Alla Borsa di Amsterdam dove si decide il prezzo dell'energia, le speculazioni si ripetono giorno dopo giorno, anche sulla pelle degli sciatori?
La recentissima Assemblea annuale di Confindustria Trentino ¨¨ coincisa con la notizia che la Borsa di Amsterdam - da sempre punto di riferimento per i prezzi dell'energia - aveva deciso di aumentarne il costo addirittura del 60% da un giorno all'altro, a causa delle incertezze politiche del momento - primi su tutti i possibili attentati alle condutture di gas nel Baltico. La notizia ha ovviamente spaventato tutti gli impiantisti presenti, cos¨¬ come tutti gli appassionati di sci alpino. Del resto l'ufficialit¨¤ dei primi rincari era stata data gi¨¤ pochi giorni prima in occasione dell'Assemblea dell'Associazione Nazionale Esercenti Anef che di Confindustria ¨¨ membro: il giornaliero in alta stagione del Dolomiti Superski passa a 74 euro (era 62 solo due inverni fa) ma tutti i prezzi - tranne quello degli skipass friulani - sono stati ritoccati di un 8-10% in media.?
I prezzi degli Skipass giornalieri
¡ª ?Con questo nuovo aumento dei costi dell'energia ci troveremo skipass giornalieri a 100 euro? "Speriamo di no", ¨¨ stata la risposta di Valeria Ghezzi, proprietaria degli impianti di San Martino di Castrozza e Presidente Anef. "Sicuramente non accadr¨¤ prima di Capodanno. Fino alla fine dell'anno avr¨¤ ancora validit¨¤ infatti un accordo siglato per tempo da Confindustria che ha stabilito un prezzo fisso fino a quella data". Lo stesso sito del Dolomiti Superski ammonisce che in casi particolari di improvvise variazioni delle condizioni fiscali o economiche o sociali i prezzi possono ulteriormente cambiare: "Non possiamo sapere oggi cosa accadr¨¤ dopo. Di certo non serve a nessuno far pagare 100 euro un giornaliero. Noi tutti speriamo che il Governo Italiano reagisca come ha gi¨¤ fatto quello tedesco che, poche ore dopo la notizia, aveva gi¨¤ stanziato 200 mld di euro per coprire i costi aggiuntivi dell'energia".?
Gli impianti non devono chiudere
¡ª ?Mai come quest'anno, peraltro, gli impiantisti sono in ritardo con la compilazione dei prezzi degli skipass - molti non hanno ancora deciso le tariffe di giornalieri e stagionali - proprio per attendere l'evoluzione delle cose e prendere le decisioni pi¨´ opportune. "Due anni fa i costi dell'energia per un impiantista valevano solo il 10% del totale. Settimana scorsa ne valevano il 30-40%. Ora continuano a salire, cos¨¬ come dovranno salire anche i rincari dagli hotel per cui i costi dell'energia l'inverno scorso valevano il 19-20%", fanno sapere da Anef. "Cercheremo di aprire tutti perch¨¦ nessuno pu¨° permettersi un anno di chiusura e perch¨¦ gli impianti sono il traino di tutta l'economia alpina. Se chiudiamo noi, chiudono anche alberghi, ristorazione e servizi e la montagna si spopola". La notizia di pochi minuti fa ¨¨ che la Borsa di Amsterdam, sollecitata dalla reazione del mercato tedesco, questa mattina ha aperto con un calo dell'11,8% sul prezzo dell'energia che rende gli sciatori ottimisti e gli impiantisti preoccupati di altre future speculazioni.
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