Ferrari e Sainz verso il rinnovo: ora ci sono meno ostacoli. Carlos punta al biennale

Il team principal Vasseur vorrebbe la firma dello spagnolo prima dell'inizio del Mondiale per avere un migliore clima interno. Avere puntato su Leclerc è stato un stato un segnale delle gerarchie interne, il compagno di team le accetterà?

La certezza che Charles Leclerc e la Ferrari correranno assieme ancora per molte stagioni era il presupposto necessario per pianificare il futuro. Perciò la trattativa sul rinnovo del contratto del pilota monegasco è andata avanti spedita e si è conclusa con tempismo perfetto, in largo anticipo sull’inizio del Mondiale 2024. C’era la volontà di giungere a questo risultato da entrambe le parti. E la fiducia del presidente John Elkann, dell’a.d. Benedetto Vigna e del team principal Frederic Vasseur servivano a Leclerc per sentirsi il leader della squadra, restando fermo nel suo amore per la rossa a dispetto delle difficoltà vissute nello scorso campionato.?

rapporti

Adesso che l’orizzonte di Charles è definito, con un accordo a lungo termine che secondo le indiscrezioni raccolte avrebbe durata quinquennale dal 2025 al 2029, resta da capire come si evolverà la trattativa per la conferma di Carlos Sainz sull’altro sedile della Ferrari. Anche lo spagnolo, che fa coppia con Leclerc da quattro anni, è in scadenza di contratto alla fine di questa stagione. Chiarire la sua posizione è importante per la stabilità del team e la serenità dei rapporti interni. Non a caso Vasseur vorrebbe farlo in fretta e arrivare al via del Mondiale in Bahrain (2 marzo) con la firma di entrambi i piloti. Tuttavia la situazione di Carlos è diversa da quella di Charles. Più complessa relativamente alla lunghezza del contratto e all’ingaggio. Perciò le discussioni si sono dilungate. La priorità data al rinnovo di Leclerc è il segnale che la scuderia di Maranello ha scelto di puntare su di lui per riprendersi quel titolo iridato che le manca dal lontano 2007 (Kimi Raikkonen). Questo, di certo, non avrà fatto piacere a Sainz, reduce da un 2023 in cui ha conquistato l’unica vittoria del Cavallino nel GP di Singapore. ?? evidente che Leclerc abbia un pizzico di talento in più — dice l’ex ferrarista Eddie Irvine sull’argomento —. Sainz ha fatto belle gare, ha vinto, è stato competitivo rispetto al compagno di squadra, ma Charles è chiaramente il migliore dei due. Il fatto che gli sia mancato un successo l’anno scorso non cambia il mio giudizio. Nel finale di stagione, quando la macchina è cresciuta, il monegasco ha mostrato tutto il suo valore?. Forse la pensano così anche alla Ferrari.

norris blindato

Lo spagnolo, arrivato nel 2021 a Maranello fortemente voluto dal precedente team principal Mattia Binotto, è un pilota veloce e costante nel rendimento, sa indirizzare bene lo sviluppo della macchina, e ha lavorato sempre in sintonia con Leclerc contribuendo ai punti nella classifica Costruttori. Tutte buone ragioni per confermarlo. La volontà di Sainz sarebbe di ottenere un altro contratto biennale, con la sicurezza di restare in rosso fino al 2026, quando comincerà un nuovo ciclo tecnico con vetture e power unit assai diverse e tutti staranno alla finestra cercando di capire quale team diventerà il punto di riferimento in F.1. In quanto alla Ferrari, poteva avere l’interesse di proporre a Sainz il rinnovo per un solo anno, con opzione a proprio favore per il secondo, in modo da dare l’assalto ad altri piloti liberi sul mercato a fine 2025. Fra gli obiettivi ci sarebbe stato Lando Norris. Ma ieri la McLaren ha annunciato l’estensione pluriennale del contratto con il giovane pilota inglese, sbarrando la porta a qualsiasi tentativo di portarlo via. Una mossa parecchio anticipata e non casuale, rivelatrice di una certa apprensione da parte di Zak Brown e Andrea Stella, intenzionati a trattenere Norris e l’altro talento Oscar Piastri. D’altra parte Lando sarebbe stata una possibile opzione anche per la Mercedes, al posto di Lewis Hamilton o di George Russell, i cui contatti scadono alla fine dell’anno prossimo.

svolta

Questa svolta viene incontro a Sainz, che avrà un ostacolo in meno al tavolo delle trattative, per cui c’è da ritenere che lo spagnolo alla fine possa strappare il tanto sospirato contratto biennale. Ma resta un interrogativo: accetterà di essere considerato, nei fatti, il numero due di Leclerc? Nel futuro di Carlos potrebbe esserci l’Audi, a cui è legatissimo papà Carlos senior, il due volte iridato di rally che ha appena vinto la sua quarta Dakar proprio al volante di una vettura del marchio degli anelli. Il colosso tedesco entrerà in F1 nel 2026, ma intanto sta già gettando le basi con una profonda rifondazione della Sauber, che comprende la necessità di avere piloti su cui investire per il futuro. Potrebbero esserlo Pierre Gasly, Esteban Ocon e Alexander Albon, tutti in scadenza a fine 2024, oppure lo stesso Sainz junior in prospettiva. Alla fine di questa stagione terminerà anche il contratto di Fernando Alonso con l’Aston Martin. Il due volte iridato, a 42 anni, non ha alcuna intenzione di fermarsi. Potrebbe firmare ancora con il team di Lawrence Stroll o guardarsi attorno. In fondo non è detto che Sergio Perez riesca a tenersi il posto alla Red Bull, e chissà che Verstappen non preferisca avere al suo fianco l’amico Fernando anziché il grande ex Daniel Ricciardo...