La guida
Tavola da surf: quello che bisogna avere (e sapere) per entrare in mare
Non esiste surf senza la tavola. E con questo non scopriamo nulla di nuovo. Ma per un¡¯attivit¨¤ sicura, affidabile e di buon livello, una tavola da surf non basta. Abbiamo gi¨¤ visto quali tipologie di tavole esistono e come bisogna fare per trasportarle in macchina e, in generale, per non rovinarle . Proseguono le nostre guide con un nuovo capitolo: la rassegna di tutti gli accessori necessari a ¡°comporre¡± la tavola, cos¨¬ da essere poi finalmente pronti per entrare in acqua e affrontare le onde.
paraffina
¡ª ?Partiamo dalla paraffina, di cui abbiamo gi¨¤ parlato nell¡¯articolo in cui viene spiegato come metterla sulla tavola . In inglese si chiama ¡°wax¡± ed ¨¨ fondamentale per creare aderenza. Esistono diverse tipologie di paraffina e bisogna scegliere quella adatta alla temperatura dell¡¯acqua: c¡¯¨¨ infatti la tropical, la warm, l¡¯extra-cold e la cold. Pi¨´ l¡¯acqua ¨¨ calda e pi¨´ la paraffina sar¨¤ dura.
LEASH
¡ª ?Fondamentale, anzi vitale, ¨¨ il leash. Che in italiano traduciamo con la parola ¡°laccetto¡±. Si tratta del laccio, appunto, che si lega attorno al piede posteriore. Generalmente dovrebbe essere lungo 20/30 centimetri in pi¨´ rispetto alla tavola. Anche in questo caso, sono presenti diversi tipi di leash, a seconda del proprio livello e della tipologia di onda che si deve surfare: ci sono quelli sottili (da gara) o quelli spessi, ovvero i tradizionali. Un accorgimento: non bisogna arrotolarlo intorno alla tavola, altrimenti rischia di deformarsi.
PINNE E GRIP -
¡ª ?Ci sono poi le pinne, che anche in questo caso variano in base al peso, al livello e alla tipologia di tavola. Si va dalle extra small alle large. Un aspetto da considerare ¨¨ il materiale: pi¨´ sono morbide, pi¨´ sono basiche. Infine c¡¯¨¨ il grip, ovvero il tappetino che si mette nella parte posteriore della tavola shortboard per garantire un¡¯ulteriore aderenza al piede posteriore.
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