il personaggio
Un po' Lauda, un po' Prost, un po' Sheckter: ¨¨ Carlos I, re a sorpresa
Partiamo da una premessa indispensabile. Quello ottenuto ieri da Carlos Sainz, per quanto in maniera mirabile, ¨¨ solo il secondo GP che il pilota della Ferrari conquista in carriera. E, quindi, prima di inserirlo nelle classifiche dei grandi della F1, ci vorranno tempo e, soprattutto altre vittorie. Ma, al di l¨¤ del nudo dato statistico, il modo in cui Sainz ha conquistato Singapore ha rimarcato ancora una volta le grandi qualit¨¤ di ¡°ragioniere¡±. Non nel senso di pilota noioso e incapace di regalare emozioni, quanto di uno bravo, molto bravo, nel momento in cui serve, oltre che pigiare l¡¯acceleratore, usare la testa.?
Tra i piloti pi¨´ intelligenti in griglia, ¨¨ dotato, oltretutto, di una personalit¨¤ forte che non lo porta a chinare la testa e diventare un ¡°signors¨¬¡± nel momento in cui si tratta di ubbidire a una strategia che considera sbagliata. Non lasciatevi confondere da gentilezza ed educazione: carismatico e dotato di forte personalit¨¤, Sainz si ¨¨ spesso dimostrato capace di indicare alla squadra la giusta tattica, arrivando anche a dire no. In questo, Junior, come lo chiama affettuosamente, ma anche per rimarcare la gerarchia famigliare, ¨¨ la fotocopia di pap¨¤ Carlos, che grande lo ¨¨ diventato prima nei rally e quindi nei raid.?
tris d'assi
¡ª ?Nel tentare un confronto, peraltro complicato, con i big della F1, sono tre i nomi ai quali, con enorme rispetto, si pu¨° provare ad accostare il giovane Sainz: Niki Lauda, Jody Scheckter e Alain Prost, in rigoroso ordine temporale. Tre piloti dotati di grande intelligenza e, il discorso qui vale soprattutto per Lauda e Prost, di enormi qualit¨¤ strategiche e sagacia tattica che li facevano svettare rispetto ai colleghi coi quali si confrontavano. Lo raccontano, meglio di tante parole, i soprannomi che li hanno resi famosi ai tifosi. Perch¨¦, se Lauda era per tutti il Computer, Prost divenne presto il Professore. Due piloti che, anche in contrapposizione ad alcuni compagni di squadra, Clay Regazzoni per Niki, Ayrton Senna o Nigel Mansell per Alain, spiccavano nettamente per visione e gestione di gara. Qualit¨¤, quest¡¯ultima, che Scheckter ¨C il cui soprannome era invece ¡°l¡¯Orso¡± a testimonianza di un carattere non troppo allegro e aperto ¨C consolid¨° nella seconda fase della carriera, quella che lo vide approdare in Ferrari al fianco di un funambolo della velocit¨¤ come Gilles Villeneuve, e che gli permise di portarsi a casa il Mondiale 1979, l¡¯ultimo prima della lunghissima astinenza Ferrari che si protrasse fino al 2000, con l¡¯inizio dell¡¯era Schumacher.
acume tattico
¡ª ?Anche se le prestazioni a Monza e Singapore potrebbero indurre in inganno, come i tre grandi sopra citati anche Sainz non ¨¨ mai stato un fulmine di guerra nel giro veloce (sono 5 le pole conquistate finora), ma ci¨° non toglie come nel momento in cui si senta tutt¡¯uno con la macchina, il madrileno sia capace di essere molto rapido. Soprattutto, per¨°, ¨¨ la grande capacit¨¤ di sentire il limite della vettura, la costanza di rendimento e, anche, la capacit¨¤ di accontentarsi di portare a casa il miglior risultato possibile in una data circostanza, che a volte hanno permesso a Sainz di ottenere migliori prestazioni di un Leclerc che, se nel giro veloce gli ¨¨ spesso stato davanti, in diverse occasioni ¨¨ stato tradito dall¡¯eccessiva aggressivit¨¤. Sainz, invece, no, sbaglia raramente. E, soprattutto, in questa seconda parte di Mondiale non sbaglia pi¨´.
? stato perfetto a Monza nel difendersi prima dalle Red Bull di Max Verstappen e Sergio Perez e poi proprio da Leclerc per salire sul podio del GP d¡¯Italia, lo ¨¨ stato ieri, soprattutto, nel finale, con la decisione di farsi marcare quasi a uomo da Lando Norris per salvare la propria leadership dal ritorno veemente delle Mercedes. Un capolavoro tattico che contribuir¨¤ ad aumentarne la fama di stratega. Il Computer, il Professore e l¡¯Orso grazie a queste doti hanno conquistato la F1. Ci riuscir¨¤ anche the Smooth Operator spagnolo?
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