Fino all¡¯inizio della gara olimpica ¨C e anche durante, in realt¨¤ ¨C il surf ha lasciato spazio alle polemiche sulla torre in alluminio per i giudici che sarebbe stata costruita sullo spot di Teahupo¡¯o, che avrebbe ospitato i Giochi, al posto di quella in legno precedentemente utilizzata. Polemiche, proteste, raccolte di firme, mobilitazione generale a Tahiti e non solo: non ¨¨ bastato a impedire la costruzione della torre, le cui dimensioni sono state per¨° ridotte e la supervisione affidata a un gruppo di surfisti locali. Alla fine, dopo le Olimpiadi, la ¡°torre della discordia¡± ¨¨ stata smantellata, e non si sa ancora quali saranno le mosse in vista della prossima tappa di World Surf League: rimontarla potrebbe costare almeno altri 250.000 dollari.
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