Autovelox, Lorenzo Richelmy: "Amo il Maggiolino cabrio"

L'attore è appassionato di macchine scoperte, in particolare della sua Volkswagen con un impianto stereo della Fender

Lo vedremo nei panni di un tennista nel film Fifteen-Love e nel nuovo lavoro di Gabriele Muccino. Abbiamo incontrato Lorenzo Richelmy al Saturnia Film Festival dove ci ha raccontato della sua passione per le auto scoperte. Infatti guida una Volkswagen Maggiolino cabrio in edizione speciale (che ci ha mostrato). Il suo sogno? La cinematografica Aston Martin Vanquish di James Bond.?

Lorenzo sei appassionato di auto d’epoca?
"Ho subìto la fascinazione per le auto d’epoca partecipando a diversi raduni nei dintorni di Roma. Diciamo che mi piace il connubio tra moderno e antico. Dopo aver fuso il motore della mia Bmw serie 1 cabrio del 2010, tornando dal set del film L’uomo sulla strada, ho avuto un’illuminazione. ? stato un grande lutto superato grazie a un Maggiolino del 2019 uscito di produzione. Un modello non andato molto bene rispetto a Fiat 500 e Mini".

Dove lo hai scovato?
"L’ho trovato da un rivenditore appassionato di Maggiolini a Monticelli Brusati: ne aveva 5 o 6 molto diversi e tutti interessanti. Ho comprato un’edizione Karmann importata dalla Germania, quindi con la scritta Kafer e non Maggiolino. ? uno spettacolo: ha i cerchi specchiati senza raggi, un impianto audio della Fender, un gancio metallico dove appendo il cappello e il cambio automatico Dsg".

Eri abituato al cambio manuale??
"Sì. ? stato un passaggio traumatico. Non avere il manuale è una follia, in curva non poter giocare dalla seconda alla terza per le ripartenze e mi sembra assurdo. Ma mi sono abituato. Il mio Kafer ha l’assetto sportivo, è un 1400 turbo non troppo brillante, ma mi fa divertire e soprattutto è cabrio. Quando mi hanno fatto fare un giro e ho sentito l’aria addosso è stato come andare in macchina e stare in vacanza. Sono innamorato del mio Maggiolino".

Un viaggio che hai fatto con la capote abbassata?
"Appena comprata con la mia compagna siamo partiti da Milano per la Croazia, l’Istria, la Dalmazia e il Montenegro che ha delle strade incredibili. Le catene montuose sembrano delle Dolomiti in miniatura. Siamo arrivati in Albania e abbiamo proseguito fino a Corfù. I posti erano così belli che fotografavo il Maggiolino con dietro il panorama marittimo e la vegetazione arrabbiata intorno".

Qual è stata la tua prima auto?
"La Peugeot 206 di mia madre. L’ho distrutta. Il primo viaggio l’ho fatto a 19 anni con tre amici ad Amsterdam. Siamo partiti da Roma con il TomTom Europa, mi sentivo il re del mondo. Abbiamo fatto un viaggio allucinante: al ritorno siamo rimasti bloccati in Germania perché l’auto era alimentata a Gpl, ma l’attacco alla pompa era diverso sia in Svizzera che in Germania. Solo in Olanda e in Italia potevamo fare rifornimento. Al rientro non avevamo soldi per la benzina. Mi sono dovuto far caricare la PostePay da mio padre per tornare a casa".

Hai un'auto dei sogni??
"Forse grazie alla passione per il cinema che da ragazzo mi è rimasta impressa l’Aston Martin Vanquish di James Bond. Non perché è una macchina perfetta, forse per la sua linea vecchia e moderna, e per il suo muso allungato. Soffro molto per la modernizzazione e canonizzazione delle forme. Oggi il carattere delle auto fatica a uscire fuori, hanno tutte le stesse linee. Mi piace anche la DB9, ma preferisco la vecchia Vanquish".