Un concept elettrico che rende moderna la carrozzeria barchetta e segna la rinascita di un prestigioso marchio degli anni Cinquanta
Segna la rinascita di Bandini Automobili, la Dora Bandini, il terzo concept preparato da Giorgetto e Fabrizio Giugiaro assieme alla Vision 2020 e alla Vision 2030 Desert Raid che hanno appena debuttato in una diretta streaming al posto del Salone di Ginevra. La Bandini Dora, barchetta sportiva a zero emissioni griffata Gfg Style, tiene a battesimo dunque ufficialmente, a una generazione di distanza, il ritorno della Bandini Automobili. Con un apostrofo che fa la differenza: la Bandini ¡°d¡¯ora¡±, madre delle future Bandini elettriche, che porta il nome della mamma del fondatore Ilario e di quella del pronipote Michele Orsi Bandini. E¡¯ la barchetta del 2020 secondo i Giugiaro: elettrica, con una linea avveniristica, telaio in space frame in alluminio e carrozzeria in fibra di carbonio.
GFG STYLE DORA BANDINI, LA BARCHETTA DI OGGI
¡ª ?Le dimensioni sono importanti: ¨¨ lunga 4.800mm, larga 2.000 mm e alta 1.150 mm, utilizza un propulsore da 400 kW (544 Cv) di potenza con batterie da 90 kW, coppia massima di 680 Nm e trazione integrale, con una autonomia di oltre 450 km e accelerazione da 0 a 100 in 3,3 secondi, mentre la velocit¨¤ massima ¨¨ limitata elettronicamente a 250 km/h. Una due posti edonistica che riprende la filosofia delle vetture sportive anni Cinquanta del costruttore romagnolo, ma con un¡¯architettura nuova che mette al centro la sicurezza. ¡°Volevamo una barchetta che tenesse conto delle evoluzioni dell¡¯auto proprio nel campo della sicurezza- spiega Fabrizio Giugiaro- e ispirandoci alla Halo della Formula 1 abbiamo pensato di realizzare una vettura che avesse il parabrezza pulito, come si usava una volta, senza rinforzi, il pi¨´ lineare e leggero possibile, ma con una vera e propria sovrastruttura che si integra nello stile, con una marcata funzione protettiva sia per il conducente che per il passeggero¡±. Linguaggio moderno, teso ma unico nella sua forma, vista la caratteristica della protezione/montanti, con grandissimi fari che determinano un cofano molto lungo, un roll bar che diventa un alettone che si innesta nei fianchi con un gioco di forme tra taglienti e morbide, a seconda delle esigenze aerodinamiche.
IL DESIGN DELLA DORA BANDINI
¡ª ?La linea laterale ¨¨ caratterizzata da un montante strutturale che parte dal parafango anteriore slanciando la forma come fosse una coup¨¦. Il montante longitudinale ha funzione strutturale e termina nella parte posteriore come supporto dell¡¯apertura del cofano collegato allo spoiler che si regola automaticamente a seconda delle necessit¨¤ aerodinamiche. Il parabrezza avvolgente passa sotto i montanti e protegge l¡¯abitacolo dai ritorni di flussi d¡¯aria. ¡°La caratteristica ¨¨ proprio questa linea che da uno slancio come fosse una coup¨¦, quindi una struttura che lega armoniosamente il davanti con il posteriore con questa eccezionalit¨¤ di questo parabrezza che passa sotto questa struttura¡± - afferma Giugiaro. L¡¯impostazione della vettura ¨¨ all¡¯insegna di sportivit¨¤ e di individualit¨¤ del pilota rispetto al passeggero, i due non sono a contatto neanche otticamente.
CONCEPT GFG STYLE DORA BANDINI, INTERNI
¡ª ?All¡¯interno tutto ¨¨ studiato nei minimi dettagli, con grande utilizzo di materiali pregiati come la pelle e tecnici come la fibra di carbonio utilizzata per alleggerire e dare sportivit¨¤ all¡¯insieme. La stessa cura che Ilario Bandini riservava alle sue vetture: l¡¯artigiano romagnolo era animato dalla passione per le auto sportive e da un¡¯ansia creativa tutta italiana mirata al continuo aggiornamento e miglioramento dei prodotti: attenzioni quasi maniacali, che hanno trasformato ciascuna delle 75 auto prodotte dal 1946 fino al 1992 in piccoli capolavori che attraversano la storia e l¡¯evoluzione tecnica delle auto biposto da corsa. L¡¯accessibilit¨¤ alla Dora Bandini avviene tramite l¡¯apertura delle porte a forbice completamente automatizzata, mentre l¡¯interno si caratterizza da un elemento strutturale che divide e delimita la zona del pilota dal passeggero, un ponte strutturale, un tunnel rialzato passante. La posizione di guida la si regola attraverso lo spostamento del piantone e della pedaliera, i cui comandi sono sul tunnel centrale. Il volante a cloche ospita un monitor touchscreen e d¨¤ al guidatore la possibilit¨¤ di intervenire su tutte le funzioni della vettura dalla navigazione all¡¯infotainment ai controlli vettura. La strumentazione sopra il piantone fornisce invece le informazioni e la visualizzazione delle due telecamere laterali. Gli innovativi sedili in carbonio e pelle sono fissi ma hanno la regolazione dell¡¯altezza e dello schienale. Un fascio luminoso continuo sottolinea il disegno della plancia dando una particolare illuminazione interna. ¡°Aver affidato a Giorgetto e Fabrizio Giugiaro il compito di riportare alla luce del sole Bandini Automobili ¨¨ un po¡¯ un ritorno alle origini, visto che anche la prima Bandini era stata carrozzata a Torino¡± - dice Michele Orsi Bandini, pronipote del fondatore, che dopo un lungo periodo dedicato alla riorganizzazione finanziaria, progettuale e industriale torna a calcare le scene della produzione di vetture a vocazione sportiva, in serie limitata.
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