Il team principal in questa stagione ¨¨ al primo vero esame della sua gestione: conteranno i risultati di inizio Mondiale per dare la spinta al campionato, alimentare legittime ambizioni e attrarre tecnici di valore
Ogni anno si annuncia come un esame da affrontare. ? la legge della F1 e vale doppiamente nel caso di una Ferrari a digiuno di Mondiali dal lontano 2007, quando fu Kimi Raikkonen a centrare il titolo nel rocambolesco finale in Brasile. La rossa ¨¨ in cerca di rilancio dopo una stagione al di sotto delle aspettative, nella quale ha colto una sola vittoria, con Carlos Sainz a Singapore, e ha una montagna da scalare per avvicinarsi alla Red Bull dell'extraterrestre Max Verstappen.?
fred si gioca tanto
¡ª ?Mancano quattro settimane alla presentazione della nuova vettura, che sta prendendo forma a Maranello, per cui trapelano gi¨¤ indiscrezioni su come cambieranno telaio, aerodinamica e motore. La rivoluzione sar¨¤ all'esterno e sotto la pelle. Nella forma della monoposto e nei contenuti della power unit. Con l'obiettivo di avere una macchina finalmente pi¨´ veloce e costante nel passo gara (migliore degrado delle gomme) oltre che affidabile (tre ritiri di Charles Leclerc e Carlos Sainz per guasti tecnici nel 2023). ? la prima Ferrari tutta di Frederic Vasseur. Quella dell'anno scorso era stata concepita sotto la gestione di Mattia Binotto e il nuovo team principal l'aveva ricevuta in eredit¨¤ a gennaio, quando mise piede a Maranello. Per cui, se allora poteva esserci per il francese la scusante della mancata paternit¨¤ del progetto, oggi c'¨¨ la firma della "sua" squadra sulla monoposto. Con la responsabilit¨¤ che ne deriva. Dunque il 2024 sar¨¤ un anno chiave per Vasseur, da cui potrebbe dipendere anche il suo futuro con il Cavallino. Lui appare sereno, come nell'ultima apparizione pubblica prima di Natale, conservando il sorriso. Da manager che ha passato quasi trent'anni nel mondo delle corse fa spesso il paragone con le stagioni in cui ha lottato per la sopravvivenza economica delle proprie squadre, rischiando di chiudere bottega ogni giorno. A confronto, guidare adesso il team pi¨´ importante al mondo rappresenta un privilegio, pur essendo le pressioni enormi. La Ferrari deve tornare a vincere alcuni GP, ritrovando lo sprint di inizio 2022, e mostrarsi pi¨´ competitiva rispetto alla Red Bull nell'arco del campionato. ? il traguardo minimo ragionevole per le ambizioni del presidente John Elkann, posto che i rivali restano ancora super favoriti per il titolo. Dai progressi del 2024 potrebbero dipendere anche le sorti del 2025.
nuovi tecnici, servono i risultati
¡ª ?Finora Vasseur ha seguito in carriera una filosofia improntata alla stabilit¨¤. Si ¨¨ comportato cos¨¬ anche alla Ferrari e non sembra intenzionato a cambiare. Ne sono la prova la conferma di Enrico Cardile e di Enrico Gualtieri come direttori tecnici, rispettivamente nell'area telaio e power unit, nonostante i passi falsi delle annate precedenti. ? vero che ¨¨ stata una scelta in parte obbligata dopo il fallito assalto a due pezzi grossi della Red Bull come il direttore tecnico Pierre Wache e il capo degli aerodinamici Enrico Balbo. Ma altre opzioni sono state scartate: per esempio il ritorno di Simone Resta, che ha appena lasciato la Haas e risulta sempre sotto contratto con la Ferrari. Al momento non rientrerebbe nei piani F1. Mentre Vasseur ha piena fiducia nella triade al muretto formata da Matteo Togninalli (capo degli ingegneri), Ravin Jain (capo delle strategie) e Diego Ioverno (direttore sportivo). Manca invece un braccio destro che faccia le sue veci a Maranello durante l'assenza per le gare, seguendo gli sviluppi della monoposto. In quanto alla campagna di rafforzamento del team, un'altra grande sfida di Vasseur, molto dipender¨¤ dai risultati delle prime gare del 2024. Una Ferrari competitiva potrebbe dare la spinta per l'arrivo di ingegneri di valore dalle altre squadre, oltre a quelli gi¨¤ reclutati nei livelli medio-bassi e a Loic Serra, l'ex direttore performance della Mercedes che sar¨¤ libero dal gennaio 2025. Da registrare infine la partenza di Marco Matassa, voluto da Laurent Mekies all'AlphaTauri, e sostituito da Jock Clear nella direzione della Ferrari Driver Academy. Ci sarebbe poi la necessit¨¤ di migliorare alcune procedure all'interno della squadra, soprattutto riguardo alle strategie. In certi casi il "remote garage" di Maranello, chiamato a prevedere gli scenari di gara, non ¨¨ parso impeccabile. Ma Vasseur ¨¨ di avviso opposto e non ritiene di dover riorganizzare il settore.
decisioni spinose sui tavoli della f1
¡ª ?Il team principal ferrarista, in compenso, avr¨¤ un bel po' di lavoro da fare sui tavoli della politica. Le discussioni sul rinnovo del Patto della Concordia oltre il 2025, la necessit¨¤ di vigilare sul rispetto del "budget cap" dopo il caso Red Bull e l'agitazione dentro la Fia (in particolare la defezione di Steve Nielsen) alla vigilia della stesura del regolamento tecnico sulle nuove vetture 2026, sono tutti argomenti spinosi di cui dovr¨¤ occuparsi il numero uno del Cavallino. Guai a restare spiazzati sulle decisioni che riguardano il futuro della F1. La Ferrari deve far valere il suo peso e la sua storia, se vuole partire in pole position nelle sfide che verranno.
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