i consigli
Cos'¨¨ una ferrata e come va affrontata
Si chiama Diego Zanesco e vanta trentĄŻanni di esperienza come Guida Alpina. La sua casa sono le Dolomiti ma in realt¨¤, dice, lo sono tutte le montagne del mondo. Esercitare il mestiere di guida non ¨¨ per lui solo lavoro, ma ¨¨ anche una sorta di missione volta a trasmettere lĄŻamore e il rispetto per lĄŻambiente. E le vie ferrate, che oltretutto consentono a molti di spostare in avanti i propri limiti, regalano il pi¨´ stretto abbraccio con la natura. In senso letterale.
Cosa sono le vie ferrate?
Ą° Se guardiamo sotto il profilo storico si sente gi¨¤ parlare di vie ferrate (linee di salita su roccia attrezzate con cavi, scalette e catene, che permettono di salire luoghi altrimenti accessibili solo ad alpinisti esperti) gi¨¤ nel 1700 in Francia, ma la prima vera e propria via ferrata venne realizzata nel 1869 sulla cresta sud-occidentale del Gro?glockner, in Austria. In Italia la ferrata delle Mesules, nel Gruppo del Sella, pu¨° vantare di essere fra le pi¨´ longeve. Fu allestita nel 1912 dal Club Alpinistico Tedesco Austriaco ed ¨¨ ancora oggi molto apprezzata. La ferrata Tomaselli, un percorso molto impegnativo che dal Lagazuoi sale a Punta Fanes Sud, fu molto utilizzata dai soldati durante la prima guerra mondiale per accedere a postazioni elevate e ricoveri. Per quanto riguarda lĄŻaspetto sportivo e sociale ritengo che le ferrate siano un ottimo modo per avvicinarsi allĄŻalpinismo e alla splendida sensazione di verticalit¨¤. La conoscenza con il vuoto e le vertigini deve essere fatta per gradiĄą,
Bisogna avere una particolare preparazione tecnica?
Ą°Prima di tutto va sottolineato che ci sono ferrate per ogni livello e con varie caratteristiche tecniche e di lunghezza. Insomma bisogna saper scegliere quella pi¨´ adatta alle proprie capacit¨¤ e al meteo del momento, ma tutti possono provarci. Dopo aver acquisito le prime nozioni fondamentali per utilizzare al meglio le attrezzature necessarie per affrontarle in sicurezza, si pu¨° tranquillamente partire anche senza una Guida. La presenza di una Guida alpina rappresenta un valore aggiunto in quanto oltre a garantire maggiormente la sicurezza pu¨° far scoprire aneddoti storici, curiosit¨¤ e luoghi a chi si muove da solo in una zona a lui sconosciuta non scoprirebbe. Percorrere una ferrata non ¨¨ solo un gesto atletico, ma una boccata di ossigeno in un ambiente spettacolare".
E per quanto riguarda la preparazione fisica?
"Per allenarsi niente di meglio che camminare o correre in montagna ogni giorno e se si vive in citt¨¤ effettuare attivit¨¤ aerobica. Giungere allĄŻattacco di una via ferrata pu¨° richiedere del cammino e arrivare gi¨¤ stanchi rovina sicuramente la bellezza della gita. Spesso le ferrate vengono sottovalutate in quanto si possono fare da soli, ma attenzione molte richiedono anche un ottimo allenamento fisico. Ritengo sia doveroso, anche a tutela delle altre persone che si possono incontrare lungo il percorso, essere ben preparati in modo da non bloccare il passo a chi segue o rischiare incidenti".
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