f1
Nuova ala ultraleggera e assetto scarico: ecco perch¨¦ la Ferrari SF-23 a Spa vola
Pu¨° sembrare la stagione dei paradossi questo 2023, soprattutto per quanto riguarda l'imprevedibilit¨¤ delle prestazioni della Ferrari SF-23 rispetto alle caratteristiche dei tracciati. Ha infatti stupito come, nonostante le dichiarazioni prudenti da parte di Frederic Vasseur in merito alle performance previste sul tracciato di Spa, la SF-23 le abbia smentite, con la pole di Charles Leclerc in qualifica, anche se per effetto della penalit¨¤ di cinque posizioni subita da Verstappen per la sostituzione del cambio. E¡¯ quindi d¡¯obbligo trovare una ragione all'imprevista competitivit¨¤ della monoposto di Maranello in Belgio, confermata anche nello Shootout Sprint del sabato.?
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sezione ridotta
¡ª ?A Spa la Ferrari ha introdotto un¡¯ala posteriore da basso carico, peraltro caratterizzata da una costruzione interessante a livello del collegamento del flap con la paratia laterale. Si tratta dell¡¯adozione di un collegamento di sezione particolarmente ridotta, soluzione peraltro adottata dalla AlphaTauri in Ungheria, ma con una configurazione da massimo carico, quindi con una funzione totalmente diversa. Questa configurazione, oltre al fatto che l¡¯intera costruzione della nuova ala Ferrari, realizzata con una struttura ultra leggera, ha permesso l¡¯adozione di un assetto con altezze da terra ridotte ha permesso al retrotreno di assorbire in modo progressivo i carichi elevati, soprattutto in corrispondenza della curva Eau Rouge. In questo modo si ¨¨ potuto osservare un comportamento estremamente omeogeno della monoposto in tutti i settori del tracciato belga, limitando una delle caratteristiche negative di questa vettura, la sua imprevedibilit¨¤ a centro curva.
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piu' fiducia
¡ª ?In sostanza, l¡¯incremento dell¡¯efficienza del diffusore e la nuova ala, modificata anche nel profilo inferiore (beam wing), hanno nuovamente dato fiducia sui lunghi curvoni a entrambi i piloti. Leclerc, inoltre, ha ammesso di aver modificato il proprio stile di guida, rendendolo pi¨´ progressivo e meno irruento in ingresso di curva. Ci¨° pu¨° sicuramente aver contribuito alla prestazione positiva, ma pare ovvio che il fattore cruciale sia stato il bilanciamento ottimale della vettura, raggiunto grazie al mix di regolazioni aerodinamiche e dinamiche della monoposto. Insomma il potenziale della SF-23, almeno su un tracciato estremamente tecnico come questo, pare trovare una maggiore possibilit¨¤ di espressione, nelle condizioni che privilegiano il carico generato dal fondo della monoposto rispetto alle ali: situazione che appare come un ribaltamento delle caratteristiche della monoposto rossa rispetto alle prerogative del progetto viste da inizio stagione.
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