TECNOLOGIA
Guida autonoma: Huawei vuole fare sul serio
Huawei sta pressando i suoi fornitori affinch¨¦ aumentino i test sulle tecnologie di guida autonoma durante tutto il 2020. ? quanto ha appreso, da uno di questi fornitori il Nikkei Asian Review. Il gigante degli smartphone e delle connessioni in 5G, quindi, vuole diventare primo produttore di piattaforme tecnologiche per la guida autonoma in Cina gi¨¤ entro il 2025. Poi, se ci riuscir¨¤, andr¨¤ all'attacco del mercato globale. Prima di sfidare Google-Waymo, quindi, Huawei dovr¨¤ sconfiggere la connazionale Baidu. Oppure, come ¨¨ pi¨´ probabile, allearsi con lei.
IL PIANO
¡ª ?Nessun dettaglio preciso, naturalmente, su come e con quali dotazioni economiche Huawei focalizzer¨¤ i suoi sforzi sulla guida autonoma. Di sicuro l'azienda deve fare i conti con un forte calo delle vendite degli smartphone e con le difficolt¨¤ di far accettare agli europei le sue tecnologie per le connessioni 5G. Per il resto, a Huawei non mancano le competenze in fatto di big data, algoritmi e persino costruzione dei microprocessori. La scorsa estate la societ¨¤ cinese ha presentato il proprio chip dedicato l'intelligenza artificiale, l'Ascend 910, che sar¨¤ utilissimo ad "addestrare" gli algoritmi di guida autonoma. Che sono algoritmi di machine learning e diventano pi¨´ efficaci man mano che aumentano i dati elaborati. Huawei ha anche costituito l'anno scorso una unit¨¤ aziendale dedicata alle auto intelligenti. Due anni fa ha debuttato con la propria tecnologia senza conducente con i propri chip, mentre annunciava collaborazioni con Audi, Toyota e Groupe Psa. L'interesse di Huawei per la guida autonoma, quindi, non nasce oggi ma ¨¨ sostenuto da un piano ben preciso e dettagliato, che ora verr¨¤ semplicemente potenziato e accelerato.
COME APPLE?
¡ª ?L'unica cosa che Huawei dovrebbe cercare di non fare ¨¨ imitare Apple: la casa di Cupertino, infatti, da anni lavora al "project Titan" che la dovrebbe portare, prima o poi, a presentare una vettura a guida autonoma. O forse solo la tecnologia da applicare ad auto di altri costruttori, perch¨¦ di tale progetto si ¨¨ detto tutto e il contrario di tutto visto che Apple non ha mai mostrato al pubblico risultati concreti. Inizialmente sembrava che Apple volesse costruire anche l¡¯auto, oltre alla tecnologia, ma poi si sono cominciate a vedere in giro per gli Stati Uniti delle auto di serie con i sensori di Apple (o presunti tali). Huawei rischia quindi di cadere nello stesso tranello: credere che saper fare elettronica e software basti a saper fare anche le auto. Waymo, cio¨¨ Google, ormai ha chiarito che non ha intenzione di fare lo stesso errore: il suo sistema "Waymo Driver" di quinta generazione ¨¨ chiaramente un modulo "plug&play" che si monta sulle auto di serie per abilitarle alla guida autonoma.
I CONCORRENTI
¡ª ?Se Huawei si concentrer¨¤ sulla tecnologia e non anche sulle vetture, allora potr¨¤ avere una chance di farcela. D'altronde ¨¨ un colosso, ma lo sono anche i concorrenti: Baidu, in Cina, la gi¨¤ citata Waymo, Mobileye di Intel, Tesla e le altre case automobilistiche, nel resto del mondo. Il primo ostacolo sar¨¤ Baidu, la Google cinese, che domina il mercato interno con il suo sistema di guida autonoma Apollo. Baidu ¨¨ gi¨¤ leader in Cina grazie ad una precisa e capillare mappatura del territorio, che sta alla base di ogni sistema di guida autonoma, ed ¨¨ sempre pi¨´ competitivo anche nel resto dell'Asia. Di contro Huawei ha in portafoglio gi¨¤ numerosi brevetti sulla guida autonoma e una capacit¨¤ finanziaria impossibile da sottovalutare.
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