immatricolazioni
Mercato auto Italia 2021: a maggio -27,9% rispetto al 2019
Il mercato auto a maggio registra il dato peggiore dei primi cinque mesi del 2021: secondo i dati diffusi da Unrae, sono state 143.970 le nuove immatricolazioni, il 27,9% in meno rispetto allo stesso mese del 2019, che prendiamo come riferimento dal momento che a maggio 2020 andava allentandosi il primo lockdown da Covid-19 con un settore auto ancora fermo. Continua dunque la pesante fase di stagnazione: dopo il -27% dell¡¯intero 2020 nei primi cinque mesi del 2021 il saldo ¨¨ negativo del 19,3%: 735.125 nuove immatricolazioni nel dato cumulato gennaio-maggio rispetto allo stesso periodo di due anni fa, quando erano state 914.215. Non aiuta l¡¯esaurimento dei fondi destinati agli incentivi riservati alle auto con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km, categoria che include molte vetture termiche, full e mild hybrid decisamente pi¨´ accessibili rispetto ad elettriche e plug-in.
I DATI DELLE IMMATRICOLAZIONI
¡ª ?Scorrendo i dati Aci elaborati da Unrae sono ancora una volta le immatricolazioni ai clienti privati quelle che hanno permesso una maggiore tenuta del mercato: le 84.529 targhe (462.980 nel cumulato gennaio-maggio) segnano comunque un pesante -19,6% rispetto a due anni fa, rappresentando il 58,7% del totale (era il 53% a maggio 2019). Tutti in territorio ancor pi¨´ negativo i dati relativi agli altri canali di vendita, con il noleggio a lungo termine a quota 26.210 (124.450 il cumulato) in flessione del 21,7%); quello a breve termine dimezzato a 12.911 (43.003 il cumulato) e una flessione del 49,9%; in negativo anche societ¨¤ ed enti: 7.776 immatricolazioni (39.220 il cumulato), il 18% in meno.
BENE IBRIDE ED ELETTRICHE, AFFONDA IL DIESEL
¡ª ?Spostando il focus sulle alimentazioni, c¡¯¨¨ da fare una premessa: il salto tra il 2019 e il 2021 fotografa due scenari estremamente diversi perch¨¦ due anni fa auto elettriche e ibride plug-in erano a livelli infimi mentre le alimentazioni tradizionali erano ancora punti fermi del mercato. A maggio 2021 le immatricolazioni di auto a benzina sono state 44.664 (240.412 il cumulato), il 48,4% in meno; quelle di auto diesel 33.653 (182.108 il cumulato), il 59,6% in meno; 9.214 quelle a Gpl (44.871 il cumulato), il 29,6% in meno; le auto a metano si fermano a 3.205 immatricolazioni (16.974 il cumulato), il 15,7 in meno. Le immatricolazioni di auto ibride (full e mild) sono state 40.343 (203.257 il cumulato), il 295,1% in pi¨´; 7.727 quelle di ibride plug-in (30.821 il cumulato), il 1.499,8% in pi¨´. Il dato delle vetture completamente elettriche recita 5.163 targhe (23.349 il cumulato), il 340,5% in pi¨´.
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LA TOP TEN DEI MARCHI
¡ª ?A livello di immatricolazioni per marca, in testa alla classifica c¡¯¨¨ Fiat con 23.798 targhe e 116.500 nel cumulato e una quota di mercato del 15,8%. La top 10 prosegue poi con Volkswagen che ha targato 13.127 auto a maggio e 62.695 nel cumulato, con una quota di mercato del 8,5%; Peugeot 8.093 immatricolazioni e 48.470 nel cumulato, con una quota del 6,5%. Ford ha venduto 7.695 auto e 46.036 nel cumulato, con il 6,2 di market share; poi Toyota con 8.618 immatricolazioni e 42.069 nel cumulato, con il 5,7% di quota. I dati relativi a Citroen parlano di 6.594 immatricolazioni e 37.919 nel cumulato e una quota del 5,1%; per Renault sono 5.680 le immatricolazioni, 33.324 nel cumulato e il 4,5% di share. Opel chiude il mese a 5.475 e a 31.016 nel cumulato, con una quota del 4,2%; Jeep con 6.020 Suv venduti a maggio e 30.883 nel cumulato detiene una quota del 4,2%. Chiude la top ten Audi con 6.171 targhe, 29.363 nel cumulato e uno share de 3,9%.
