Intervista a uno dei personaggi del cibo pi¨´ amati in Italia. Ci ha parlato del suo amore per le due ruote, tra esperienze passate e future, le moto tricolori, consigli sul panino 'da viaggio'
I panini li fa Max: ¨¨ il titolo di una fortunata trasmissione televisiva e di una fonte di ispirazione fondamentale per gli appassionati di cibo e di viaggi. Perch¨¦ prima di una gita (scegliete voi il mezzo) sarebbe una fortuna avere uno in famiglia o nel gruppo che si occupa in modo esemplare dei panini per tutti. Ma per il 99,99% dei gitanti, l'unica soluzione per avvicinarsi vagamente alla meta ¨¨ seguire?Massimiliano Mariola, detto Max, romanissimo della Garbatella, salito pochi mesi fa sotto la Madonnina per aprire un ristorante in via San Marco 26 ("Mi aspettavo una citt¨¤ frizzante, vivace, che lavora tanto di giorno e si diverte la sera: Milano ¨¨ proprio cos¨¬" sottolinea) dove non gioca a fare l'ambasciatore della cucina capitolina ma spazia dai carciofi alla giudia al 'cotolettone' passando per le linguine canocchie e zenzero.?
dalla bottega ai social
¡ª ?Non ci sono i suoi leggendari panini, niente di strano: Mariola ¨¨ nato cuoco, non proseguendo l'attivit¨¤ del padre che affiancava giovanissimo in una storica bottega artigiana del centro di Roma, specializzata in metalli preziosi. Poi, nel 1999, prende al volo l'opportunit¨¤ di entrare nello staff del nascente Gambero Rosso Channel. Due anni dopo conduce il suo primo programma per l'emittente - Cucine d'Italia?- dove incontra uno dei maestri dell'epoca Fulvio Pierangelini con cui lavorer¨¤ per un decennio alternando l'impegno televisivo che lo ha portato a condurre una ventina di format, sempre sul Gambero Rosso. Perch¨¦ Mariola ¨¨ cuoco vero - con altre esperienze prestigiose quale chef de partie - anche se ha trovato la notoriet¨¤ preparando panini clamorosi. Un personaggio con 2 milioni e 700 follower tra Instagram e YouTube dove nel 2018 ha aperto il canale Casa Mariola, su un'idea della moglie. Il suo mantra? "Mangia bene e goditi la vita": il secondo messaggio lo concretizza spesso a bordo di una motocicletta, passione antica e moderna come ha raccontato a Gazzetta Motori.
Mariola, poche cose legano il concetto di panino alla preparazione di un viaggio. Partiamo dal primo aspetto o dal secondo?
?"Partiamo dalla memoria. Il panino 'da viaggio' ¨¨ quello che preparava nonna o mamma al mattino e poi via, nel mio caso con la moto. Prima le Honda come la SRF 125 che guidavo da giovanissimo e poi tutte le Ducati del mio cuore: il primo Monster negli Anni 90 e una 900 il Monster S e il Multistrada, l'Hypermotard. La Ducati ¨¨ la moto italiana per eccellenza: il rumore mi fa impazzire e poi diciamolo quanto ¨¨ bello piega'?".
C'¨¨ spazio anche per le automobili, magari sportive, nella sua anima motoristica?? ? ? "Ho un rapporto complicato, tanto ¨¨ vero che da 14 anni non ne posseggo una. Influisce la mia residenza nel centro di Roma, citt¨¤ che rende nervoso un guidatore per ragioni di sopravvivenza: troppo traffico, i vicoletti con le auto ferme e la mancanza di garage. A Milano non capiscono questi problemi: ¨¨ una citt¨¤ meno ampia, molto pi¨´ ordinata, con strade dritte. In ogni caso, resto un uomo da due ruote perch¨¦ amo anche la bicicletta".?
Cominciamo a parlare di avventure in moto. Quella memorabile?
