La Via Crucis estiva per riparare l'auto dopo la grandine

Lunghi tempi d'attesa per riparare la carrozzeria delle auto danneggiate dalle grandinate nel Nord Italia

La grandinata nel Nord Italia ha provocato gravi danni alle auto parcheggiate all'aperto. Chicchi di dimensioni XXL hanno rotto vetri, parabrezza e ammaccato profondamente le carrozzerie delle nostre amate quattro ruote e ora impazza la domanda al "carrozziere di fiducia". Infatti, le richieste di riparazioni in carrozzeria sono più che quadruplicate nelle ultime settimane e i tempi di attesa sono diventati di conseguenza biblici. Una vera Via Crucis per gli automobilisti colpiti dall'incredibile raffica di grandine degli scorsi giorni che certo non avevano messo in conto un salasso economico simile poco prima delle ferie d'agosto. Si tratta di una vera stangata visto che i danni da grandine si calcolano a "bollo" con un listino medio di riparazione che parte da 40 euro + Iva per i bolli più superficiali fino a 2 centimetri di diametro. Purtroppo il conto finale medio varia tra i 900 euro fino a raggiungere gli oltre 10.000 euro per le auto più danneggiate.? In alcuni casi il danno subito supera il valore di mercato dell'auto stessa e non conviene ripararla.

Rimandati a settembre

La Lombardia è tra le regioni più colpite dal maltempo assieme al Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nelle principali città del Nord Italia come in provincia è davvero difficile trovare una carrozzeria che non abbia file di auto danneggiate da riparare. Tanto che, chiamando alcuni professionisti del settore per avere un preventivo, i più rimandano le riparazioni a metà settembre. La situazione più critica coinvolge il capoluogo lombardo e tutto?l'hinterland milanese dove c'è stato un boom di richieste di sostituzione o riparazione cristalli. Si tratta di una riparazione "urgente" e non conviene fare affidamento a nastro adesivo e teli di plastica, perché è vietata la circolazione con i vetri danneggiati. Infatti, si rischiano fino a 106 euro di sanzione e 2 punti sulla patente se la violazione viene effettuata in autostrada.?

Aiuto anche dall'estero

Questa situazione d'emergenza straordinaria ha messo "sotto pressione" anche la filiera dei ricambi con la richiesta di ordini superiore del 30%. Non parliamo solo dei kit antigrandine che spopolano online ma della ricerca di lunotti e parabrezza ormai introvabili. Alcune carrozzerie raggiunte dai nostri telefoni ci hanno confessato che si stanno finendo anche le "scorte" di magazzino provenienti da altre regioni; pezzi di ricambio usati inclusi. Dato tutto questo extra-lavoro si importano anche le figure professionali necessarie da altre nazioni per accelerare con le riparazioni auto con multinazionali di settore che spostano personale anche dal Regno Unito. ? facile vedere in questi giorni anche delle carrozzerie di confine altrettanto piene di auto italiane con Slovenia e Austria di riferimento per i cittadini friulani e trentini.

Questione assicurazioni

Molte assicurazioni prevedono un'opzione preventiva contro i danni da grandine ed eventi naturali. Attenzione, però, a quello che firmate perché la maggior parte delle compagnie prevedono dei massimali tra i 3.000 e 4.000 euro. Vuol dire che se il danno alla vostra auto supera tale importo di franchigia, il restante viene addebitato direttamente a voi in caso di riparazione. Un'ulteriore “postilla” a cui prestare attenzione è l’applicazione del degrado del ricambio alle auto con 4 anni di anzianità. In questo caso il 40% del costo del ricambio sarà a carico dell’assicurato. Così se il vostro faro a Led è stato danneggiato dalla grandine buona parte del costo della sua sostituzione spetterà a voi. Infine, quelle poche compagnie assicurative che non hanno un massimale sui danni da eventi atmosferici tengono conto del 50% del valore commerciale dell’auto come limite di rimborso. In questo caso, se la vostra auto vale 10.000 euro e il danno è di 15.000, i 5.000 euro di differenza saranno addebitati a voi in caso di riparazione. Senza contare che, dati i recenti eventi, alcune assicurazioni non prevedono più la possibilità di aggiungere o rinnovare una polizza contro gli eventi naturali.