Dopo il rinnovo del monegasco, non mancano gli interrogativi su quello dello spagnolo, ancora in attesa. Cosa c'¨¨ dietro alla firma che non arriva, gli scenari e un po' di inevitabile frustrazione per il pilota che nel 2023 ¨¨ stato colui che ha regalato un successo al Cavallino
Adesso la questione ¨¨ Carlos Sainz junior. Perch¨¦ il suo contratto scade insieme a quello di Leclerc, a fine 2024, ma quello nuovo ancora non c¡¯¨¨. Ora: non ¨¨ che per forza i prolungamenti debbano essere comunicati in simultanea, E non ¨¨ detto che l¡¯accordo con Carlos non possa essere vicino. Resta il fatto che qualcosa ancora manca. Ed ¨¨ presumibile che il motivo (al netto di quello economico, ovviamente) del contendere siano gli anni di permanenza. Ovvio che a fronte di un accordo sostanzialmente a vita con Leclerc quello con l¡¯altro ferrarista non potr¨¤ essere qualcosa di avvicinabile. Carlos ¨¨ a met¨¤ del secondo contratto con Maranello, entrambi biennali: 2021-2022, ora 2023-2024. Tutti e due firmati con Mattia Binotto, il team principal che lo aveva voluto.?
caccia al biennale
¡ª ?Se ¨¨ sui tempi che Sainz sta trattando ¨¨ verosimile che cerchi un altro biennale. Sebbene le offerte, per quanto inevitabilmente meno prestigiose, non gli manchino. E non sono un mistero gli ottimi rapporti con l¡¯Audi, in procinto di entrare dalla stagione 2026 in sinergia con la Sauber. Il padre di Sainz, Carlos Senior, con una vettura (elettrica) della casa tedesca di Ingolstadt ha vinto la Dakar giusto lo scorso fine settimana. Si tratta di capire le intenzioni, in prospettiva futura, della Ferrari ora che ha certificato, nero su bianco, che il suo uomo immagine sar¨¤ Leclerc. Carlos non sar¨¤ rimasto spiazzato: se lo aspettava, come tutti, questo ribadire cos¨¬ perentorio che Charles ¨¨ la prima guida.?
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frustrazione
¡ª ?Non ¨¨ per¨° difficile nemmeno immaginare la sua frustrazione. Tra le righe, nelle sue dichiarazioni sempre misurate, la si ¨¨ gi¨¤ intuita tante volte. Deve sentirsi come se qualsiasi cosa faccia non risulti mai essere abbastanza per ottenere quella considerazione che ¨¨ convinto di meritare. Ed ¨¨ la storia della sua carriera. Da quando nel 2015 ha debuttato in Toro Rosso insieme a Max Verstappen e si visto da lui sopravanzare. Peraltro, col senno di poi, senza particolari responsabilit¨¤: stiamo parlando di uno dei piloti pi¨´ forti sempre. E quando ha capito che in rampa di lancio c¡¯era Pierre Gasly ha preferito cambiare aria. Ancora, tra fine 2017 e 2018, non ¨¨ riuscito a convincere la Renault a puntare su di lui. In McLaren ha avuto un rapporto paritetico con Lando Norris. Cosa che in Ferrari ¨¨ successa nel giorno dopo giorno, non nelle prospettive, appunto. Nonostante un rendimento non cos¨¬ diverso da quello del compagno. Perch¨¦ ¨¨ vero che in quanto a pole con Charles non c¡¯¨¨ paragone (16-5 nel triennio comune), ma come da ritornello del giorno di qualifica ?i punti si fanno la domenica?. Ecco, Carlos ne ha messi insieme solo il 9% in meno del socio (610,5 a 673), con appena una vittoria (2-3) e due podi (16-18) in meno. E, particolare non secondario, ¨¨ stato lui, Carlos, a ottenere il solo successo ferrarista (e unico non-Red Bull) del 2023. No, non dev¡¯esser facile.
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