e benzina, come anche il cambio a 8 rapporti e ovviamente la trazione ¡°permanente¡± (non Awd) sulla quattro ruote motrici con ridotte e differenziale centrale autobloccante, come le migliori 4x4. I motori sono i nuovissimi Ingenium del gruppo Land Rover Jaguar, ovvero i 4 cilindri diesel da 200 e 240 Cv ed i benzina da 300 Cv ed i sei cilindri in linea da 400 Cv, in questo caso Mhev, ovvero mild hybrid o ibrido leggero che dir si voglia. Per¨° a Bologna Land ha presentato il plug-in hybrid, forse la pi¨´ grande rivoluzione , ovvero la prima Defender che pu¨° fare fino a circa 40-50 km (non ci sono ancora i dati ufficiali) totalmente in modalit¨¤ elettrica EV, e quindi con zero emissioni. Certo l¡¯auto rispetto alle normali ha messo su tanti chili per le batterie, che per¨° permettono al Defender di andare ad esempio nelle zone naturalistiche o in centri citt¨¤ dove ¨¨ richiesta la trazione solo elettrica. E comunque sar¨¤ possibile il commuting giornaliero senza mai accendere il motore. La natura ringrazia. Il sistema ¨¨ il conosciuto P400e , gi¨¤ montato su altri modelli del gruppo, ed ¨¨ composto dal motore quattro cilindri benzina da 300 Cv unito ad un motore elettrico da circa 105 kW; il sistema permette comunque all¡¯auto il fuoristrada ed i guadi fino 90 cm, insomma una vera fuoristrada, avventurosa, infermabile, ma molto amica della natura. L¡¯auto sar¨¤ disponile alle fine del 2020 e non si conoscono ancora i prezzi, ma saranno nella fascia alta degli attuali modelli ¡°110¡±.
Lancio Italiano affidato ai Defenders
¡ª ?Per l¡¯Italia, Land Rover ha deciso di promuovere la nuova icona del fuoristrada con le sue quattro diverse anime (ovvero gli equipaggiamenti disponibili), con 4 testimonial d¡¯eccezione. Si inizia con la Explorer, la pi¨´ estrema, quella del motto ¡°Above & Beyond¡±, rappresentata dall¡¯avventuriero estremo Danilo Callegari , ex paracadutista delle forze speciali. Abbiamo poi la pi¨´ versatile Adventure, affidata a Francesco Salvaggio, fotografo d¡¯avventura; raccontandosi, dice che la sua casa ¨¨ una valigia e il suo paese ¨¨ il mondo. Passiamo poi alle due versioni concepite per lo stile di vita pi¨´ attuale: la Country (aggiungiamo noi ¡°Chic¡±) da sempre status symbol del perfetto gentleman di campagna, affidata a Gerardo Cavaliere, designer di moda co-fondatore del brand Giuliva Heritage Collection, concetto di stile che si ispira all¡¯autenticit¨¤ ed alla cura dei particolari per la vita all¡¯aria aperta. Infine, e forse l¡¯anima pi¨´ contemporanea, la Urban affidata a Filippo Bassoli, pioniere del web, giramondo, e socio fondatore di Deus Ex Machina. Milanese di nascita, vive con entusiasmo il fermento che negli ultimi anni anima la sua citt¨¤, luogo in cui ogni nuova avventura sembra possibile.
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