L'attore, e ora regista, si racconta, dalla passione per il design automobilistico all'amore per le rosse: gli piacciono le auto ma non si considera un grande pilota
Alessandro Roia, il Dandy di Romanzo criminale - la serie, si ¨¨ cimentato nel mondo della regia cinematografica e ora ¨¨ in sala con il suo primo film Con la grazia di un Dio. Ha regalato a Gazzetta dello Sport qualche minuto in cui ha raccontato la sua passione per il design automobilistico e l'amore per le auto degli Anni 80. Ha ricordato anche qualche esperienza di guida in pista e delle emozioni provate, sia positive che negative, come quella volta che aveva mangiato un po' troppo prima di mettersi al volante.
Come ¨¨ nata la passione per le auto?
"Da giovanissimo. A dire la verit¨¤ sono appassionato di design e dei grandi disegnatori di scocche: da Sergio Scaglietti in gi¨´. Sono stato influenzato da mio fratello che da piccolo disegnava le macchine. Ho anche la fortuna di essere un grande amico di Flavio Manzoni, progettista e designer di Ferrari. ? sempre interessante parlare con lui del momento della creazione di un'auto".
Qual ¨¨ l'auto che metti in cima al podio?
"Probabilmente la Ferrari F40. Recentemente ho visto il film Ferrari di Michael Mann con Adam Driver ed ¨¨ stato una specie di tavola imbandita di macchine incredibili. Tutto quello che ¨¨ legato al passato e a un certo tipo di design mi affascina. Non ¨¨ un caso che oggi sia diventato un mercato per grandi collezionisti".
Qual ¨¨ stata la tua auto da neopatentato?
"Una Clio. All'epoca avevo un amico con la versione Williams, era molto pi¨´ interessante della mia (sorride). Ci siamo divertiti finch¨¦ non l'ha distrutta. Comunque sono sempre stato una persona attenta alla guida. Ho guidato i go kart e sono stato in pista con la Formula Ford, in strada per¨° faccio poco lo scemo, so cosa vuol dire fare dei danni. Il problema in auto non ¨¨ tanto quello che fai fai a te, ma agli altri".
L'F40, le prove in pista: ti piace la velocit¨¤.
?"Mi piace provare l'ebbrezza. Una volta comunque mi sono sentito male. Durante un test drive di Maserati, tutti sono stati leggeri a pranzo, io invece no. In pista a un certo punto sono dovuto scendere dall'auto. Non ce la facevo pi¨´. Facevo dei tempi da lumaca alla Distretto di polizia".
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