Di scelta contro la transizione ecologica parlano Anfia, Federauto e Unrae il giorno dopo l'approvazione del governo del decreto Sostegni bis
"Una dimenticanza che va contro la strategia di accelerare la transizione ecologica chiesta dall'Unione europea". In questo modo le tre associazioni maggiormente rappresentative della filiera automotive italiana commentano il mancato rifinanziamento degli incentivi per l'acquisto di auto nuove con emissioni di anidride carbonica comprese tra 61 e 135 g/km. L'ipotesi era che i nuovi fondi fossero compresi nel decreto Sostegni bis, del valore complessivo di circa 40 miliardi di euro, approvato dal Consiglio dei ministri. Cos¨¬ non ¨¨ stato e Anfia (Confindustria), Federauto (concessionari) e Unrae (case estere) non nascondono il loro disappunto parlando di "scelta incomprensibile".
frenata
¡ª ?"L'assenza di incentivi - recita una nota congiunta - , interrompendo il sostegno agli acquisti delle vetture attualmente pi¨´ vendute, rischia di frenare il percorso virtuoso intrapreso. In un momento di grande difficolt¨¤ per gli italiani, infatti, gli incentivi stavano svolgendo quella funzione di stimolo ad acquisti pi¨´ sostenibili in termini ambientali contribuendo, al tempo stesso, a contenere le pesanti perdite generate dall¡¯effetto Covid-19 sul mercato auto".
ipotesi emendamento
¡ª ?Le tre associazioni puntano sul processo di conversione del decreto in legge con un emendamento parlamentare, ribadendo "la necessit¨¤ di rifinanziare l¡¯ecobonus per le auto, compresa la fascia 61-135 g/km, e per i veicoli commerciali, misure che finora hanno permesso, oltre che una forte riduzione dell¡¯impatto ambientale, anche di far ripartire un settore che occupa oltre un milione di addetti. Le previsioni di mercato per il mese di maggio sono allarmanti (-30% vs 2019), chiediamo a Governo e Parlamento, che, in fase di conversione del Decreto Sostegni-bis, le misure in vigore possano essere prorogate e rifinanziate in maniera sostanziosa".
Gazzetta dello Sport
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