l'intervista
Compagnoni: "Altavia ¨¨ la sintesi di me stessa. Perch¨¦ la montagna sia davvero per tutti"
Altavia by Deborah Compagnoni ¨¨ la linea di abbigliamento tecnico che la campionessa di sci e Ovs hanno creato per aprire la strada a un modo diverso di pensare la montagna: una collezione di capi di qualit¨¤ ma accessibili nel prezzo e sostenibili nella produzione. Un progetto, quello di Ovs e Compagnoni, che ha sintetizzato le esperienze di un brand leader della moda in Italia e della pi¨´ vincente sciatrice nella nostra storia. "Altavia ¨¨ un po' la sintesi di quello che sono", ci ha spiegato Deborah nella sua Santa Caterina, mentre a 2700 metri di quota ci godiamo il sole che illumina le cime attorno al Sunny Valley Mountain Lodge, dove Altavia ¨¨ stata presentata al grande pubblico.
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Il progetto Altavia racchiude tutta la sua vita: abbigliamento tecnico che deriva dai suoi anni di agonismo, morbidezza dei capi che sanno metterti a tuo agio, linee pulite come il suo stile sportivo e umano. Sintesi centrata?
"Decisamente s¨¬, ¨¨ il racconto della mia vita sotto forma di prodotto. Un tipo di abbigliamento specifico per lo sci alpino che ¨¨ stata la mia attivit¨¤ per decenni. Con Ovs abbiamo sintetizzato semplicit¨¤, morbidezza e accessibilit¨¤ per quanto riguarda anche gli aspetti economici. In Altavia c'¨¨ tutto questo, con gli aspetti tecnici che per¨° giocano un ruolo centralissimo. Abbiamo creato prima di tutto una collezione tecnica. Ma dando un messaggio nuovo per vivere la montagna".
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La montagna che spesso diventa luogo mistico, molto intimo. Ma troppo spesso lontano dall'ampia accessibilit¨¤ per le persone, proprio a causa dei costi elevati. Voi siete partiti da un punto di vista diverso, quasi opposto.
"Fisicamente la montagna ¨¨ simbolo di accessibilit¨¤. ? l¨¬, puoi vederla e ammirarla. Per¨° deve essere accessibile in un altro senso. Le persone debbono potersi permettere di stare in montagna, e il mio obiettivo ¨¨ fare in modo che lo sia sempre di pi¨´. Ma per gli sciatori paradossalmente la montagna negli ultimi anni ¨¨ 'pi¨´ lontana' a causa dei costi: l'attrezzatura, le lezioni di sci - che non sono obbligatorie ma certamente consigliate per i bambini o chi inizia - l'abbigliamento necessario. Ecco su questo ultimo aspetto negli ultimi anni si vedono prezzi improponibili. Con Altavia abbiamo puntato a un prodotto che garantisca qualit¨¤ tecnica elevata senza costi troppo elevati, e nello stesso tempo una morbidezza dei capi che si traduce poi in libert¨¤ di movimenti sulla neve e sugli sci".
Qualcuno in Ovs ci ha raccontato di una Deborah Compagnoni sempre presente nelle varie fasi di produzione. I disegni, le prove dei materiali, la scelta dei colori: ¨¨ sempre stata cos¨¬ pignola?
"Quando prendo un impegno, come quando facevo agonismo, lo voglio fare al massimo delle mie possibilit¨¤. Piuttosto faccio meno cose ma fatte al 100%. E quando Ovs mi ha proposto il progetto, dentro di me ho sentito non solo la sfida, ma la possibilit¨¤ di realizzare un sogno. E questa opportunit¨¤ ¨¨ arrivata in un momento della mia vita in cui ho pi¨´ tempo da dedicare ai vari progetti, ho maggiore esperienza e consapevolezza anche, e soprattutto un momento che culminer¨¤ con un grande evento come l'Olimpiade di Milano-Cortina 2026. Era il momento ideale per sentirmi stimolata. Quindi avevo proprio voglia di dare un contributo profondo, di mettere a disposizione tutta la mia esperienza".
Lei ¨¨ figlia di queste montagne, la Deborah bambina avrebbe mai immaginato di trovarsi un giorno a realizzare tutto questo?
"Ero una bambina molto spensierata, come dovrebbero essere tutti i bambini. Ero molto libera, sulla neve o nei prati, dentro i boschi, sempre in movimento. Io sognavo di fare gare di sci e di vincere, un po' perch¨¦ la famiglia Compagnoni ha una tradizione di agonismo in montagna, un po' perch¨¦ a Santa Caterina lo sci agonistico ¨¨ sempre stato di casa. Ho sempre avuto la famiglia vicino ma mai pressioni, quindi ho potuto percorrere la mia strada con serenit¨¤ e fame. Il resto ¨¨ venuto da s¨¦, gli impegni, le vittorie, anche gli infortuni. Fino alla Deborah che sono oggi".
Che cosa le ha insegnato il dolore?
"Il dolore fisico ¨¨ un attimo, quello passa in fretta. Ma i dolori nella vita ti fanno mettere in discussione tutto, i sacrifici che hai fatto, le scelte, a volte ti poteva sembrare tutto inutile. Ma poi ti scopri pi¨´ forte, ti cambia il carattere e senti una spinta diversa. Accetti in modo diverso le situazioni della vita, impari a essere pi¨´ paziente e impari anche ad accettare che nonostante tutto l'impegno non sempre riesci a essere al massimo".
C'¨¨ un sogno che la Deborah bambina non ha realizzato?
"Mah, i sogni dei bambini sono cos¨¬ tanti... Adoravo l'arte, adoravo disegnare, ma a un certo punto quelle cose ho dovuto metterle un po' da parte. Per¨° per esempio credo di aver trasmesso quelle passioni alle mie figlie, visto che hanno preso un percorso di studi e professionale in quel campo".
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Quanto ¨¨ cambiata la testa degli atleti rispetto ai tuoi tempi?
"Tanto. Oggi ¨¨ tutto pi¨´ complesso e la testa degli atleti ¨¨ cambiata di pari passo. Sono pi¨´ 'professionisti', gli viene chiesto anche tanto di pi¨´ da voi giornalisti, dai tifosi, ci sono i social e gli sciatori di oggi sono bravi anche a comunicarsi in modo diverso. Per¨°, al di l¨¤ di tutto, lo sport resta ancora uno dei pochi mondi veri, in cui non puoi nasconderti e non puoi bluffare".
Qui tutto il progetto Ovs-Altavia by Deborah Compagnoni
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