?"Con un gruppo di amici, con mezzi diversi, siamo partiti da Nettuno per andare a seguire la gara Superbike a Misano. Proprio la classica gita da motociclisti maschi, cazzeggiando tra barbecue, birre e discussioni sulle moto. Peccato che al ritorno, nonostante fosse aprile, abbiamo trovato una nevicata al passo del Furlo, nelle Marche: so' morto de freddo. Andavamo pianissimo e ricordo che mettevamo le mani sul motore per riscaldarci. Bei tempi, girare in moto quando si ¨¨ in tanti e ci si conosce resta la cosa pi¨´ bella del mondo".
Altre esperienze fatte e consigliabili ai lettori di?Gazzetta Motori?"
La Croazia che ho scoperto in un viaggio giovanile con la Honda Varadero, regala sorprese. E poi la Sardegna, puntando sull'entroterra che ancora tanti italiani non conoscono ma ¨¨ spaziale per i luoghi e le eccellenze legate al cibo, sempre graditissime in un tour. Il mio consiglio, forse scontato, ¨¨ che bisogna sempre pensare alla moto che possiedi e trovare la persona adatta al viaggio che hai in mente. Senn¨° non ci si diverte abbastanza!".
L'alimentazione ¨¨ importante quando si guida a lungo. Quindi meglio panini non troppo golosi e pesanti.
?"In effetti, ma vale anche quando si ¨¨ seduti a tavola, ha senso puntare sui valori eterni della cucina mediterranea: niente grassi, poche proteine, tante fibre, il massimo del fresco. Bisogna digerire molto bene evitando la sonnolenza e comunque sentendosi appagati ma leggeri. Ovvio che un conto ¨¨ la gitarella fuori porta e un altro quando sai che devi fare molte ore al volante o al manubrio".
Detto che ha preparato panini con le lumache e la trippa come ripieno principale, cosa offre il menu di Max?
??"S¨¬, ¨¨ vero: si possono fare panini con qualsiasi cibo, studiando gli abbinamenti corretti ovviamente come per un piatto. Quanto al mio menu da viaggio, parto da quello con la frittata all'interno di un panino al latte o all'olio. Per¨° ¨¨ primavera, quindi facciamola con gli asparagi e gli ultimi carciofi oppure con le zucchine e cipollotto. Sempre con una bella grattata di Parmigiano e il minimo di sale. Il panino con la frittata sa tanto di memoria".
Andiamo oltre la frittata, consigliando qualche cibo sottovalutato ma che rende.
?"Adoro il baccal¨¤ mantecato, provatelo con delle fettine di pomodoro e del basilico. E pensando a un salume, voto per uno di maiale diffuso ovunque: coppa al Nord, lonza al Centro, capocollo al Sud: stagionato bene, ¨¨ fantastico. Altro consiglio per la conservazione: avvolgete sempre i panini con della carta assorbente e metteteli in buste non usa e getta. In un viaggio lungo, un contenitore termico con i ghiacciolini, resta garanzia di freschezza".?
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?Torniamo al viaggio, tra sogno e realt¨¤.
"Il sogno sarebbe percorrere le strade del Tourist Trophy, sull'isola di Man, con una supersportiva. La realt¨¤, auspicabile, ¨¨ portare mio figlio di nove anni sino a Legoland, in Danimarca, attraversando l'Europa. E qui ci vuole una moto tranquilla".
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?A proposito, ci sono modelli nel mirino?
?"Mi piacciono?da mori'?la DesertX che mi inviterebbe a un raid e la XDiavel, sportiva e comoda. Sono Ducati ma potrei tradire per una Guzzi California. Comunque solo moto italiane, metto in lista pure quelle della MV Augusta: vantiamo i rombi motoristici pi¨´ belli del mondo o no? Siamo pi¨´ bravi di tutti nell'arte della motocicletta, proprio come nella cucina".
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?Oltre alla libert¨¤, cosa le regala la moto?
"Sentire l'aria in faccia e non avere davanti un lunotto, essere immersi nell'ambiente che se ¨¨ bello fa la differenza sempre. Ti consente di godere e di avere ispirazioni a 180 gradi. E poi non stare mai fermo: anche d'inverno preferisco sentire il freddo ma muovermi piuttosto che restare incolonnato all'interno di un'auto calda".
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