I rappresentanti di diverse case auto, tra cui Toyota, Honda e Nissan, hanno sottolineato quanto potrebbero essere impattanti per loro le tariffe sulle importazioni negli Stati Uniti

I dazi sull'auto promessi da Donald Trump spaventano i costruttori giapponesi. Nel corso di un incontro con?il ministro del Commercio e dell'Industria?Yoji Muto,?infatti, i?rappresentanti della Jama (la Japan Automobile Manufacturers Association, ndr), l'associazione?dei produttori di automobili in Giappone, hanno esposto le loro preoccupazioni riguardo le eventuali novit¨¤ che potrebbero arrivare da Washington. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di voler introdurre dei dazi del 25% sulle importazioni di automobili a partire dal 2 aprile 2025. Tra i Paesi pi¨´ colpiti da questo provvedimento ci sarebbe proprio il Giappone, oltre che il Messico e il Canada (e l'Unione Europea). Uno scenario che, secondo quanto affermato da Masanori Katayama, presidente della Jama e di Isuzu Motors, "potrebbe portare danni alle economie di entrambi i Paesi".
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le case giapponesi e il mercato usa
¡ª ?All'incontro organizzato a Tokyo erano presenti anche alcuni dirigenti di Toyota, Honda e Nissan. Per questi tre costruttori il mercato americano ¨¨ quello principale. Non sorprende, dunque, che i dazi promessi da Trump destino loro preoccupazioni, anche perch¨¦ alcuni dei rispettivi modelli destinati al mercato statunitense vengono prodotti in alcuni Paesi (Canada o Messico) che, come il Giappone, verrebbero colpiti dalle tariffe applicate dal governo in carica. Anche case come Subaru e Mazda subirebbero un contraccolpo sin dall'entrata in vigore del provvedimento. A margine del meeting, Muto ha dichiarato che i rappresentanti della Jama sono preoccupati soprattutto dall'impossibilit¨¤ di trasferire ai consumatori gli eventuali costi aggiuntivi derivati dai dazi. Il ministro ha poi incontrato in separata sede?i rappresentanti delle industrie giapponesi di acciaio e alluminio, materiali su cui gli Stati Uniti dovrebbero imporre dei dazi al 25% a partire dal 12 marzo 2025.?
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