Il progetto SF-23 ha mostrato troppi limiti, la stagione che resta servir¨¤ come laboratorio. L'alternanza di prestazioni coinvolge tutti tranne la Red Bull
Chiss¨¤ se alla Ferrari sar¨¤ servita la lezione d¡¯inglese avuta domenica a Silverstone. Il team principal Frederick Vasseur, appellandosi al solito ottimismo, ha detto che da certe giornate ?c¡¯¨¨ da imparare?. Per¨° ¨¨ difficile vedere la met¨¤ piena del bicchiere in una gara che ha visto Charles Leclerc e Carlos Sainz arrancare dall¡¯inizio alla fine, scivolando in nona e decima posizione. La Safety car, entrata per il motore (Ferrari) andato in fiamme sulla Haas di Magnussen, ha favorito i rivali che non si erano ancora fermati al pit stop. Ulteriore beffa. Tuttavia sarebbe un alibi cercare le ragioni della sconfitta nelle circostanze avverse. Alle rosse ¨¨ mancata la velocit¨¤, il passo per restare agganciate al treno delle McLaren e della Red Bull dell¡¯imprendibile Max Verstappen, che poi ha preso il largo.?
futuro
¡ª ?? stata una retromarcia, rispetto alle buone prestazioni del Canada e dell¡¯Austria, che avevano illuso di essere davanti a una svolta. Sui curvoni di Silverstone ¨¨ tornata la vecchia antifona. Bisogna rassegnarsi al fatto che il Cavallino vivr¨¤ ancora alti e bassi nel resto della stagione, ormai segnata. Avere sposato la filosofia della Red Bull, con gli sviluppi aerodinamici introdotti, non basta per cambiare la natura di un progetto con troppi limiti di partenza. Ma bisogner¨¤ riuscirci assolutamente sulla macchina del prossimo anno, trovando pi¨´ carico e bilanciamento, perci¨° dopo la pausa estiva, con il ritorno in pista a Zandvoort e a Monza, tutti gli sforzi degli ingegneri saranno dirottati sulla vettura del 2024. La SF-23 sar¨¤ evoluta nella seconda parte della stagione con le nuove parti ora in produzione a Maranello e gli sviluppi programmati, per¨° lo sguardo sar¨¤ rivolto in avanti, alla ricerca di soluzioni efficaci da travasare sulla rossa che verr¨¤. Fra l¡¯altro questo esercizio torna utile anche nell¡¯ottica della gestione dei costi secondo il ¡°budget cap¡±, ottimizzando gli investimenti. Semmai i dubbi riguardano il fatto che i vertici tecnici del team non sono cambiati e non cambieranno, durante questo cammino. Con la mancanza di un direttore tecnico che continua a costituire una preoccupante anomalia (l¡¯assalto a Pierre Wach¨¦ della Red Bull ¨¨ naufragato) e l¡¯assenza di un managing director che possa magari affiancare Vasseur dando continuit¨¤ al lavoro in fabbrica.?
circuiti
¡ª ?Nel frattempo, Leclerc e Sainz dovranno rassegnarsi ad altre domeniche di passione. La Ferrari ¨¨ fiduciosa di poter essere competitiva in Ungheria, dove si gareggia fra due settimane, essendo un circuito tortuoso senza curve veloci, mentre dovrebbe fare pi¨´ fatica a Spa-Francorchamps. Allo stesso modo, Zandvoort dovrebbe essere una pista favorevole, al contrario di Monza. A Singapore, le rosse dovrebbero andare ancora bene, mentre sui curvoni di Suzuka c¡¯¨¨ da aspettarsi di no. E cos¨¬ via, sino alla fine del campionato, con Austin, Las Vegas e Abu Dhabi come altre possibili tappe positive per la Ferrari. Vedremo. Di certo, la situazione non ¨¨ molto dissimile per le concorrenti Mercedes, Aston Martin e McLaren, che hanno brillato a turno, incontrando a loro volta domeniche da dimenticare come la rossa. L¡¯alternanza dei risultati ¨¨ la costante del campionato, alle spalle della Red Bull dell¡¯extraterrestre Verstappen, che non corre sul pianeta Terra. Le gerarchie fra il secondo, il terzo e il quarto team cambiano a seconda dei circuiti e delle novit¨¤ introdotte sulle vetture. E cos¨¬ la Ferrari, seconda in Austria con Leclerc, la domenica successiva si ¨¨ ritrovata in fondo alla zona punti... Inoltre a Silverstone non ha convinto neppure la strategia, con una scelta di gomme (medie e dure) troppo conservativa. Il guasto che ha costretto Leclerc a saltare un turno di prove libere non ha aiutato a prevedere la corretta durata delle soft. Ma in certi casi il ¡°remote garage¡± di Maranello dovrebbe fare la differenza, e non ¨¨ successo. Un¡¯altra lezione su cui riflettere.
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