f1
Todt: "Al mio arrivo la Ferrari era un'opera d'arte rovinata e Schumacher volle una clausola..."
Quando si parla di Ferrari vincenti, non si pu¨° non pensare all'epopea di Michael Schumacher. Cinque Mondiali consecutivi per il tedesco, sei per la scuderia di Maranello tra il 1999 e il 2004. Una serie di trionfi non facilmente pronosticabile all'inizio secondo Jean Todt: in un'intervista al quotidiano francese, l'ex direttore generale ha raccontato i dettagli della ricostruzione di una squadra in crisi nera. Merito di un nuovo metodo di lavoro, ma anche di una clausola stabilita dallo stesso Schumacher che consolid¨° il loro rapporto.
crisi
¡ª ?Todt approd¨° in Ferrari nel 1993 per ricostruire la squadra dopo il flop di Alain Prost di due anni prima. La situazione a Maranello era disastrosa stando al racconto dell'ex dirigente: ¡°Al mio arrivo, la Ferrari era una sorta di opera d¡¯arte in rovina. Tutto versava in pessime condizioni: dalla parte del telaio completamente abbandonata alla galleria del vento piena di polvere e usata come magazzino¡±. Un quadro sconfortante a cui si sommavano altre difficolt¨¤: ¡°C'erano molte aspettative e la stampa esercitava una certa pressione. Anche per questo ho dovuto imparare l'italiano¡±.
ecco schumacher
¡ª ?La svolta ¨¨ arrivata nel 1996 con l'arrivo di Michael Schumacher dalla Benetton. L'innesto di un due volte campione del mondo ha alzato ulteriormente l'asticella, ma il tedesco ¨¨ stato determinante nel compattare l'ambiente attorno a lui e Todt. Jean rivela: ¡°Lui aveva chiesto di inserire una clausola rescissoria nel suo contratto che gli avrebbe permesso di andare via se me ne fossi andato anch¡¯io. Infatti, nel 1996, si diceva che sarei stato cacciato. Quando lo seppe dai giornalisti, Michael rispose:?¡®Se Jean se ne va, me ne andr¨° anch¡¯io¡¯ ¡±. Un gesto forte e significativo, che blind¨° Todt fino al 2009. Infine i complimenti a un ex collega in Ferrari, Stefano Domenicali, amministratore delegato di Formula One Group: ¡°La F1 non ¨¨ mai andata cos¨¬ bene. Sono orgoglioso che sia lui a guidarla¡±.
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