le novit¨¤
Nuova stagione alpinistica, nuove vie ferrate: ecco quali
Questo ¨¨ un periodo fantastico per i veri appassionati di montagna. I percorsi sotto i 2000 metri sono gi¨¤ quasi tutti agibili e senza neve, non c'¨¨ nemmeno un turista con cani e bambini ad intasare i sentieri e lentamente ma progressivamente i rifugi stanno aprendo, per essere in piena attivit¨¤ dall'inizio di giugno. Al di l¨¤ delle polemiche ambientaliste sull'apertura di altre vie ferrate che "trasformerebbero le pareti in un parco giochi", cresce anche la voglia di sperimentare le nuove ascese che vengono attrezzate come ogni primavera su tutto l'arco alpino.?
DA TENERE D'OCCHIO
¡ª ?Quest'anno, oltre alle gi¨¤ qui citate tre vie storiche "rimesse a nuovo" nel Lecchese, si segnalano la nuova Via Furcela de Saslonch, in Val Gardena, e la Corna M¨¤ria a San Pellegrino Terme, in Val Brembana. Gli appassionati sanno bene dove si trova la Forcella del Sassolungoi, proprio ai piedi delle cosiddette "Cinque Dita", in corrispondenza di Rifugio Toni Demetz a 2685 metri di quota, cos¨¬ chiamato in? ricordo della sfortunata guida gardenese che qui mor¨¬ per un fulmine all'inizio degli anni '50. Dal rifugio, accessibile dal Passo Sella in circa un'ora di cammino o in pochi minuti grazie alla telecabina, basta un quarto d'ora per arrivare all'accesso della via ferrata che percorre una cresta ben poco frequentata in precedenza. Lunga circa 500 metri, con 200 metri di dislivello e circa un paio d'ore di percorrenza, la ferrata ha difficolt¨¤ di grado B e qualche passaggio di grado C ed ¨¨ per sua natura estremamente panoramica.?
In fondo al ghiaione sotto il Rifugio Demetz, si trova invece il Rifugio Vicenza a circa mezzora di cammino: svoltando verso destra si completa il giro del Sassolungo arrivando al Rifugio Comici e poi alla Citt¨¤ dei Sassi mentre svoltando a sinistra si accede ad un'altra via ferrata che ha fatto la storia delle Dolomiti, la Oskar Schuster, tre ore e mezza di salita con vista sull'Alpe di Siusi e sulla zona del Monte Pana che porta a sfiorare i 3000 metri sulla vetta del Sasso Piatto.?
NELLA BERGAMASCA
¡ª ?Nella bergamasca invece, e precisamente a Santa Croce, frazione di San Pellegrino Terme in Val Brembana, la nuova ferrata della Corna M¨¤ria promette di diventare un punto di riferimento per gli appassionati. Gi¨¤ aperto fin dall'inizio dell'anno ma non ancora ufficialmente inaugurato, il tracciato segue la cresta dell'omonima vetta - peraltro poco oltre i 1000 metri di quota - ma prevede anche l'attraversamento di un ponte tibetano di una ventina di metri. Tutto poco complicato e in grado di dare molta soddisfazione a chi lo percorra: all'arrivo, la vista sul fondovalle giustifica la fatica.??Questo tratto, attrezzato anche nei cartelli con le indicazioni di sicurezza da parte dei volontari locali, pare essere il primo di una serie di interventi sulle cime della zona che porter¨¤ presto ad avere un'altra via ferrata poco lontano, sulla Corna Pedezzina.
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