Molti sono i dubbi giuridici in Europa e sull¡¯omologazione negli Stati Uniti: un periodo complicato per l¡¯autonomous drive
? un duro colpo - non definitivo, ovviamente - per quanti pensano che il futuro dell¡¯auto arrivi rapidamente alla guida autonoma. L'Audi A8, molto probabilmente, non sar¨¤ equipaggiata con il sistema di guida assistita di Livello 3, annunciato fin dal suo debutto. La casa tedesca aveva presentato il dispositivo Traffic Jam Pilot, controllato dall'avanzata elettronica zFAS, anticipando che sarebbe stato reso disponibile non appena fossero state approvate le leggi relative all'utilizzo di tali dispositivi sulle strade. In una intervista ad Autonews, il responsabile della ricerca e sviluppo della casa, Hans-Joachim Rothenpieler, ha confermato che l'attuale ammiraglia, presentata nel 2017, dovr¨¤ probabilmente abbandonare questa opzione che doveva debuttare nel restyling. Ricordiamo che il sistema era stato progettato per controllare sterzo, freni ed acceleratore fino a 60 km/h senza l'intervento del guidatore, che avrebbe per¨° dovuto rimanere pronto a riprendere il controllo del veicolo nell'eventualit¨¤ di un'emergenza o se si fosse distratto.
GRANDI COSTI
¡ª ?La decisione non ha nulla a che fare con problemi tecnici del Traffic Jam Pilot, sistema all¡¯avanguardia (basti pensare che molta il Lidar, 4 sensori a ultrasuoni, 5 radar e 6 telecamere) e quindi decisamente costoso. Il vero punto debole, al momento, ¨¨ rappresentato dalle complicazioni relative alle responsabilit¨¤ in caso di incidente e l'assenza di infrastrutture capaci di dialogare con le vetture. Aspetti che hanno reso molto difficoltosa l'omologazione in Europa di tali dispositivi, che negli Stati Uniti erano stati esclusi fin dall'inizio proprio per i rischi di carattere legale. Stando a quanto riportato da Automotive News, i legali dell¡¯Audi avrebbero avvertito i dirigenti che non esiste alcuna garanzia che il cliente compia la regolare manutenzione ed in caso di incidente - mentre viene utilizzato il Traffic Jam Pilot - il costruttore rischierebbe di essere considerato comunque colpevole. E le querelle legate agli incidenti delle Tesla - che vedono Elon Musk impegnato perennemente a rifiutare responsabilit¨¤ - non aiutano a trovare una linea serena.
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VUOTO GIURIDICO
¡ª ?Sul tema, pare che finalmente oltreoceano ci si muova. La National Highway Traffic Safety Administration del Dipartimento dei Trasporti ha stilato una proposta per modernizzare gli standard di sicurezza nei veicoli che per grado di automazione non necessitano di alcun intervento umano nella marcia. Questo potrebbe finalmente portare, a porre le basi della tanto attesa regolamentazione, con la creazione di una prima giurisprudenza specializzata. Fondamentale per i clamorosi vuoti giuridici in materia. Quanto al problema delle infrastrutture, un conto ¨¨ ragionare su autostrade e strade veloci - soprattutto in Paesi con grandi spazi - un altro ¨¨ cimentarsi in citt¨¤, dove traffico disordinato, incroci multipli e utenti cosiddetti "vulnerabili" sono tutti parametri difficili da gestire.
COSTI E FIDUCIA
¡ª ?A frenare uno sviluppo che nei prossimi anni era dato per acclarato ¨¨ ovviamente anche l¡¯aspetto economico, in un momento che se non era brillante a fine 2019 diventer¨¤ terribile da qui a dicembre. Sempre ad Automotive News, Carlos Tavares - Ceo del gruppo Psa - aveva dichiarato recentemente: ¡°Non vediamo valore aggiunto per il cliente sui sistemi di assistenza alla guida oltre il livello 3. Oltre questa soglia, il costo aumenta alle stelle e il valore percepito non aumenta proporzionalmente¡±. Sul percepito girano analisi in effetti poco rassicuranti. Per esempio il rapporto condotto nel 2019 da Deloitte America fa riflettere: se nel 2017 il 74% degli intervistati riteneva sicure le auto dotate di autonomous drive, nel 2018 la fiducia ¨¨ crollata al 53% e nel 2019 ¨¨ scesa ulteriormente al 50%. Gli incidenti subiti dalle Tesla hanno inciso pesantemente.
SCELTE DIFFICILI
¡ª ?Oltre a Psa, anche Volvo ha ridotto gli investimenti nel settore (¡°Lo sviluppo delle auto a guida autonoma ¨¨ tecnicamente pi¨´ impegnativo di quanto si pensava¡± ha detto il Ceo della casa svedese Hakan Samuelsson) e ma in generale si fatica a vedere risultati concreti dalle joint-venture tra le case automobilistiche e le partnership con famose start up della Silicon Valley, giganti high-tech cinesi o colossi europei come Bosch. Detto che si facendo strada una visione di netta separazione tra i primi tre livelli di guida autonoma (dedicati ai clienti privati) e i successivi due (per navette autonome e servizi urbani), nell¡¯immediato sar¨¤ interessante capire se la scelta di Audi verr¨¤ seguita dagli altri costruttori premium. Mercedes-Benz e Bmw per ora sembrano intenzionate a dotare - come annunciato - la nuova generazione della Classe S e l¡¯avveniristica iNext con guida autonoma di livello 3.
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