Ottant¡¯anni fa veniva lanciata la prima Jeep CJ, e nel 1970 arriv¨° la prima versione Renegade. Scopriamo la "prima vita" del celebre nome oggi usato per il SUV di punta della Jeep
Gli appassionati dell¡¯automotive pi¨´ giovani associano il nome Renegade al Suv che la Jeep produce con successo da oltre dieci anni, ma le origini di questo identificativo sono molto pi¨´ antiche. L¡¯antesignana della originale Renegade fu infatti introdotta sul mercato nel 1944, esattamente ottanta anni fa, con caratteristiche ben diverse.
EVOLUZIONE CIVILE DI UN VEICOLO MILITARE
¡ª ?Mentre in Europa ed in Asia ancora infuriava la Seconda Guerra Mondiale, la Willys decise di creare una versione ¡°civile¡± del celebre fuoristrada militare MB ed introdusse la CJ-2. La motorizzazione era la classica 442 Go Devil quattro cilindri a benzina, con cilindrata di 2.196 centimetri cubici capace di erogare 54 Cv, cambio a tre marce pi¨´ retromarcia e trazione posteriore modificabili a comando in trazione integrale per la marcia su terreni accidentati. Il design della CJ, pur molto spartano, risult¨° accattivante anche per l¡¯utenza civile, che apprezz¨° anche la notevole resistenza meccanica di questi mezzi.
IL GRANDE SUCCESSO DELLA RENEGADE
¡ª ?La ¡°Civilian Jeep¡± comp¨¬ una decisa ¡°sterzata¡± dalla tradizione militare con la CJ-5 commercializzata a partire dal 1954, dotata della nuova ed ancora pi¨´ performante meccanica della Willys M-38 A1 e di un look pi¨´ ¡°morbido¡± rispetto ai modelli che la avevano preceduta. Nel 1970 arriv¨° dunque il capostipite di una leggenda dei fuoristrada, la Renegade Mark 1 derivata dalla 462, dotata di un motore V6 Dauntless concepito nel 1965. Questo propulsore fu capace di performance eccezionali rispetto al precedessore Hurricane F-Head 2,2 litri a quattro cilindri in linea. La prima Renegade si caratterizz¨° anche per i colori vivaci e le numerose decorazioni adesive sulla carrozzeria, oltrech¨¦ per i parafanghi allargati e per l¡¯adozione di un massiccio rollbar a protezione dei passeggeri. Il successo della prima Renegade spinse la American Motors Corporation a mettere in produzione una seconda versione nel 1971 e quindi a renderla un modello regolarmente in listino dal 1973 (qui la storia della Nissan Patrol).
SEMPRE PIU¡¯POTENTE COL V8
¡ª ?Principale punto di forza della Jeep CJ-5 Renegade fu il motore V8 da cinque litri con carburatore da 200 Cv ¡°gross power¡±, capace di erogare una coppia di 296 Nm, una ¡°vetta¡± impensabile fino a pochi anni prima. Unita ad un cambio T-15 a tre velocit¨¤ ed a un differenziale Track-Lok con slittamento limitato al ponte posteriore, conquist¨° subito il favore degli automobilisti grazie alle sue performance del tutto simili a quelle delle auto sportive. Un ulteriore restyling si ebbe a partire dal 1976 con la introduzione della CJ-7. Il ¡°boom¡± del settore dei fuoristrada spinse la American Motors Corporation a lanciare questo modello a livello globale, dopo che per alcuni decenni la commercializzazione era stata quasi esclusivamente a beneficio dei mercati statunitensi, e ad investire ancor di pi¨´ per il suo sviluppo tecnico. La motorizzazione della CJ-7 fu modificata con nuovi rapporti: in particolare il 2.4 diesel fu dotato di un rapporto di 4.10 e divenne la versione pi¨´ ricercata, sia con la denominazione Renegade che con la ¡°nuova¡± Laredo. L¡¯ingresso del marchio Jeep nella ¡°galassia¡± General Motors consent¨¬ anche l¡¯adozione di motorizzazioni a gasolio fornite dalla nipponica Isuzu. Furono anche adottati un nuovo riduttore Dana 20 ed un ponte anteriore Dana 30 associati all¡¯assale posteriore Amc 20. La resistenza dei due assali era venti volte superiore a quella riscontrata sui precedenti modelli della CJ, permettendo la guida anche su sentieri estremamente sconnessi. Anche la carrozzeria sub¨¬ un deciso restyling: il fuoristrada perse definitivamente le ultime connotazioni ¡°militaresche¡± ed essenziali della Willys, con forme pi¨´ adatte ad una circolazione ¡°civile¡±. Sia per la Renegade che per la Laredo gli interni furono resi molto pi¨´ confortevoli con l¡¯adozione dei sedili in pelle e di una strumentazione di bordo pi¨´ sofisticata con orologio e contagiri.
GLI ULTIMI SUCCESSI, POI ¡°LETARGO¡± FINO AL 2014
¡ª ?La CJ7 Renegade fu dotata complessivamente di quattro motorizzazioni: 2.4 diesel, 2.5, 4.2 sei cilindri in linea e 5.0 V8. Questa unit¨¤ motrice fu associata anche alle versioni Golden Eagle, prodotta dal 1976 al 1979, ed alla effimera serie Golden Hawk. In Europa, tuttavia, radic¨° maggiormente la versione diesel perch¨¦ assicurava ottime performance con consumi e costi di gestione ridotti. Unico ¡°difetto¡± di questa versione era l¡¯assenza dell¡¯impianto di aria condizionata, un problema comunque irrilevante se il modello disponeva di carrozzeria ¡°aperta¡±. Le Jeep CJ-7 e CJ-8 beneficiarono di un successo incredibile, ma la American Motors Corporation non dorm¨¬ sugli allori e gi¨¤ nel 1982 lavor¨° per un successore della Renegade. Dopo quattro anni di test, nella primavera del 1986 usc¨¬ sul mercato la nuova Wrangler YJ, che dalla CJ Renegade ereditava il telaio a longheroni e le sospensioni ad assale rigido, ma per il resto adottava soluzioni tecniche ancora pi¨´ ardite. Il fascino del nome Renegade non venne per¨° mai meno e per quattro anni, dal 1990 al 1994, la Autostyle di Detroit dot¨° le nuove Wrangler del ¡°Renegade Decor Group¡±, un pack estetico dal costo di oltre quattromila dollari con ampi interventi sia a livello di carrozzeria che di interni. Venti anni dopo, il nuovo management Jeep decise di puntare di nuovo con forza sullo storico nome Renegade, inaugurando una nuova tradizione di Suv.
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