CHE COPPIA
Peugeot e Tour de France: le auto della Grande Boucle
Se solo una pandemia poteva far spostare di due mesi l¡¯appuntamento clou dell¡¯estate ciclistica, il Tour de France non ha perso una delle sue caratteristiche: il legame con Peugeot, che non ¨¨ nato con le auto della carovana al seguito della corsa ma con le due ruote a pedali. Nel 1881, il mitico Armand Peugeot- nello stabilimento di Beulieau - inizi¨° la realizzazione di due diversi modelli di biciclette, e addirittura di un triciclo. Dieci anni dopo, Peugeot sfornava 9.000 biciclette annue, cos¨¬ quando nel 1903 il Tour de France prese il via, ai nastri di partenza ci fu anche la casa del Leone. Da l¨¬ a breve arrivarono i primi successi con le proprie bici e con la propria squadra corse, che conobbe gloria e prestigio anche al di fuori dei confini nazionali. Il team si ¨¨ ritirato soltanto nel 2008, risultando il pi¨´ longevo nella storia del ciclismo.
PUBBLICIT¨¤
¡ª ?Dalle due ruote alle quattro. I veicoli Peugeot sin dalle prime edizioni affiancarono la Grande Boucle con i ruoli pi¨´ diversi: dalla ricognizione del percorso sino al trasporto dei primi inviati al seguito o all¡¯assistenza medica. Dal pionierismo delle strade sterrate sino agli Anni 30 quando il Tour de France diventa un evento di massa, perfetto per fare pubblicit¨¤. Tra i primi a capire il potenziale ci fu Peugeot che pens¨° a promuovere l¡¯intera vasta gamma di prodotti, dalle biciclette alle automobili, passando per gli utensili e le motociclette. Ma ¨¨ nel secondo dopoguerra che si verifica una vera esplosione del fenomeno: molte aziende fanno carrozzare dei veicoli del Leone, con forme, colori e fogge particolari, creando una vera e propria carovana che attrae il pubblico.
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CONCORSI
¡ª ?I mezzi presi come base sono 203, 403, D3, D4, 404. Il fenomeno dei veicoli pubblicitari diventa talmente ¡°viscerale¡± in Francia tanto da creare persino dei concorsi specifici per premiare le pi¨´ belle realizzazioni. Il pi¨´ famoso tra questi ¨¨ il Concours de la Pubblicit¨¦ qui roule indetto per la prima volta a Bordeaux nell¡¯estate del 1951. Oggi i rarissimi veicoli pubblicitari sopravvissuti a quell¡¯epoca sono un vero oggetto di culto non solo da parte di collezionisti di auto o di memorabilia del Tour ma anche di aziende del settore che li cercano senza badare a spese. Famoso oltralpe ¨¨ il J7, furgone degli Anni 60 interamente restaurato dello storico club di collezionisti di auto d¡¯epoca ¡®Les Trapadelles¡¯ di Saint R¨¦my de Provence.
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