SUPERCAR
T.50 di Gordon Murray: 650 Cv con un aspiratore aerodinamico
La firma ¨¨ di quelle pesanti per l¡¯automobilismo: Gordon Murray, il genio di Brabham e McLaren nella F.1 degli Anni 80 e 90. E anche il progettista di due delle pi¨´ famose supercar della storia, la McLaren F1 e Mercedes McLaren SLR. Il suo nuovo gioiello stradale si chiama T.50 e il progettista sudafricano ne ha reso noto una serie di importanti dettagli, mostrando anche qualche teaser in attesa del debutto previsto a maggio 2020. Gi¨¤ annunciato che saranno realizzati 100 esemplari stradali e 25 per il solo uso in pista, con prezzi a partire da due milioni di sterline. La produzione verr¨¤ eseguita presso il Gordon Murray Automotive¡¯s Customer Experience Centre a Dunsfold Park. Le prime consegne sono previste tra gennaio e marzo 2022.
ISPIRATA ALLA F.1 GT
¡ª ?La T.50 non poteva che essere una vettura unica per le scelte tecniche decise da Murray in fase progettuale e le collaborazioni tecniche. L'ispirazione viene dalla F1 GT che il progettista sudafricano aveva sviluppato in McLaren: da qui un abitacolo che prevede tre posti con il guidatore al centro. La vettura ha dimensioni compatte per gli standard attuali, con 4,35 metri totali, 1,85 metri di larghezza e 1,15 metri di altezza, vicine a quelle della F1 originale. Ed ¨¨ leggerissima: massa totale ¨¨ di appena 980 kg grazie alla scocca di carbonio e all'eliminazione di tutti gli elementi superflui. Il propulsore ¨¨ un 4.0 V12 aspirato (con bancate a 65¡ã) sviluppato dalla Cosworth e capace di erogare 650 Cv e 450 Nm di coppia massima. ? abbinato a un cambio manuale sei marce e alla trazione posteriore. La potenza massima si raggiunge a 12.100 giri/minuto mentre il motorino d'avviamento e l'alternatore sono sostituiti da un motore elettrico con impianto a 48 Volt.
SEI CONFIGURAZIONI AERODINAMICHE
¡ª ?Anche la soluzione pi¨´ innovativa prende ispirazione da uno dei progetti pi¨´ coraggiosi di Murray, la Brabham BT46B del 1978 vincitrice di un GP e poi considerata illegale nelle competizioni. La vettura ¨¨ priva di vistose appendici tradizionali e sfrutta il fondo carenato e una serie di elementi mobili per garantire il carico necessario, ma ¨¨ l¡¯aspiratore da 400 mm di diametro al centro della coda a dominare la scena. Il suo funzionamento consiste nell'aspirare aria dal fondo per incrementare l'aderenza in base al setup selezionato e l'energia viene fornita dal motore elettrico integrato nel powertrain che gestisce anche l'accensione. Il guidatore potr¨¤ selezionare sei diverse configurazioni aerodinamiche, influenzando il comportamento dell¡¯aspiratore e delle paratie mobili.
LA FUNZIONE VMAX
¡ª ?Oltre alla posizione Auto in cui sar¨¤ la vettura a gestire tutto gli elementi, sar¨¤ possibile attivare la funzione Vmax per ridurre al minimo la resistenza all'aria e ottenere circa 30 Cv extra dal motore elettrico, mentre gli altri quattro setup offriranno un graduale aumento della downforce fino ai livelli massimi adatti solo alla guida in pista. L¡¯introduzione dell¡¯aspiratore posteriore ha dettato anche legge sul tema del design: l¡¯elemento al centro della coda ¨¨ collegato in un unico elemento nero all'airscoop sul tetto e ai gruppi ottici, mentre i terminali di scarico si trovano sui lati in posizione rialzata. Tutta la sezione inferiore ¨¨ dedicata al diffusore, mentre le fiancate sono caratterizzate dai canali aerodinamici in prossimit¨¤ delle ruote. Il risultato finale ¨¨ quello di una carrozzeria estremamente pulita, dalle linee morbide, anche se le forme definitive si potranno ammirare solo nel 2020 quando la vettura sar¨¤ finalmente svelata.
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