LA VOCE DELLA FILIERA
¡ª ?Sui dati di mercato hanno voluto far sentire la loro voce Anfia, Federauto e Unrae ¨C rispettivamente l¡¯associazione di categoria della filiera, dei concessionari e dei costruttori auto ¨C attraverso un comunicato congiunto. I dati del mercato di maggio in Italia evidenziano le forti difficolt¨¤ dell¡¯auto a risollevarsi dalla crisi e annullano, inoltre, il pur timido tentativo di ripresa dei mesi scorsi sostenuto dagli incentivi. Con 142.730 immatricolazioni registrate nel mese, la perdita numerica ¨¨ di 55 mila vetture rispetto a maggio 2019, pari a un calo del 27,9%, il pi¨´ pesante degli ultimi mesi. Il dato di maggio ¨¨ infatti in forte peggioramento rispetto ai precedenti mesi di marzo e aprile (rispettivamente -12,7% e -17,1% nei confronti degli stessi mesi 2019). Anche rispetto alle circa 100 mila vetture vendute a maggio 2020, il recupero (+43%) ¨¨ lontano dall¡¯ipotizzare un allontanamento della crisi. Nel cumulato gennaio-maggio il mercato perde circa 1 vettura su 5, con 735.125 unit¨¤ (-19,3% vs 2019).
Tema incentivi
¡ª ?Anfia, Federauto e Unrae sottolineano come il dato di maggio sia la prova numerica della brevissima durata degli incentivi per la fascia 61-135 g/Km di CO2, esauriti troppo presto per innescare un effetto volano sul nostro mercato. Come ribadito anche dalle stesse Associazioni nel corso di un¡¯audizione presso la Commissione Bilancio della Camera, l¡¯auspicio ¨¨ che nell¡¯iter di conversione del c.d. Dl Sostegni-bis trovino spazio adeguate misure volte a sostenere il settore, favorendo il rinnovo di un parco circolante molto anziano. Secondo i pi¨´ recenti dati Aci, infatti, nel 2020 ¨¨ ulteriormente invecchiato portando l¡¯et¨¤ media a 11 anni e 10 mesi, tra i pi¨´ vetusti d¡¯Europa. A questo scopo ¨¨ necessario rifinanziare per l¡¯anno corrente, con una dotazione adeguata e non effimera, gli incentivi per la fascia 61-135 g/km a fronte di rottamazione, i quali hanno dimostrato di incontrare il forte gradimento dei consumatori e di ottenere effetti molto incisivi sull¡¯ambiente. Di fondamentale importanza ¨¨ anche il rinnovo degli incentivi destinati all¡¯acquisto di veicoli commerciali di ultima generazione. I suddetti incentivi rappresentano inoltre un investimento per l¡¯Erario, pi¨´ che un sostegno, grazie all¡¯incremento di gettito Iva e Ipt derivante dalla vendita delle nuove vetture.
Il problema dei semiconduttori
¡ª ?Un ulteriore problema che contribuisce ad aggravare le condizioni del settore riguarda la crisi della fornitura dei semiconduttori, che sta generando un ritardo nella consegna delle vetture nuove. A tal riguardo, pertanto, le Associazioni del settore automotive richiedono che il limite attualmente previsto entro il quale concludere una prenotazione con Ecobonus passi da 180 a 300 giorni, cos¨¬ da non vanificare l¡¯efficacia della misura. Nell¡¯ambito delle riforme necessarie, infine, le tre Associazioni rinnovano anche la richiesta di modificare con urgenza la normativa sulle vetture aziendali in fringe benefit, adeguandola ai valori della nuova procedura di omologazione in Wltp.
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